Alessandro pov.
Mi guardo allo specchio.
Mi guardo negli occhi e cerco qualche indizio che potrebbe suggerirmi che non è uno scherzo.
Lui mi lasciava quelle lettere?
L'ho baciato.
Mi sfioro le labbra e mi dò un pizzicotto per capire se è reale.
Ogni volta che ripenso alle sue parole sento il cuore battere più forte del normale,fare tanti saltelli e gonfiarsi fino a toccare la cassa toracica.
Esco dal bagno dopo un quarto d'ora di paranoie.Riccardo cerca di fermarmi ma io lo supero in modo scontroso e vado direttamente in balcone per prendere aria.
<<Ei>> poggia le braccia nella ringhiera accanto a me.
Il cielo è tinto di blu scuro tendente al nero,la luna luccica nel cielo;piena di crateri ma guardata da lontano perfetta.
<<Potresti lasciarmi da solo...>> sussurro.
Inizio a mordicchiarmi le unghie per cercare di calmare l'ansia.<<Perché?>> domanda.
<<Per favore...>>
<<Che cazzo ale!adesso posso dirti che si,mi preoccupo per te e adesso tu mi spieghi perché vuoi che me ne vada>>
<<Lasciami solamente solo>>
<<Ale non voglio mandarti a fanculo,e se mi fai perdere la pazienza lo faccio>>
<<Non ti capisco,se ci tieni a me veramente non mi mandi a quel paese...>> sibilo.<<Adesso ti chiedo solamente un po' di tempo per metabolizzare.Ti prego>> continuo.
Che sto facendo?<<Mi dispiace,ti sto deludendo?non me ne fotte un cazzo io sto con te fin quando non mi dici perché mi hai evitato tutto il giorno!>> esclama voltandosi verso di me.
<<Non stai rispettando i miei spazi>> dico deglutendo con difficoltà.
<<Ah si?pensa quanto cazzo me ne può importare.A me importa solo di te>>
Prende fiato si passa una mano sui capelli nervoso e poi si gira verso di me.Io avrei bisogno di tempo ma lui non vuole darmelo.E io la amo.Lo amo come poche cose,ma per lui è lo stesso?
<<Stasera sto sparando troppe cazzate;se vuoi spazio io posso dartelo.Scusami.E fanculo!>> dice,poi esce dalla camera sbattendo la porta.
Mi lascio cadere sul muretto del balcone,cerco di prendere aria invano,il mio corpo trema.
Perché quando finalmente ho avuto ciò che volevo mi sento preso in giro?
Non capisco cosa mi succede,ho seriamente cacciato Riccardo dalla nostra stanza?
Con le mani tremanti lo chiamo due volte ma non risponde.Rifiuta tutte le chiamate che gli faccio.E adesso sono io quello incazzato.
Poggio il telefono per terra e scoppio a piangere.Sono amareggiato.
Cerco di prendere respiri profondi ma mi si mozzano in gola.Sto forse svenendo?
Le lacrime mi sfiorano le labbra schiuse per cercare di prendere più aria possibile.Ma non riesco.
Chiamo il contatto di Chiara che risponde come una mamma.
Le chiedo se può raggiungermi,non mi piace chiedere aiuto ma si tratta della relazione con Riccardo.
Le apro la porta e mi fiondo fra le sue braccia.

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Ut amen et foveam
Romance"Ut amen et foveam" "Così io ti amo e mi prendo cura di te" Non c'è cosa più brutta di amare una persona che non puoi avere. Riccardo lo sa bene dato che è innamorato del ragazzo che prende in giro da due anni. Nella sua vita non ci sono stati mo...