Il ragazzo rimase in silenzio per dei secondi indefiniti, prima di pronunciare quella parola, non riuscendo a credere che fosse davvero lui.
<<Papà..? Sei davvero tu?>>
In poco tempo fu invaso da pensieri e da domande prive di risposta momentaneamente, anche se era allo stesso tempo felice di sentirlo dopo così tanto. È inevitabile dire che gli era mancato e che per lui ora era la sua unica figura genitoriale di riferimento. La voce dell'uomo non fu percepita chiaramente dal ragazzo: in quel momento non riusciva a comprendere il perché di quella chiamata improvvisa a quell'ora. Poteva essere che non avesse preso in considerazione il fuso orario, anche se era strana come probabilità, poi da un uomo attento come lui. Il ragazzo aggrottò la fronte guardando il vuoto per alcuni secondi.
<<Si, ci sono, dimmi>>
Passarono altri minuti interi immersi nel silenzio, nel mentre si poteva notare lo sguardo profondo dell'altro che gli guardava la schiena, cercando di capire l'argomento del discorso, invano.<<Stai scherzando...vero? Ti rendi conto di quello che mi stai chiedendo?>>
<<No no papà io...>> si interruppe, rimando in silenzio ad ascoltare la sua voce, con le lacrime agli occhi.
<<Ho capito che non potevi chiamarmi, però dirmelo così, ora, senza avvisarmi.>>
Passarono altri minuti e appena il maggiore sentì la voce del ragazzo rompersi, lo abbracciò da dietro, stringendolo forte fra le sue braccia ed appoggiando il mento sulla sua spalla destra. Fu proprio in quel momento che il sorriso lasciò lo spazio alle lacrime, che iniziarono a scendere silenziosamente su quel viso. Una dopo l'altra. Esse lentamente invasero quel territorio che ne sentiva la mancanza.
<<Si, sappi che io non voglio, ma okay.>>
<<Okay, ciao>> la chiamata si concluse in fretta, dopo la gelida risposta del moro che agganciò molto alterato.
Il maggiore rivolse uno sguardo preoccupato al proprio ragazzo: non aveva minimamente idea di ciò che sarebbe accaduto da quel momento in poi. L'unica cosa che si sentì di fare fu farlo girare verso di sé e farlo sedere sulle proprie gambe, per riempirlo di coccole.All'inizio ci fu un lasso di tempo di totale silenzio, esso servì al maggiore per farlo calmare attraverso i propri tocchi gentili. Poi iniziò a dargli qualche bacino sulla fronte e sulla guancia per scacciargli via le lacrime. Dopo passò ad alcune carezze e grattini dietro al collo e fra i capelli, tenendolo sempre contro il proprio corpo. Infine lo riempì di parole dolci, facendolo pensare ad altro, tentando di strappargli un piccolo sorriso che alla fine comparve. Sempre con molta calma, ma decisione, lo guardò negli occhi.
<<Che è successo? Ti va di parlarne?>>
A quella domanda il minore negò con il capo, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. Nel mentre che i minuti passaroni però, piano piano iniziò a tirar fuori i propri pensieri.
<<Non capisco perché si faccia vivo ora, io sto bene qui.>>
<<Beh è tuo padre, penso che sia giusto che sia presente nella tua vita, nonostante siate distanti.>>
<<Eravamo distanti>> lo guardò negli occhi con sguardo gelido.A sentir pronunciare quelle parole, il cuore di Zeyu perse un battito.
<<Che vuoi dire con ciò?>>
<<Domani mattina mi viene a prendere per andare con lui all'estero.>>
Il corvino rimase in silenzio continuando ad ascoltarlo, non potendo crederci.
<<Io non voglio andarmene, ha detto che sarà per poco tempo, ma no>> cercò di dire il più piccolo, che scoppiò in lacrime al solo pensiero di stare lontano da lui, dalla felicità che aveva finalmente ritrovato.
Zeyu in quel momento lo strinse forte a sé continuando a rassicurarlo, dicendogli che anche la lontananza non avrebbe rovinato o interrotto il loro rapporto. Le parole di quest'ultimo erano vere: niente li avrebbe separati, lui lo amava troppo, però quella era l'ultima delle cose che voleva che accadesse. Aveva già sofferto troppo stando lontano da lui quando erano più piccoli, era riuscito a farsi forza, ma ora no, non poteva succedere di nuovo. Nonostante quella brutta notizia, il maggiore si mostrò sempre ottimista davanti a lui. Il suo intento era ricordargli che il suo amore andava oltre ogni confine e che si sarebbero rivisti il prima possibile. Solo che dentro di sé, non si riuscì a dar pace nemmeno un secondo. Sentiva un vuoto solo a immaginare di svegliarsi un giorno senza lui al suo fianco, figuriamoci settimane, mesi...
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Me+You=We (Zerui)
FanfictionMingrui, un ragazzo molto bello ed intelligente, cambia scuola per vari motivi, che cosa succederà se incontrerà il bel bullo Zeyu? Ci saranno degli ostacoli? Magari ci saranno delle sorprese? Alcuni problemi si risolveranno oppure no? -Zerui (Zeyu...