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«𝒯𝐚𝐤𝐞 𝐦𝐲 𝐡𝐚𝐧𝐝, 𝐭𝐚𝐤𝐞 𝐦𝐲 𝐰𝐡𝐨𝐥𝐞 𝐥𝐢𝐟𝐞 𝐭𝐨𝐨
'𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞 𝐈 𝐜𝐚𝐧'𝐭 𝐡𝐞𝐥𝐩 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐢𝐧𝐠 𝐢𝐧 𝐥𝐨𝐯𝐞
𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐲𝐨𝐮.»
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"Lorenzo ma sei scemo?"
"Lorenzo ma sei scemo?" ripete con voce stridula mio fratello, spingendomi per entrare in auto.

"Volete fare tardi anche il primo giorno di scuola?" ci riprovera mia madre, mettendo poi in moto.

"Non è giusto che sta sempre lui davanti!"
"I più piccoli dietro lo sanno tutti."
"Hai solo un anno in più." ribatto buttandogli lo zaino in testa, Lorenzo mi mostra il suo dito medio dallo specchietto retrovisore ma roteo gli occhi e mi appoggio al finestrino.

Il primo giorno di scuola è appena arrivato, e io già non vedo l'ora che sia l'ultimo.

Vorrei dirvi che ho buoni propositi per questo nuovo anno, che studierò di più, che mi farò degli amici, che sarà migliore.

Ma chi ci crederebbe? Io sicuramente no.

Sarà noioso come tutti gli altri.

***
"Lorenzo mi raccomando." esclama mia madre mentre io e mio fratello stiamo scendendo dall'auto.
"Tranquilla tanto non ci parlo più."
"Fa sempre parte del tuo gruppo di amici o sbaglio?"
"Madonna t'ho detto che non ci parlo più e basta!" ribatte Lorenzo chiudendo la portiera dell'auto e dirigendosi verso il cancello della scuola.
Saluto mia madre e mi affretto a raggiungerlo.

"17 anni e devi avere ancora le raccomandazioni della mammina." esclamo prendendolo in giro.
"Fatti i cazzi tuoi, ciao." risponde Lorenzo prima di andare verso i suoi amici, e il suo ex migliore amico, Mirko Trovato.

Li osservo da lontano, i ragazzi si voltano verso Lorenzo per salutarlo, mentre Mirko resta in disparte e i due si salutano solo con un accenno del capo.
Non so bene perché i due abbiano litigato, si conoscono da quando erano bambini, Mirko veniva anche qualche volta a casa nostra e poi c'era a tutti i compleanni di Lorenzo. Quando ero piccola lo odiavo, stava sempre con Lorenzo ed ero gelosa, Lorenzo era mio fratello.

Ma quando Lorenzo mesi fa è tornato a casa infuriato dopo aver fatto a botte con Mirko non volevo crederci. La loro amicizia è finita da un giorno all'altro ad una stupida festa e si comportano come se non fossero mai stati migliori amici.
Lorenzo non ne parla mai, e ogni volta che qualcuno apre l'argomento si innervosisce.
Il motivo del loro litigio rimarrà un mistero probabilmente.

"Ei Soph."
"Alex, come stai?"
"Bene fino a questa mattina, già voglio uccidermi."
"Non dirlo a me, già non vedo l'ora che finisca questa tortura." rispondo buttando lo zaino sul banco e prendendo posto.
"Dio, vorrei tornare alla festa di fine anno, ancora ti odio per non esserci venuta!"

La festa.

"Alex approposito... tu c'eri a quella festa... sai cos'è successo tra Lorenzo e quel suo amico? Mirko?" chiedo a bassa voce quando Alex prende posto accanto a me.
"No, io ero dentro e sono uscito solo quando ho visto tutti correre fuori. Ma perché? Non ti ha detto niente?"
"Ma chi? Lorenzo? Quello non parla nemmeno se lo paghi." esclamo roteando gli occhi e appoggiando la testa sul banco.

"Se vuoi chiedo a qualche mio amico." sussurra Alex quando la prof entra in classe.
"No, non voglio creare casini."

***
Le prime due ore passano e io e Alex corriamo fuori dalla classe per andare alle macchinette. Non c'è mai nessuno a quest'ora, sono tutti in mensa, posto che odio profondamente. È piena di persone e c'è un casino enorme, non si riesce a mangiare in santa pace.

"Cosa prendi?"
"Una bottiglina d'acqua." esclama una voce, che non è quella di Alex.
"Ah sei qui, bene perché mi servivano dei soldi."
"Scordalo, l'anno scorso mi hai svuotato il portafoglio!" esclama Lorenzo, ricevendo un dito medio come risposta.
"Come mai qui allora? In mensa non c'era posto?"
"La prof ci ha fatto uscire ora, ci stavamo andando." esclama il ragazzo affianco a mio fratello, indicando la loro classe alla mia destra.
Nello stesso momento Mirko Trovato compare davanti la porta, con i suoi soliti ricci disordinati, i tatuaggi e il solito sorriso con l'apparecchio di cui le ragazze impazziscono...

Avrà anche un bel sorriso è vero, ma il carattere? Potrà anche essere simpatico, certe volte, ma per la maggior parte del tempo è odioso come pochi.

Quando lo vedo, mi volto verso mio fratello e sono sicura che si noti anche lontano centro metri che tra di loro ci sia dell'antipatia.

"Sophia Zurzolo? Che sorpresa. Da quanto tempo non vedevo tua sorella eh Lorè?" esclama Mirko appoggiando una mano sulla spalla di mio fratello.
"Infatti, vedo che hai abbandonato la capigliatura da fungo." esclamo guardando i suoi capelli che da sempre prendo in giro.
I suoi ricci ne erano così tanti che mi ricordavano un fungo, ma sfortunatamente li ha tagliati.

"L'hai notato subito, dovresti smetterla di guardarmi così tanto Zurzolo." ribatte Mirko ridacchiando, io roteo gli occhi e mi giro verso Alex, che cerca di non... ridere?

"Mirko lasciala stare, andiamocene." esclama Lorenzo, spingendo Mirko verso l'altro corridoio. Mirko mi guarda per l'ultima volta dall'alto verso il basso per poi seguire i suoi amici.

"Tu che cazzo ridi Alex?" chiedo confusa, mentre quest'ultimo inserisce i soldi nella macchinetta.
"Fungo? Davvero?" esclama ridendo.
"Si, l'ho sempre chiamato così. Vorresti dirmi che quei ricci orrendi non ti ricordavano un fungo?" esclamo alzando le sopracciglia.
Alex ride e scuote la testa.

***
"Ci venite stasera?"
"Dove?"
"Alla festa d'inizio anno, tu e Lorenzo."
"Oh, si credo."
"Niente credo! Stasera ti aspetto, se non vieni verrò io a casa tua e ti trascinerò alla festa con i capelli."
"Si certo Alex, ci vediamo." esclamo ridendo, andando verso l'auto di mia madre.

"Finalmente ho il posto davanti!" esclamo mettendomi comoda sul sedile passeggero.
"Non aveva detto che non parlavano più?" chiede mia madre, guardando Mirko e Lorenzo uscire da scuola insieme.
"Fanno parte dello stesso gruppo di amici, non possono di certo ignorarsi a vicenda."
"Dopo essersi presi a pugni? Io penso proprio di si."
"Mamma, si conoscono fin da bambini, e poi non possiamo giudicare, non sappiamo il motivo del litigio." esclamo ma mia madre resta in silenzio.

"Tu lo sai?!" urlo voltandomi velocemente verso di lei.
"Shh! Sta arrivando!" esclama zittendomi.

"Ciao."
"Ti ho rubato il posto!" esclamo facendogli il dito medio, ma Lorenzo mi ignora e continua ad essere concentrato sul suo telefono.

"Devi dirmelo!" mimo a mia madre, che scuote la testa e mette in moto.

***

maneggiami con cura. || ★mirko trovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora