Sarah
Sfrego le mani tra di loro per provare a calmare l'ansia. Tra poco salirò sul palco del "Capodanno in musica" e sono agitatissima. Molti dei miei compagni si sono già esibiti e sono stati fantastici. Io ho paura di sbagliare e di fare brutta figura. Per me è la primissima volta su un palco di questo genere.
Sofia, accanto a me, è più tranquilla, almeno per come si mostra. Parla con Kumo e Marisol e non sembra pensarci più di tanto.
"Saretta, pronta?" Domanda Mida, avvicinandosi e abbracciandomi. Dall'inizio del programma abbiamo stretto un bel rapporto e ormai è diventato come un fratello maggiore.
"Non proprio, Chri, ma ce la faremo" Dico con tono un po' sarcastico, sorridendo al riccio davanti a me. "Ma certo che ce la fai, stai serena" Alza la mano, pronto a scompigliarmi i capelli come fa di solito, ma si ferma al mio sguardo omicida. Ride e raggiunge Gaia, cogliendola di sorpresa alle spalle, mentre quest'ultima parla con Nicholas.
"Sarah e Sofia, salite tra un minuto" Un ragazzo dell'organizzazione ci avvisa e la ballerina viene vicino a me, prendendomi la mano. Danno un'ultima controllata al mio microfono e ci dicono di aspettare fin quando non saremo annunciate.
Proprio quando sto per mettere piede sul palco, mi ritrovo a voltare la testa verso dietro. Tra tutti è su Holden che vanno i miei occhi. Da lontano vedo le sue labbra mimare: "Ricordati dei gatti", facendomi l'occhiolino. Non ho il tempo di dire o fare nulla che Sofia mi trascina sul palco e si mette in posizione.
I gatti, Sarah, immaginali come dei gatti.
Prendo un respiro, chiudo gli occhi e inizio a cantare.
......
"SIAMO UNA SQUADRA FORTISSIMI" Mi tappo le orecchie,ridendo per il modo in cui Nicholas continua a gridare. E con lui anche gli altri: Giovanni, Kumo, Matthew e Petit cantano come se fossero allo stadio, seguendo le parole di Nicholas.
Dopo che tutti abbiamo finito di cantare ed è scattata la mezzanotte, che abbiamo aspettato sul palco con gli altri artisti, siamo tornati in hotel e abbiamo iniziato a festeggiare in una saletta che ci era stata riservata. Tra bottiglie di spumante aperte e tanta musica si sono fatte le 5 e molti di noi sono scomparsi dalla saletta. Alcuni sono semplicemente andati a dormire mentre altri si sono radunati nelle poltroncine dell'atrio. Ed è proprio loro che decido di raggiungere.
"Ehi Saretta, come va di là?" Mi chiede la mia compagna di squadra quando mi avvicino a loro. "Il tuo ragazzo e Nicholas hanno deciso di buttare Simone in piscina. Li ho lasciati che si rincorrevano nella stanza" Mi appoggio sul bracciolo del divanetto su cui è seduta Mew. Accanto a lei Holden, mentre Lil sta su una poltrona e Gaia e Mida sull'altro divanetto, l'uno abbracciato all'altra.
"Siediti qui, vado a salvare Simo e recuperare Matthew, prima che facciano danni" Mew si alza, lasciandomi il suo posto, seguita da Lil, che dice di aver sonno e ci augura la buonanotte.
"Pronti a tornare in casetta?" Domanda Chri, facendo alzare lo sguardo ad Holden, che fino a quel momento lo aveva sempre tenuto sul telefono, continuando a scrivere e mandare messaggi.
"Si, io non vedo l'ora. Spero di non essere eliminata in questa puntata e di poter festeggiare il 18esimo con voi" Confesso. Quando sono tornata a casa ho avuto come la sensazione di non essere al mio posto. Ho adorato stare con la mia famiglia, mi mancavano un sacco, ma sentivo di non appartenere a quel posto lì. Anche quando sono uscita con i miei amici non mi sono sentita a mio agio: continuavano a farmi domande solo ed esclusivamente sul programma, sulla relazione avuta con Holy, su tutti i gossip della casetta. Io avrei solo voluto stare con loro e invece mi sono ritrovata solo ad essere risorsa di gossip. La nostra presenza nella scuola è in discussione ogni settimana per questo ho paura di non riuscire ad andare avanti e che ad un certo punto qualcuno mi dirà che il mio sogno è finito. E che non potrò stare più con tutti i ragazzi, che ormai considero la mia seconda famiglia.
