Capitolo. 31 Orgoglio

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"How could I know?"

"How could I know?"

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Il sole era alto nel cielo mentre lasciavo la scuola, i suoi raggi filtravano attraverso le foglie degli alberi, creando un mosaico di luci e ombre sul mio cammino

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Il sole era alto nel cielo mentre lasciavo la scuola, i suoi raggi filtravano attraverso le foglie degli alberi, creando un mosaico di luci e ombre sul mio cammino. Non potevo tornare a casa, non ancora. Avevo bisogno di spazio, di tempo per elaborare le parole di Taehyung, quelle parole che avevano scosso il mio mondo.

Mi ritrovai in un parco giochi, un luogo che una volta era stato sinonimo di gioia e risate innocenti. Ora, però, mi sembrava un rifugio, un posto dove potevo essere sola con i miei pensieri. Mi sedetti su un'altalena, il metallo freddo sotto le mie mani, e iniziai a dondolare lentamente, lasciando che il movimento mi cullasse.

"Una bambina con i miei occhi, che aspettavano che il vero amore bussasse alla sua porta" ripetevo nella mia mente.

L'idea che fossi stata adottata era come un puzzle di cui non avevo mai avuto i pezzi. I miei genitori, le persone che mi avevano cresciuta, che mi avevano dato amore e sicurezza, avevano forse tessuto una rete di bugie intorno a me? E se fosse vero, perché? Per proteggermi o per proteggere se stessi?

Il vento soffiava, portando con sé le voci dei bambini che giocavano. Li osservavo, così spensierati, così lontani dai tormenti che mi affliggevano. "E se uno di loro fosse come me?" pensai. "E se anche loro un giorno scoprissero che la loro vita è stata una finzione?"

La rabbia verso i miei genitori si mescolava con la paura. Paura di confrontarli, paura di scoprire che tutto ciò che sapevo su me stessa era falso. E poi c'era Taehyung, il ragazzo che aveva acceso una scintilla di verità nella mia esistenza, solo per poi spegnerla con parole taglienti. Aveva detto che voleva mandarmi al diavolo per sempre, e io ero troppo orgogliosa per corrergli dietro un'altra volta. L'avrei lasciato fare, se quella era la scelta che riteneva più saggia, però... come poteva lasciarmi così, nel momento in cui avevo più bisogno di lui per una situazione scaturita dalla sua confessione riguardo quel dubbio che credeva vero?

Tutto adesso appariva persino più chiaro, come il fatto che non esisteva nessuna foto di me da piccola mentre di Ethan ne esistevano album interi. Mia madre disse che io non amavo farmi fotografare, invece scoprivo con amarezza che era una pessima bugiarda.

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