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Kim Taehyung, un orfano di padre, ha trascorso la sua infanzia in un freddo orfanotrofio. Quando sua madre finalmente riesce a prendersi cura di lui, qualcosa dentro di Taehyung si spezza inesorabilmente.
Il suo caratte...
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L'hamburger aveva un sapore delizioso, il giusto mix di gusti e salse che svegliarono dentro di me una fame quasi surreale. Forse il tutto era tanto perfetto perché c'era Taehyung insieme a me, cambiato, nuovo. Si perché quel Taehyung lo stavo conoscendo solo in quel momento. Era come se avessi resettato la memoria della sua persona e se ne fosse inculcata una rinnovata nella mia testa, che lo dipingeva come lo avevo sempre e solo voluto vedere; sorridente, gentile, caldo, generoso. Eroico, avrei osato dire. Mi aveva salvata da quei lupi inferociti e io non potevo che essergli grata, ma... la curiosità mi uccideva. Come mai li conosceva? Chi era quei tipi? E dove portava quella strada tortuosa?
-Avevi fame, eh!- Taehyung mi distrasse dai miei pensieri, ebbi la sensazione che si fossero rimpiccioliti in un buchetto piccolo e insignificante all'interno della mia testa.
Ingoia il panino con imbarazzo prima di fiondarmi sulla sprite ghiacciata che mi congelò il cervello. Strinsi gli occhi di scatto stringendomi la testa tra le mani mentre aspettavo che il dolore passasse.
-Ahia, era gelata- mi lamentai. Taehyung sorrise, prese alcuni tovaglioli e avvicinò lentamente la mano verso la mia faccia, facendomi venire la tachicardia. -Sei tutta sporca di maionese.- Mi pulì.
La faccia mi ribolliva e il fatto che lui mi fissasse così intensamente, senza mai distogliere lo sguardo, mi rese ancora più imbarazzata. Per tanto mi limitai a fare un piccolo colpo di tosse prima di cambiare discorso. Il mio cuore impazziva se pensava alle possibili ragioni per il quale mi guardasse tanto.
-Comunque Taehyung, chi erano quelli?- Gli domandai.
La sua faccia cambiò completamente espressione. Appoggiò la schiena alla sedia con lo sguardo perso nel vuoto e si portò le braccia al petto. Sembrava che la domanda non gli era piaciuta per niente.
-Chi?- Tergiversò. -I ragazzi di prima. Se così posso considerarli- abbassai gli occhi.
Al solo pensiero delle mani di quella bestia addosso mi venivano i brividi. Sarebbe stata una lunga notte insonne.
-Quelli sono tizi da cui ti devi tenere lontana. E non venire ma più in quel posto.- Disse con antipatia.
Era tornato il solito Taehyung. Il sogno era durato veramente poco.
