Capitolo 21. Vittima

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"Standing next to you"

"Standing next to you"

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Mi ero amaramente pentita di aver detto quelle cose così crudeli a Taehyung

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Mi ero amaramente pentita di aver detto quelle cose così crudeli a Taehyung. Insomma, non sapevo nemmeno se fosse vero e Jungkook probabilmente aveva solo sentito una parte di storia. Non capitava spesso, in fin dei conti, di travasare le cose? Ecco, stavo di nuovo auto convincendomi.

Dopo aver discusso con Taehyung e averlo visto piangere mi sentii strana, come se un enorme buco si fosse aperto nel mio petto, attraversato da fitte dolorose al ricordo delle lacrime solitarie che rigavano le sue guance abbronzate. Non lo avevo mai visto così; era solito a essere freddo, lontano, distante, non triste. Gli occhi gli si erano coperti di dolore e a me si era mozzato il fiato nel vederlo tanto distrutto. Volevo sapere cosa fosse accaduto realmente prima del suo arrivo a Seoul, in quella scuola da cui era stato sbattuto fuori... ma forse lui non mi avrebbe mai più parlato.

A tutto questo si aggiunse tra l'altro la delusione per aver avuto ragione sui suoi sentimenti. Non mi amava, non lo avrebbe mai fatto, eppure i dubbi erano sempre più fitti. Non gli interessava niente di me, ma adorava starmi intorno, tenersi i miei oggetti, prendersi un bacio senza nemmeno chiedere. Mi faceva sentire male.

Corsi in cortile quando sparì dalla mia vista. Volevo chiedergli scusa per ciò che gli avevo detto, cercare di capirlo prima di arrivare a conclusioni affrettate senza alcuna prova. Ma lui non c'era. Corsi verso l'entra di scuola, sicura che fosse già andato in classe, ma mi ritrovai a terra all'improvviso, sbattendo così forte il mento sull'erbetta umida che ebbi l'orribile sensazione di essermi rotta tutti i denti.

Un gruppo di ragazzi si voltò verso di me e mi guardarono mentre bisbigliavano parole sommesse e nascondevano sorrisini cattivi. Qualcuno si avvicinò. Mi avevano fatto lo sgambetto.

Mi misi in piedi a fatica, mi ero graffiata le ginocchia e mi faceva un male assurdo la faccia. Nam-Bin era davanti a me, insieme alle sue nuove amiche. Avevano espressioni arroganti e ghigni soddisfatti. Erano state loro.

-Omo, Selen-sshi! Ti sei fatta male?- rise Lia, contagiando anche il resto del gruppo, compresa quella che era stata la mia migliore amica.

Ero su tutte le furie, ma per qualche strana ragione rimasi zitta e immobile, intimorita forse dal fatto che loro fossero in sette mentre io ero sola.

||Il Silenzio delle Nevi||🦋❄️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora