RICATTO

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Florence

Ed è proprio mentre lui gironzola in cucina per prepararmi la colazione che capisco: non gli vorrò mai bene.

Io sono proprio innamorata.

Ho amato il risveglio e il modo in cui ha cercato di allacciare un dialogo nonostante il mio mutismo: "Vieni con me in bagno, ho uno spazzolino in più".

Amo il suo modo di sentirsi a suo agio nel lavarsi i denti con me, sporcandosi la bocca di dentifricio.

Amo che voglia coinvolgermi in tutto: "Prepariamo il latte o preferisci altro?"

E amo il modo in cui si ricordi tutto: «Sei ancora intollerante al lattosio?» chiese, con il frigorifero aperto.

Annuì e se ne uscì con due buste di latte: uno per lui e uno ad alta digeribilità per me. Prese due tazze ci versò il latte per infilarle nel microonde.

Scelse i cornflakes. Ricordava ancora che adoravo mangiarli anche senza latte? Come popcorn?

Solitamente uscivo con ragazzi in camicia che mi portavano a cena fuori, ma la vista di Restian con una semplice maglietta nera a manica corta, pantaloncini grigi, con i capelli più mossi del solito, che preparava una semplice tazza di latte, era una visione molto più suggestiva.

Amavo anche il silenzio tra noi. A me bastava il suo respiro; sapere che era lì con me.

Il latte era caldo e perciò posò le tazze sul tavolo. Prese due cucchiai e sistemò i cereali al centro.

Avrei bevuto quel latte caldo e, forse, il suo "ti voglio bene" sarebbe sceso fino allo stomaco perché, al momento, stava ancora fermo nell'esofago e mi impossibilitava il dialogo.

Il mutismo era l'unica arma che conoscevo per salvaguardarmi. Eppure, con lui, volevo così tanto parlare.

«Grazie...»

Sorrise e poi voltò lo sguardo verso la finestra.
Amo anche il suo profilo.

«Finalmente il cielo è grigio» tirò un sospiro di sollievo e stiracchiò la schiena.

A me il cielo grigio faceva venire la malinconia. «Preferisco l'estate.»

Mi guardò come se avesse appena visto il diavolo. «Tu sei matta.»

«Tu lo sei. Perché preferisci l'inverno?» Io, al contrario, ero metereopatica.

«Riesco a scrivere d'inverno. Il rumore della pioggia e l'atmosfera mi aiuta tanto. D'estate vorrei solo starmene sdraiato al letto con l'aria condizionata accesa» spiegò mentre inzuppava i cereali. «Sei tu quella che va in vacanza.» Alzò lo sguardo su di me. «È bello il North Carolina?»

Sbirciava le mie foto su Instagram?

«Sì, molto. Le spiagge sono enormi e organizzano tanti eventi.»

«Ho visto.»

Già, è vero, ha visto. Lui guardava sempre le mie stories, nonostante non ci parlavamo più.

«Ma il gruppo con cui sei andata, li conoscevi? Erano americani» continuò.

Attento anche alla lingua?

Restian Beck - Attraverso i miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora