33-ho perso

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Sono sdraiata sul divano e aspetto Caroline. Ho perso molto le mie sessioni di terapia ed è perché devo aiutare Stefan. Non posso semplicemente andarmene e andare avanti con la mia vita se so che l'uomo che amo sta soffrendo. Lo consultata su alcune alternative che potrebbero aiutarmi con il disturbo da stress post-traumatico e lei ne ho trovato uno. Spero solo che funzioni.

<<sei molto silenziosa>> mi dice Stefan, avvicinandosi a me con una tazza di caffè.

<<la casa è molto silenziosa, dov'è Damon?>> mi porge la tazza.

<<forse al campus con Elena>> annuisco e bevo. <<puoi andare all'università, Camille. Non mi devi fare da babysitter o mettere in pausa la tua vita per me>> abbasso la tazza.

<<non sono la tua babysitter. Mi sono solo assicurando che tu non impazzisca e inizi a squarciare delle gole>> si siede sulla sedia di fronte a me.

<<hai una vita Cami e io non voglio->> lo interrompo.

<<tu sei la mia vita. Non importa quanto insisti. Sono sciocca e molto testarda. Non mi farai uscire di qui>> sospira.

<<sto bene, non devi preoccuparti per me>> bevo altro caffè e scuoto la testa.

<<si, devo. Che succede con i tuoi attacchi di panico?>> metto la tazza sul tavolino.

<<sto bene. Ci sto lavorando>> risponde cercando di sembrare sincero.

<<certo>> rispondo ironica. <<ti ho sentito "lavorarci" qualche tempo fa>> aggrotta la fronte. <<in biblioteca. Mi sembra che tu abbia rotto una sedia. Forse due>>

<<Cami->> il suono del campanello lo interrompe.

<<il mio ordine è arrivato>> mi alzo e vado verso la porta e la apro. Vedo mia sorella. <<ciao>> sorride e ci guarda entrambi.

<<che succede?>> ci chiede Stefan confuso.

<<ho detto a mia madre di darmi qualcosa che useremo. Ho chiesto a Caroline di andare a prenderla>> rispondo. Mia sorella entra e lui si blocca quando vede la cassaforte.

<<non preoccuparti, l'ho già pulita>> chiarisce Caroline. Sarà una lunga giornata.

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<<ho passato tre mesi ad annegare lì dentro. A cosa stavi pensando?>> mi chiede incredulo mentre guardiamo la cassaforte.

<<è il momento di curare il tuo stress post-traumatico>> chiarisco.

<<sei sicura che sia un'ottima soluzione? Non credo che rinchiudermi lo risolverà. Che ne sai di uno stress post-traumatico?>>

<<c'è qualcosa che non sai di me. Quando avevo 16 anni ho avuto un incidente con l'auto. Stavo iniziando a imparare a guidare. Non è stato molto bello. Ero molto turbata di aver ascoltato la conversazione dei miei genitori quando stavano per divorziare. Senza pensare sono scappata con l'auto di mio padre. Ho pianto molto e mi sono innervosita. Mi si è offuscata la vista e sono andata a sbattere contro un albero. Non sono riuscita a salire in una macchina per mesi. Penso che sia stato l'anno in cui ho camminato di più in tutta la mia vita. Sai cosa ha funzionato per me? Un giorno ho preso coraggio e non ho lasciato che è una macchina mi tenesse nella sofferenza. Ho deciso di salire e guidare. Non aver paura di un pezzo di metallo. Non lasciare che è una cosa inutile ti tormenti. So che cerchi di aggiustare le cose a modo tuo e fallisci>> mi avvicino alla cassaforte. <<adesso>> la apro con difficoltà. È pesante. <<faremo a modo mio>>

𝐅𝐀𝐓𝐄-stefan salvatore⁴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora