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Riccardo pov.

È tutto così difficile.

Spesso mi chiedo se prima di pensare ragiono.Voglio dire, ma sono coglione?

Ho davvero confessato ad Alessandro la mia gelosia?
Quando quel ragazzo ha chiesto il suo numero, ho sentito una fiamma ardente dentro di me.
Gli ho detto che eravamo una coppia. Ovviamente, dopo ho dovuto giustificare il mio comportamento insolito.

Non posso continuare così.

Non posso continuare a vederlo sorridere per delle lettere che gli ho scritto io.
L'ho fatto e continuo a farlo da due mesi,ogni giorno gli lascio un foglio con un pezzo di canzone sotto la porta,non mi ha mai beccato.

Gli dedico ultimo.

Gli dedico il sole,non la luna.
Perché voglio amarlo alla luce e non nel buio triste della notte.

Sento bussare alla mia porta e prima di aprire do un occhiata,quando noto due occhi chiari ansiosi apro senza neanche pensarci.

<<Perché ieri eri geloso di me?>> dice tutto d'un fiato,come se avesse trattenuto questa domanda in sospeso per anni.

Alzo gli occhi al cielo.

<<Fatti i->> dico.

<<Cazzi miei,si lo so>> dice.

<<Ascolta non ero geloso,l'ho fatto per quel ragazzo,almeno ha capito che non aveva chanche>> dico facendogli segno di entrare,per poi chiudere la porta.

Si prospetta una lunga discussione.

<<Ma come sapevi che non aveva chance>> dice sedendosi affianco a me nel divano.

<<Da come lo guardavi>> dico semplicemente.

<<Come lo guardavo?>

<<Non da innamorato...>> dico.

"E a te? Come ti guardo?" mi chiede.

<<Ma che ne so!e poi,cosa importa?>> dico alzando un po' la voce.

<<Sei seriamente piombato in casa mia per dirmi questo?>> domando guardandolo con la coda del occhio.Forse per lui contavo qualcosa se è venuto fin qui.

<<Si>>dice sbuffando.

<<Adesso mi fai vedere il tuo quadro>>dice guardandomi,

<<Ho detto che per adesso è no>> ribadisco.

Si avvicina e il cuore inizia a battere forte,mi esplode nel petto.
Non insiste e si avvicina sempre di più,le nostre ginocchia si toccano.

Il campanello suona ripetute volte e salto sul attenti.
<<Hai un'arma?e se fosse lui?>> mi domanda iniziando a passeggiare per la stanza, invece che preoccuparmi lo trovo adorabile.

<<Stai tranquillo,vedo dallo spioncino>> dico alzandomi.

<<No,se avesse una pistola potrebbe spararti da lì>>

<<Basta!fai venire l'ansia anche a me>> dico sospirando.
Si munisce di un coltello e dopo che il campanello suona un'altra volta apro con Alessandro dietro con il coltello.

Chiara urla e a catena lo fa Alessandro e poi io.

<<Che cazzo!>> dico sospirando.

<<Volevate farmi fuori?>> domanda entrando.

Ut amen et foveamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora