ISPIRAZIONE

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Restian

Mi sta scoppiando il cervello.

Il mio mal di testa si chiama "Florence Clark" ed è molto più forte dell'emicrania. Perché?

Perché non fa male solo al cervello ma anche al cuore. Soprattutto al cuore.

Come combattere questa strana forma di emicrania?

Cercando di evitarla in tutti i modi perché è contagiosa e non posso permettermi di ammalarmi. Di innamorarmi: io non voglio provare niente.

Non posso innamorarmi della mia amica d'infanzia.
Non posso desiderarla.
Non posso esserne geloso.
Non posso pretendere che lei sia solo mia.
Non posso... ma lo voglio.

Non è sigaretta, è droga.

Questo è quello a cui pensavo mentre le labbra della sua compagna di stanza cercavano di attirare la mia attenzione baciando le mie.

Mi sforzai di trovare piacere nelle sue mani piccole e curiose. Nei suoi capelli marroni e occhi castani. Quella ragazza portava addosso l'autunno, come Hellen: il mio prototipo di ragazza.

Quindi Restian... che cazzo ti prende?

Chiusi gli occhi e intrufolai le dita tra la sua chioma per cercare un trasporto, ma riuscivo solo a pensare a lunghi capelli neri e limpidi occhi azzurri.

Florence.

Colei che mi ha chiesto solo sesso, come ogni ragazza che è venuta a letto con me.

Colei che avrebbe abbellito il suo fianco e braccio destro da chi era ricco quanto lei, o di più.

Colei che mi teneva in pugno con lo sguardo ammaliatore, con le movenze, con la voce, con il profumo.

E io non posso permettermi di perdermi in ogni lato di lei perché l'amore fa male e ancor di più se mischiato con l'amicizia.

Ho proprio fiuto per infatuarmi, volere, innamorarmi, di chi non mi sceglierebbe mai.

Ero infatuato? Innamorato? Perso? Cotto? Cosa provavo? Non volevo neanche scoprirlo, perciò dovevo solo soffocare ogni tipo di sentimento, anche se a soffocarmi, ora, era Karen.

«Scusami...» La allontanai un minimo dal mio addome. «Scusami ma...» Incontrai i suoi occhi increduli dopo averli aperti. «Non mi va. Avrò forse bevuto un po' troppo.» Le inventai una banale scusa.

Io che rifiuto una ragazza?
Non mi capitava da...

«Hellen? Sei innamorato anche tu di lei?» Karen iniziò a ridere mentre si passava una mano tra i folti capelli. Schiacciò la schiena al muro. «Ma che cazzo di problemi hanno gli amici di Florence?» Parlò tra sé.

Si sistemò il vestitino, alzato precedentemente da me, e si buttò sul suo letto, stanca e avvilita.
E io riflettei su ciò che aveva detto: Hellen/anche/ amici di Florence.

«Di che parli?»

«L'anno scorso avevo stalkerizzato un po' la fidanzata di Demian, ai tempi ex, e ho visto una foto con te.»

Perché l'aveva fatto?

«Inizio a pensare che: o è lei troppo fortunata o che il problema sono io» proseguì, ma ci rideva sù quindi sapeva che non aveva nessun problema: era bellissima e ci sapeva fare, ero io ad avere un problema serio: l'emicrania di nome Florence.

«Sono solo stanco.» Sistemai i capelli e la cintura, sfibbiata da lei poco prima.

«Gli uomini non sono mai stanchi di fare sesso. Stranamente si attivano sempre, e se non lo fanno è perché pensano ad altro... o altre.»

Restian Beck - Attraverso i miei occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora