Sei l'occasione che mi mancava per essere felice.
«Non voglio andare a lavoro...» brontolai scocciata mentre mi slacciavo la cintura, Can, seduto al mio fianco sorrise, «Verrò a prenderti più tardi, e poi, staremo di nuovo insieme» mi promise, poggiando una mano sulla mia gamba, trattenni un sorriso, poi mi voltai verso di lui.
«Mi stai forse facendo capire di dover passare la notte da te?» gli chiesi incuriosita.
Benché lo dassi già per scontato.
Era routine per me stare da lui per la notte.
Non avrei più potuto fare diversamente.
Amavo addormentarmi fra le sue braccia.«Beh... Non sarebbe affatto una cattiva idea..» rispose, scrollando le spalle facendomi sorridere, avvicinai il mio viso al suo, «Non lo sarebbe affatto» concordai prima di stampargli un bacio sulle labbra, lui però, poggiò una mano sulla mia testa e intensificò il bacio, togliendomi già il respiro.
Quanto potere aveva quest'uomo su di me.
«Se fai così... mi costringi a restare...» mormorai facendolo sorridere, «Allora resta...» mi provocò, sorrisi, «Non posso! Però sai che lo vorrei..» risposi, incontrando poi il suo sguardo, «Scappiamo allora?» propose con aria divertita, «Magari potessimo farlo!» gli risposi prima di lasciargli un bacio e afferrare poi la mia borsa.
«E dove ti piacerebbe andare?» chiese incuriosito, scrollai le spalle e ci pensai qualche istante, «Beh, sai già che amo il mare, ma anche un posto sperduto in mezzo alla natura non sarebbe male..» risposi, «Qualche baita in montagna?» propose, «Oh si, sarebbe bellissimo!» risposi entusiasta.
«Magari un giorno ci andremo» commentó scrollando le spalle, «Solo io e te...» mormorai, lui annuì e avvicinò il suo viso al mio, «Da soli, lontano da tutti...» disse mentre giocava con una ciocca dei miei capelli, «Direi che è un'idea fantastica» affermai, «Se non fosse per il lavoro, avrei già messo in moto l'auto» scherzò facendomi ridere.
Sarebbe stato davvero bellissimo ma avevamo davanti una vita intera per fare ciò che volevamo.
«C'è una cosa di cui poi devo parlarti...» gli dissi, seria, lui aggrottò la fronte, «É davvero così importante?» mi chiese, annuii, «Ed io che per una volta volevo avere un giorno tranquillo» commentó ridendo, quasi sorrisi, «Ne parliamo dopo? A casa?» proposi, «Si, mi sembra perfetto, preferisco farlo a lì, con calma» mi rispose.
Poco importava il luogo, doveva sapere di Lorenzo e Bianca, era giusto così, riguardava anche lui.
«Si tratta ancora di tuo padre?» chiese d'un tratto, scossi la testa, «No, un'altra cosa...» risposi, «Va bene, mi dirai tutto con calma, più tardi» asserì prima di lasciarmi un tenero bacio.
«Sai che sono contento del fatto che avete chiarito, vero?» mi chiese poi, annuii accennando un sorriso, «Anche se non abbiamo proprio chiarito, cioè io non sono del tutto convinta ancora...» commentai, «Però per lui è già un passo avanti aver riconosciuto i suoi errori» replicò Can, «Si e sono davvero contenta di questo, difficile com'è, non lo avrei mai detto»
«Secondo me, dovresti dargli una possibilità, visti i precedenti, non penso farebbe di nuovo qualcosa per ferirti e rischiare di perderti una volta per tutte, non fraintendermi tesoro, so quanto male ti ha fatto, so quante lacrime hai versato a causa sua, ma tu sogni di avere una famiglia, un padre affettuoso, per cui, dovresti vedere come va» disse lui.
«Sembrava sincero in effetti...» mormorai, lui sorrise, «Sicuramente lo era e penso che stavolta andrà bene» mi rassicurò accarezzandomi il viso.
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Hidden Hearts || Can Yaman
RomanceEleonora decide di cambiare la sua vita trasferendosi momentaneamente a casa del fratello maggiore, lasciandosi alle spalle una relazione tossica, la quale, da tempo, le impediva di stare bene ed essere sé stessa. Qui, incontrerà il suo vicino, Can...