Capitolo 22

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Sarah

"Ehi Saretta" Chri mi saluta, quando entro nella sua stanza e mi siedo sul suo letto, di fronte a lui, intento a scrivere qualcosa al computer.

"Come mai qui?" Domanda, vedendo che resto in silenzio. "Nulla, gli altri sono tutti a lezione e non mi andava di stare sola. Poi mi metto a pensare e non va bene" Lui mi guarda interrogativo, chiudendo il computer.

"Che pensi?" Il tono premuroso. Il modo in cui in queste ultime settimane ho legato con Mida è speciale. Gli voglio un sacco di bene, ci supportiamo a vicenda. Lo considero veramente come un fratello. "Solite cose, la semifinale, le cover, chi esce"

"Lo sai che sarà tra me e te alla fine, vero?" Lo dice convinto, con schiettezza. Una cosa che mi piace di lui è il modo in cui ti dice le cose, senza divagare. Come in questo caso, sappiamo entrambi che se la finale è a cinque, come ormai pensiamo tutti che sia, i zerbi-cele hanno tutti e quattro il posto assicurato. E quindi ad uscire sarà uno tra me e lui.

"Già, Mari e Dustin saranno sicuro i primi e Petit e Holden li seguiranno" A sentire pronunciare l'ultimo nome lo vedo alzare gli occhi al cielo.

"Non ti scende proprio giù" Rido, mentre cerca di nascondere il suo fastidio. "Eppure vi ho visti l'altra sera alla cena, scherzavate" Ricordo quando, mentre Jo cantava, Chri continuava a passargli pezzi di sushi.

"Ma guarda, non è che mi stia proprio antipatico, solo che molte volte ci siamo trovati in disaccordo su delle cose e non è andata giù ad entrambi. Poi con te..." Lascia in sospeso, ma so a cosa pensa. Perché Chri era lì, sul ciglio della porta, pronto ad accogliermi in un abbraccio, quando sono tornata piangendo da lezione, esausta perché l'unico pensiero che mi occupava la mente era Jo che scappava via dallo studio. C'era stato quando Jo era andato via, quei quattro giorni e io vagavo per casa senza meta, seduta sempre sola nel giardinetto.

"Con me è tutto apposto, tranquillo" Lo rassicuro, mentre sorrido imbarazzata. "Nel caso non lo fosse, chiamo mio fratello Lorenzo e vediamo di risolverla" Scoppio a ridere. Hanno parlato una sola volta, lui e Lorenzo, al telefono, quando Chri era entrato nella mia stanza durante una nostra videochiamata. Inutile dire che avevano passato il quarto d'ora successivo a prendermi in giro. E alla fine Lorenzo lo aveva proclamato nostro fratello.

"Tu, piuttosto, cosa pensi di fare?" Torna serio, capendo subito a cosa e a chi alludo. Non lo dice mai, sta sempre concentrato sulla sua musica, ma lo so che Gaia gli manca. Lo vedo mentre si prepara la tisana, ogni sera, e dalla dispensa prende la tazza lasciata dalla ballerina, rosa con Hello Kitty stampato. Lo sento nelle barre delle sue cover, quando parla di qualcuno che non è riuscito a trattenere, perché non stava bene.

"Non ne ho idea. Vedremo una volta fuori di qui" Abbassa la testa, stringendo tra le mani la scimmietta che proprio la ballerina gli ha lasciato. Sorrido a questa scena quasi tenera. Chri è alto tre metri ma quando si tratta di mettersi in mostra e tirare fuori i suoi sentimenti diventa un bambino indifeso.

Arriccia le labbra, gli occhi ludici che trattengono le lacrime. Mi avvicino a lui e lo abbraccio.

"Per ora proviamo ad arrivare in finale entrambi. Siamo o non siamo i lorellini?" Lo sento ridere sulla mia spalla, tra i miei capelli. Non so se credo a quello che ho detto, sarà difficile arrivare in finale. Ma ci spero tantissimo. 

.....

Christian mi fa fare l'ennesimo giro per lo studio. Le maglie d'oro della finale che hanno sostituito i nostri outfit. Ce l'abbiamo fatta. Entrambi. Siamo tutti in finale, tutti e sei. Non riesco a crederci. È surreale.

"Ti ho detto che non creo l'attesa ma la sorpresa" E avevo perso le speranza, quando Maria, dopo questa frase, aveva portato al centro del palco Chri. Lo avevo guardato correre verso la sua maglia, felice, e ero stata contenta per lui. Ma già mi ero vista su un treno, pronta a tornare a casa.

Ossidiana \\  HoldarahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora