Restian Beck - Attraverso i miei occhi

ELIMINA

Restian

Dopo tre giorni dal primo "interrogatorio", Florence mi mandò un messaggio.

Ci vediamo al Book in Love
quando finisci di lavorare?
10:20

Anzi, visto che sarò da Demian
per salutarlo, ti aspetto e
andiamo insieme, ok?
11:13

Risposi quando terminai un tatuaggio.

Ok, a più tardi.
12:05

A fine turno tornai a casa e la macchina di Florence era già parcheggiata fuori.

Loro due erano in giardino e l'amico stava caricando le valigie: doveva tornare al college.

Sarebbe stato strano interrompere il nostro rituale pomeridiano - Play e sigaretta - ma Oxford chiamava.

Mi fece segno di raggiungerli. Per primo salutai Whisky che adorava saltarmi addosso, poi Demian che si appartò per rispondere a una chiamata, e infine Florence.

«Non avevi paura dei cani grossi?» le chiesi durante quel bacio guancia a guancia.

Passò le dita sotto l'orecchio, sfregando la pelle, proprio dove il mio sospiro tra una parola e l'altra si era fermato.

Ora che ci penso, soffre il solletico.

«Non quando ci cresci.»

Mi allontanai e guardai l'husky girarci attorno, anche a colei che portava un vestito avorio in maglia a manica corta di Ralph Lauren. Le zampe di Whisky non erano di sicuro così pulite, ma lei sembrava non preoccuparsene.

Mirò, però, di sottecchi Ares appollaiato dietro la ringhiera di casa mia. Stava abbaiando perché voleva le mie attenzioni.

«Di lui avresti paura quindi?»

Visto che i nostri anni insieme si sono interrotti?

Lo guardò meglio. «Sembra un po' troppo protettivo.»

«Lo è.»

«E sembra che io non gli piaccia.»

«I cani vedono sempre il marcio nelle persone, non lo sapevi?»

Il mio sorrisetto era da schiaffi, lo ammetto, perciò lei me ne diede uno vero sul braccio. Conseguenza? Ares abbaiò con più enfasi.

«Dopo questo» indicai la mano incriminante. «Stai sicura che non gli piacerai.»

Alzò le spalle. «Avvicinarmi a lui non è nei miei piani.»

«Niente interviste a casa mia allora?»

Ruppe il contatto visivo per guardare Demian dietro di lei, lui però sembrava attento alla conversazione, perciò tornò a parlare con me. «Casa mia non ti piace?»

Sembrava quasi che volesse nascondersi da lui. Che non voleva ascoltasse.

«A chi non piacerebbe?»

E a chi non sarebbe piaciuta l'attenzione che Demian riversava a Hellen? Cambiava tono quando parlava con lei e, durante la conversazione tra me e Florence, mi era parso di capire che tra poco sarebbe andato a casa sua per salutarla.