Capitolo 22. Il ritorno del silenzio

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Attesi impazientemente l'arrivo del giorno successivo, sperando che Taehyung mi ascoltasse e accettasse le mie più sincere scuse per quanto accaduto

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Attesi impazientemente l'arrivo del giorno successivo, sperando che Taehyung mi ascoltasse e accettasse le mie più sincere scuse per quanto accaduto. Avevo scoperto solo una parte della verità sul motivo della sua espulsione da scuola e mi ero arrabbiata per le continue prese in giro, nonostante i miei sentimenti per lui fossero chiari. Pregavo che lo capisse, che sapesse quanto male faceva vederlo con un'altra, quanto ferissero le speranze alimentate dai suoi atteggiamenti, che poi giustificava con delle scuse... ma lui non c'era

Guardai a lungo la sedia vuota nell'ultima fila della classe, sentendo la mia ansia aumentare ad ogni sua assenza. Stava davvero così male per le cose che gli avevo detto? Il mio senso di colpa cresceva sempre di più, e a questo si aggiunsero altri problemi che non fecero altro che aumentare il mio malumore. Lia, Nam-Bin e il resto del gruppo continuavano a tormentarmi; mi lasciavano biglietti pieni di minacce e disegni provocatori attaccati al mio armadietto, sul mio banco, sulla lavagna della classe. Li avevo staccati, stropicciati e buttati nel cestino con rabbia, ma non reagivo. Cosa avrei dovuto fare? Prenderle per i capelli? Restituire il favore? Ricordare a Nam-Bin chi ero stata e che il suo astio nei miei confronti, solo perché Taehyung si era avvicinato a me e non a lei, non aveva senso?

E poi c'era Jungkook e quella richiesta di confronto per parlare di qualcosa che, sicuramente, si riferiva al prendere una decisione sul frequentarlo o meno. Ero ancora indecisa, ancorata all'incertezza. Era un bravo ragazzo e non volevo farlo soffrire... come avrei potuto dirgli che a me piaceva Taehyung, il ragazzo che non mi amava? Non aveva alcun senso. Forse avrei dovuto scegliere Koo, mi avrebbe resa felice, e ci avevo anche pensato, facendo una lista di tutte le cose positive che possedeva lui e quelle negative di Taehyung, ma... entravo solo nel pallone senza mai prendere una decisione. Ero confusa.
Per fortuna, Jungkook non mi aveva ancora detto quando avremmo dovuto vederci; mi stava dando il tempo necessario per metabolizzare e fare una scelta giusta e per questo non potevo che essergli grata, però la mia testa si concentrava molto di più su Taehyung e al suo dolore nel sentirmi chiamarlo bullo, e non avevo molto tempo per pensare ad altro.

Probabilmente gli avevo portato dei ricordi del passato alla mente, qualcosa che avrebbe voluto dimenticarsi per sempre. Forse si era trasferito a Seoul deciso a cancellare per sempre Busan e ciò che era successo lì per andare avanti, ed io... io gli avevo ricordato ogni cosa e mi sentivo troppo cattiva per questo.

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