"Ma certo che festeggerai con noi, non dire stupidaggini" Gaia si alza e corre ad abbracciarmi. Non abbiamo legato particolarmente ma è il sole della casetta, chiunque abbia bisogno lei c'è. La stimo molto per questo e cerco di esserci il più possibile per tutti come fa lei. Con la faccia quasi coperta dai lunghi capelli neri di Gaia, vedo il ragazzo accanto a me guardarci e sorridere.
Restiamo un altro poco a parlare del più e del meno. O almeno, io Gaia e Mida parliamo; Holden, dal canto suo, risponde solo se strettamente necessario e se interpellato dalla ballerina che cerca di fargli battutine.
"Jo e dai, sempre con quel telefono. Mica in tre giorni di vacanza avrai incontrato qualcuno?" A questa frase qualcosa di pesante si posa sul mio stomaco, una sensazione fastidiosa. Mi ritrovo a fissare le mie mani e a grattare via lo smalto dalle unghie.
Non ha il tempo di rispondere che a Mida suona il telefono. Dopo aver risposto si alza e fa un cenno a Gaia. "Salvo ha dimenticato le chiavi della stanza, mi fai compagnia?" Lei annuisce e si alza, dicendo di voler andare a dormire.
"Allora chi è la fortunata?" La domanda esce dalla mia bocca troppo velocemente. Non ho nemmeno il tempo di ripensarci. Lui si volta e mi guarda.
Quanto sei stupida Sarah, sicuramente ora penserà che sei una ragazzina che non si fa gli affari suoi...
"Nessuna fortunata in vista, parlavo con mio fratello che mi manda i video ubriaco" Sorride imbarazzato e volta il cellulare verso di me, mostrandomi il video di suo fratello, palesemente brillo, che gli grida: "Daje bro, buon anno".
"È il solito pazzo" Si passa una mano sul viso, rassegnato e ridacchia. "Sembra simpatico" Gli dico, ancora imbarazzata per la domanda che gli ho fatto.
"Più de me, Sarè?" Mi fissa con un'espressione troppo buffa, che non gli avevo mai visto fare e scoppio a ridere.
"Mi sa di sì maestro, sembra più simpatico lui"
"Ah si?" Nel giro di pochi secondi mi ritrovo le sue mani sui miei fianchi a farmi il solletico. Provo ad allontanarmi, non riuscendo quasi a respirare da quanto sto ridendo.
"Ok ok sei tu più simpatico" Mi arrendo e lo supplico di smettere. Ma quando lui lo fa, alzo gli occhi e lo ritrovo a pochi centimetri da me. Se uno dei due si muove, le nostre labbra si toccano.
Sento i miei battiti accelerare, il cuore come se stesse per uscire dal petto. Attorno a noi il silenzio più totale. La musica che sentivo prima in sottofondo è scomparsa. Lo guardo negli occhi e penso che stia per farlo, che stia per baciarmi. E mi rendo conto che è una cosa che sto aspettando da tempo e non me ne sono mai resa conto.
Eppure lui si allontana, in un solo secondo, come se avesse preso la scossa.
"Scusami Sarah, non posso" Si alza e se ne va. Mi lascia su quel divanetto, che ora mi sembra troppo grande, completamente sola. E mi accorgo che per l'ennesima volta ho sbagliato i calcoli e mi sono illusa. Una lacrima mi bagna il viso ma mi affretto ad asciugarla con il dorso della mano.
Lascia perdere Sarah, ti guarderanno tutti ma poi scapperanno, come sempre...
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Ossidiana \\ Holdarah
FanfictionMa se vuoi, ora ti porto a casa Un bacio sa di marijuana Addosso solo una collana Fuori è buio come l'ossidiana