Capitolo XXXVI

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Draco tornò nella sala precedente e si diresse verso il bagno per vedere se c'era una delle piastrelle. Il posto era tutt'altro che pulito. A sinistra c'erano tre lavandini posti di fronte a quattro mobili. I simboli erano raffigurati sulle porte dei bagni. Tre di essi erano contrassegnati da una croce mentre l'ultimo aveva un cerchio. Aprì rapidamente i primi tre e, come sospettava, non c'erano niente di speciale. Tuttavia, il quarto è stato chiuso. Cercò di tirare e spingere con tutta la sua forza ma lei non si mosse.

Il Serpeverde si voltò e si appoggiò al lavandino mentre riprendeva fiato. Dopo qualche secondo, alzò la testa e incontrò il suo riflesso nello specchio. Ci furono alcuni secondi di ritardo prima che Draco abbassasse il pugno sullo specchio con un gesto rabbioso. Non si prese nemmeno il tempo di preoccuparsi per la sua mano insanguinata, invece diede un calcio enorme alla porta che si rifiutò di aprirsi. Quest'ultima, di fronte alla violenza dell'impatto, saltò giù dai suoi gong, dando così libero accesso a ciò che nascondeva.

Il verde e l'argento spostarono il palo di legno e iniziarono la ricerca. Finisce per trovare la lettera "N" bloccata dietro il serbatoio dell'acqua. Infine, prima di cambiarsi, ha controllato che non ci fosse una seconda piastrella da qualche parte e poi è uscito dal bagno dopo essersi fatto una benda di fortuna per la mano con la carta igienica.

Una volta nel corridoio, notò una strana macchina. Era più alta di lui. Sul lato destro c'erano quattro pulsanti illuminati e una fessura con la scritta che diceva che era necessario inserire la modifica. "I Babbani hanno davvero cose strane. Sembra che stia distribuendo da bere. Chissà come è possibile una cosa simile..." Non cercò di capire e seguì il corridoio verso la porta dove c'era scritto che era la mensa.

La stanza era buia. C'era una sola lampadina che lampeggiava ogni secondo e i pochi tavoli presenti erano per lo più ribaltati. L'unica cosa che risaltava era un distributore di bevande che si trovava nella parte posteriore. "Di nuovo questa strana macchina! Sono sicuro che c'è qualcosa a che fare con questo." Si avvicinò alla macchina messa prima di raggiungerla, notò che su una delle pareti adiacenti c'era scritto qualcosa. Il muro era stato adornato con tre lettere e quattro numeri. Si susseguivano le lettere: "R", "G" e "V." Mentre sotto la "R" c'era un "1", sotto la "G" un "2" ed un "4" e sotto la "V" un "3".

Stranamente, la macchina nella stanza aveva pulsanti rossi, grigi, verdi e blu con scritti sopra i nomi di diverse bevande. Draco provò la combinazione e dopo qualche secondo, quando non accadde nulla, una moltitudine di lattine uscì improvvisamente dalla macchina, spaventando il giovane Serpeverde. "Ma di cosa si tratta? Queste cose di metallo dovrebbero essere bevande?" Si avvicinò ai barattoli per vedere se tra loro non ci fosse una delle piastrelle che cercava ma quando ne afferrò una lo ustionò. Allora cercò alcune cose per spostarle senza bruciarsi e trovò un vecchio straccio e un bidone della spazzatura. Allora cominciò ad aprire e svuotare ogni lattina per vedere se dentro c'era qualcosa. All'inizio ci mise un po' a capire come si aprissero e alla fine nessuna conteneva un pezzo di gioco. All'improvviso si ricordò dell'altra macchina che aveva anch'essa quattro pulsanti ma erano incolori. "Forse devo usare la combinazione di colori dell'altro in base ai pulsanti di questo..." Prese rapidamente nota della posizione dei colori e tornò velocemente nella sala precedente.

Una volta tornato dove si trovava la prima macchina, provò il codice che aveva trovato nella mensa. Il dispenser emise uno strano rumore per diversi secondi prima di far cadere una lattina. Draco lo afferrò e lo scosse per controllarne il contenuto perché lo trovò molto leggero. Si rese conto che sebbene non contenesse alcun liquido, al suo interno c'era un piccolo oggetto. Alla fine lo aprì e trovò un nuovo pezzo di gioco, la lettera: "K". "Ne sono rimasti solo tre!"

Tornò alla mensa per verificare che non ci fossero altri indizi ma non trovò altro. Quindi passò alla stanza successiva intitolata "Stanza della chimica". "Di cosa si tratta?" Entrò nella stanza. Era composto da sei grandi panche, oltre ad una grande lavagna su cui erano scritte una serie di lettere minuscole e maiuscole. "He I Se N Be Rg, deve essere un codice..."

Non È Una Vacanza Così Terribile!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora