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Kim Taehyung, un orfano di padre, ha trascorso la sua infanzia in un freddo orfanotrofio. Quando sua madre finalmente riesce a prendersi cura di lui, qualcosa dentro di Taehyung si spezza inesorabilmente.
Il suo caratte...
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Taehyung era davvero venuto da me dopo essere stato in orfanotrofio. I suoi occhi erano ancora tristi e liquidi, ma fece del suo meglio per passare una serata all'insegna di sorrisi e affettuosità che non credevo possibile ricevere da lui.
Mi aveva portato in un locale vicino dove servivano bevande dolci e super colorate, insieme a invitanti ciambelle piene di zucchero e iper caloriche. Non mi toglieva mai gli occhi di dosso e giocava con i miei capelli come se fossero un anti stress contro tutto quello che era accaduto in quei lunghi giorni asfissianti.
Gli avevo anche chiesto di tornare a scuola e che il professore Park era molto preoccupato per via delle sue assenze. Taehyung rise a quelle affermazioni, vantandosi del fatto che in quella scuola i veri intelligenti erano pochi, e se non si presentava agli esami quella scuola non aveva senso di esistere.
Mi sentivo leggera come una piuma con lui affianco. Riempieva le ore anche se stava in silenzio e mi piaceva guardarlo mentre si distraeva per pensare a chissà cosa in quella barricata mente brillante che possedeva, inaccessibile a tutti.
Mi lasciò a casa con il suo odore impregnato nelle mie narici e la sensazione sempre tranquilla dei suoi baci che mi lasciava sulla bocca, desiderosa d'incontrare quelle labbra calde e soffici. Io mica mi ero mai sentita così: mi sembrava di star vivendo dentro a uno dei miei film mentali. Mi erano piaciuti pochi ragazzi nella vita e non avevo mai avuto il coraggio di dichiarare loro i miei sentimenti, o loro non avevano mai esternato particolare interesse nei miei confronti. Con Taehyung invece era diverso, mi aveva dato il coraggio di farmi avanti e, nonostante il primo rifiuto, adesso sembrava che mi avesse aspettato tutta la vita.
Quella notte dormì serena dopo quattordici giorni di ansie e sensi di colpa; l'indomani però non tutto andò per il verso giusto. Per prima cosa mi svegliai con un messaggio da parte di un numero non memorizzato;
*Ehi, Selen! Sono Jungkook. Ho chiesto il tuo numero di telefono in segreteria, spero non sia un problema:) a ogni modo, riguardo quella "chiacchierata", che ne dici di stasera?*
