Riccardo pov.
Poggio il pennello dentro il bicchiere pieno d'acqua.
Oggi non mi sento molto bene.Ho una brutta sensazione aggrappata alla bocca dello stomaco;come se dovesse accadere qualcosa di brutto.
È strano perché va tutto bene.
Non va bene,cazzo.
Alessandro non si è fatto sentire,e non è da lui.Le opzioni sono due;si è stancato di me,è successo qualcosa.
Prendo le chiavi di casa e con velocità mi dirigo verso casa di Alessandro.Busso ripetute volte ma nessuno apre.
Inizio a sentire il respiro mancare.
Faccio il giro della casa ma noto dalla finestra che le luci sono spente e la porta chiusa.
Non respiro.È successo qualcosa,ne sono certo.
Forse se ne andato.Si è già stancato di me?
Mi passo le mani fra i capelli ansioso di cercare una soluzione ma si susseguono solo tanti problemi.
Una soluzione l'avrei.La spiagga.
Cerco di prendere aria mentre con un peso al cuore mi dirigo verso la distesa d'acqua.
Forse non mi ama.Non me lo aspettavo.
Osservo l'acqua piatta.Il mio cuore perde letteralmente un battito.Un corpo galleggia sopra la distesa.
Agisco d'impulso.Con il cuore che trema,mi butto dentro l'acqua.
Devo salvarlo.Se lo salvo potrò finalmente sentirmi realizzato.
Lo prendo sotto braccio e più velocemente possibile lo porto a riva.
Vederlo steso senza respirare fa instaurare dentro il mio cuore una sensazione ben conosciuta;dolore.
E lo sento così profondamente da non riuscire nemmeno a descriverlo.
Piango.Piango anche se non cambierà nulla.
Cerco il telefono con le mani che tremano e digito il numero dell'ambulanza.
<<Vi...Vi,vi prego spiaggia di Vergine Maria,non credo resisterà a lungo>>
Pronunciare quelle parole non mi fa respirare.Se sarebbe morto sarei morto con lui.
Mentre inizio a pensare a come farmi fuori sento l'ambulanza.
Non riesco nemmeno a sentire sollievo;sento solamente la vista offuscata e le voci sconnesse dei paramedici che mi pongono tante domande.Mi sforzo per capirle.
<<L'ho visto galleggiare.Non,non so da quanto>>tento scosso dai singhiozzi.
Mi metto in ginocchio davanti a lui.Voglio restare vigile nonostante io stia soffrendo dentro.
Dicono che il dolore sia un sentimento astratto,ma lo vedo,qui,davanti a me che si instaura dentro di me.
<<Sarà complicato...>>
Il mio corpo non reagisce più.Le lacrime si fermano per dare il via a un forte mal di pancia.Devo vomitare.
Iniziano ad effettuare la manovra di respirazione.
STAI LEGGENDO
Ut amen et foveam
Romance"Ut amen et foveam" "Così io ti amo e mi prendo cura di te" Non c'è cosa più brutta di amare una persona che non puoi avere. Riccardo lo sa bene dato che è innamorato del ragazzo che prende in giro da due anni. Nella sua vita non ci sono stati mo...