Sarah
Altra settimana e altra puntata passata, non nel migliore dei modi ma è andata. Era anche cominciata bene, cantando 2002 con le mie barre e l'inedito. Poi quando Maria aveva detto che dovevo fare il compito della Pettinelli sono andata nel pallone. Nemmeno ricordavo la canzone. Ed infatti mi sono bloccata. Non ho sentito quello che dicevano i prof, tutta la discussione, Rudy che sosteneva che Anna mi avesse umiliata Avevo la mente da tutt'altra parte, mi stavo colpevolizzando per non averla ripassata. E quindi alla fine mi sono messa a piangere e quando sono tornata in casetta ho anche continuato, con Chri e Jo che continuavano a dirmi che non era un dramma se non l'avevo ricordata.
"Guarda me" Mi ha detto Holden, indicandosi con una mano. "Trecento volte me so dimenticato il testo Sarè, ma ancora non so morto" E lì per lì avevo anche riso, perché era vero. Ma lui ogni volta si era ripreso sempre in meglio. Con "Il mio canto libero" aveva spaccato di brutto, ricordo ancora di essermi quasi messa a piangere per come alla fine era riuscito a liberarsi.
Ora i giorni erano passati, nuove cover da preparare, l'ansia per il serale che continuava a salire. Ma oggi l'evento è un altro. Il compleanno di Holden. Lui era stato chiuso tutto il giorno in studio. Quasi nessuno l'aveva visto. Mi ero alzata prima del solito questa mattina, sperando di trovarlo per fargli gli auguri, ma lui era già uscito.
E quindi ora lo stiamo aspettando, la stanza piena di palloncini e cibo romano sul bancone, pronto per essere mangiato. Avevamo il timore che anche stasera non tornasse, impegnato com'è nell'incidere i pezzi, per questo abbiamo mandato Ayle a chiamarlo.
Ed è lui il primo ad entrare dalla porta, seguito dal festeggiato. Lui sembra molto sorpreso, come se non se lo aspettasse. Ci guarda tutti e quando incrocia il mio sguardo mi pare sorridere un po' di più.
Kumo e Nicholas sono i primi ad avvicinarsi e a fargli gli auguri. Gli altri li seguono. Quando arriva il mio turno, senza pensarci nemmeno troppo, mi getto tra le sue braccia.
"Buon compleanno maestro" Sento le sue dita tra i mie capelli e un brivido si diffonde in tutto il corpo. "Grazie Saretta" Mi sussurra all'orecchio, prima di allontanarsi da me.
Iniziamo a prendere da mangiare, ognuno riempie il proprio piatto e va a sedersi. Sono una delle ultime a prendere posto, dopo aver preso un bel piatto di pasta all'amatriciana. Sono pochi quelli liberi, uno di questi vicino al festeggiato. Ed è lì che sto per andare, se non fosse che vengo preceduta da Martina, che inizia a chiacchierare proprio con lui.
Mi ritrovo ad essere quasi infastidita da quella vicinanza, mentre prendo posto dall'altra parte del tavolo, vicino Gaia e Mida.
"Dovresti smetterla di fissarli così se non vuoi che i capelli di Martina prendano fuoco" Mi sussurra la ballerina accanto a me ad un certo punto. Giro lo sguardo verso di lei, che mi guarda divertita e scuoto la testa.
"Ero solo sovrappensiero" Le dico, non troppo convinta nemmeno io. È vero, mi sono ritrovata molte volte a guardare quei due vicini ridere e scambiarsi battute in romano. E il buco nel mio stomaco si è man mano fatto sempre più grande. Infatti il mio piatto di pasta è quasi tutto pieno.
"Come dici tu..." Lascia sviare il discorso e torna a parlare con Mida, stretta tra le sue braccia. Mi piace tantissimo il modo in cui si stimano a vicenda, grazie a Gaia Chri è cambiato tantissimo, sorride di più, e grazie a lui anche lei sta riuscendo a superare le sue paure, soprattutto sopra il palco. Una volta mi ha anche detto che il fatto che ci sia Mida a guardarla ballare le dà più forza. Ed io non posso essere più contenta per loro, si vede proprio che si sono trovati. Li guardo e sorrido, mentre lui cerca di farle una treccia, molto mal riuscita.
"Saretta" Mi sento chiamare e mi giro. Dalla tavola molti si sono alzati, chi per una pausa sigaretta chi per andare in bagno. Dal centro del tavolo, Holden mi chiama e mi fa cenno di andare verso di lui. La sedia accanto è ormai vuota.
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Ossidiana \\ Holdarah
FanfictionMa se vuoi, ora ti porto a casa Un bacio sa di marijuana Addosso solo una collana Fuori è buio come l'ossidiana