Alessandro pov.
Giro fra le mie mani il libro che mi è stato regalato da Riccardo.
Sono le piccole cose che mi riempiono il cuore,e questa è una di quelle.
Accarezzo il dorso della copertina,lo sfioro con la punta delle dita;con delicatezza,e poi volto la prima pagina.
"È da due anni,che mi stai intorno
E mi odi.È da due anni che
io ti odio
E ti scasso le palle.Ma mi rendo conto solo adesso
Che quel che provo per te
Non è odio, ma è amore.La notte ti sogno
E penso solo a te
Ti dedico i dipinti
E i pezzi di brani di Ultimo.Tu sei il mio tutto
Colui che mi ha fatto capire
Che l'amore è una cosa bella
E non è da sottovalutareSei la metà che
Da anni mi manca,
Quella che non ritroverò
Mai più.Sei tu quello che
Mi fa stare sempre bene"Ut amen et foveam"
Così io ti amo
E mi prendo cura di te."Mi ama.
Riccardo Scheri è il mio ragazzo e mi ama,ha confessato di amarmi.
Soffoco un urlo di gioia in gola mentre un sorriso incurva le mie guance.
Mi ama.
Cazz...Cavolo.
Non ho mai pensato che sarebbe potuto accadere,mai.Ma adesso che sento il suo odore su di me mischiato al mio me ne rendo conto.
Poggio con delicatezza il libro dentro la scatola dove ho conservato tutti i biglietti.
Voglio andare da lui e dirgli che anche io lo amo.Voglio andare lì e saltargli addosso,abbracciarlo finché non respira.
<<Hey>>
Il mio cuore perde un battito,l'entusiasmo si tramuta immediatamente in:tristezza,angoscia e ansia.
È mia mamma.Sempre la solita.
Puzza di vino,si regge a stento in piedi e ha gli occhi rossi e frastornati.
Vorrei rispondere ma le parole mi muoiono in gola.
<<Ti va di uscire un po'?>> annuisco.
Mia mamma.Fino a qualche giorno fa mi schiaffeggiava e urlava cose pessime e adesso mi chiede di uscire.
Percepisco l'inganno,anche se velato.
Ma accetto,accetto perché mi piace pensare che le persone possano cambiare.Mi piace dare sempre una seconda possibilità,anche quando so che finirà male.
<<Andiamo in spiaggia?>> la seguo fuori dalla porta di casa.
Ho paura.Tremo.
Butto l'occhio verso la casa di Riccardo ed inevitabilmente lo penso,l'ansia si affievolisce.
Mi ha fatto così tenerezza ieri,vorrei andare ad abbracciarlo,ma mi limito a guardarlo dalla finestra mentre stringe un pennello fra le dita e il ciuffo nero e folto legato in un codino rigorosamente fucsia.Dovrei ridere ma lo trovo solo incredibilmente bello.
Una statua da ammirare.
Durante la strada mia madre non mi porge delle scuse,ciò significa che probabilmente è colpa mia.Se qualcuno non chiede scusa vuol dire che è colpa dell'altro.
Lo è.
L'ho sempre stressata e pressata quando io per lei sono sempre stato solo un peso.Avrei dovuto preoccuparmi meno per lei,non avrei dovuto chiederle come stava ed altre premure.Ma è mia mamma e nonostante tutto sento un legame che ci lega.
Per lei non è lo stesso.
<<Papà è andato a vivere da un amico>>sbotta.
Non mi sorprendo.Lo biasimo.
Ho sempre pensato che in realtà papà fosse buono,ma ormai stento a fidarmi.
Avrei fatto lo stesso.
<<Non mi parli Ale>>
Cosa dovrei dirle?che è una pessima mamma?
Dovrei farle un bell'elenco di tutte le volte ce volevo scappare?o forse dovrei confessarle che tengo sempre una valigia pronta?
Nah,penso dovrei dirle di quando a otto anno sentivo le loro litigate e non avendo le cuffie mi mettevo a piangere,il mio unico conforto era il cuscino,la sentivo dire che non mi volevo,la sentivo.Lei non ci ha mai fatto caso,non ha mai dosato le parole non capendone l'importanza.Lei è questo.
<<Mi spiace per papà>>sussurro.
<<Tuo papà è uno stronzo>>quelle parole mi infastidiscono ma conficco le unghie nel palmo dolorante e sto zitto.
<<Perché non mia avete mai detto...che ho,ho una sorella>>sibilo.
<<Volevamo darle una vita migliore>>
<<Perché a me no?>>
<<Pensavamo di esserne capaci,ma evidentemente non è stato così>>
<<Capaci di fare cosa?>>
<<Amarvi>>capisco che mente dal suo sguardo cattivo puntato verso il mare e il ghigno che si dipinge nel suo volto.Non è un sorriso amorevole.Sta meditando cosa farmi.Sta pensando attentamente.
Ho paura.
<<Andiamo a rinfrescarci?>> domanda.
Annuisco e mi inizio a spogliare insieme a lei,camminiamo verso la distesa d'acqua calma ma più che fresca.
<<Mi somigli tanto>> sono disgustato dalla sua affermazione,ma sorrido,non rispondo.
Dopo qualche passo siamo sommersi dall'acqua.Osservo il suo volto rugoso.Mi vengono in mente tutte le volte che ha picchiato papà,tutte le volte in cui ho messo le cuffie per non sentire,tutte le volte che ha sminuito i miei problemi e che mi ha preso in giro,mi domando come possa essere cambiata.
La risposta è semplice;non lo è.
Guardo la riva.È lontana,non posso scappare,esamino gli occhi cattivi di mia madre che si guarda intorno.
Sorride in modo malvagio mentre cerca di sfiorarmi.
Mi obbliga ad abbracciarla.Per la prima volta mi disgusta abbracciare qualcuno.
Vorrei che Riccardo fosse qui con me,e potrebbe salvarmi,ma è terribilmente lontano.
Percepisco una forza che spinge la mia testa sott'acqua,cerco di urlare,e di ritornare a galla ma le sue mani spingono giù.
Giù.
Sapevo sarebbe finita così ma mi sono fidato.
Lo sapevo.
Percepisco il fiato all'interno dei miei polmoni esaurirsi,nemmeno tento di sopravvivere.Ma poi mi ricordo della persona che amo.Ha bisogno di...
Nero.
Spazio autrice
Okay si sto per piangere anche io,sto piangendo.Grazie a chi legge💕Prima ci tenevo a specificare che la parte in corsivo la poesia,non è mia ma di una mia cara amica rocky_frything ,ti ringrazio ancora!è stupenda🫶🏼
Un bacione e al prossimo capitolo(si,ci sarà)😉
P.s causa scuola di merda posso aggiornare solo una volta a settimana😕
💕

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Ut amen et foveam
Romance"Ut amen et foveam" "Così io ti amo e mi prendo cura di te" Non c'è cosa più brutta di amare una persona che non puoi avere. Riccardo lo sa bene dato che è innamorato del ragazzo che prende in giro da due anni. Nella sua vita non ci sono stati mo...