first chapter

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Erano le 7:00 di una mattina di quei primi giorni abbastanza freddi di settembre, il ragazzo si alzò grazie alla sveglia tornata in azione per incominciare un nuovo anno scolastico. Si mise immediatamente seduto strofinandosi gli occhi e sbadigliando abbondantemente, subito dopo si alzò ed andò verso l'armadio per scegliere dei vestiti che avrebbe indossato durante questo primo giorno di scuola.

Quest'anno aveva cambiato scuola, la precendente non faceva per lui o meglio.. altre persone non facevano per lui, veniva ripetutamente bullizato, picchiato e insultato per il suo orientamento sessuale, per il suo carattere debole, per il suo abbigliamento considerato troppo femminile, per essere un nerd che sapeva solo studiare e per essere così estremamente bello che le persone erano invidiose di lui.

Prese i suoi vestiti e andò in bagno a farsi una doccia calda e rilassante, appena ebbe finito si asciugò i capelli facendosi una piega liscia, si mise del profumo in abbondanza e indossò i migliori vestiti che aveva nell'armadio, cioè un pantalone nero attillato e una camicia, anche lei nera che abbottonò quasi completamente lasciando solo i primi tre bottoni aperti per fare intravedere meglio il suo meraviglioso collo candido.

Dopo pochi minuti uscì dal bagno ed andò in cucina per mangiare qualcosa, ultimamente non mangiava molto poiché si riteneva grasso ma il minimo neccessario lo ingoiava, anche se a fatica. Si mangiò una semplice merendina confezionata accompagnata con del latte leggermente scaldato sul fornello a gas e successivamente si alzò andando verso l'uscita di quella casa dove abitava da solo...o meglio quasi solo...

Mingrui, questo era il nome del ragazzo, non ha avuto un'infanzia semplice. È stato vittima di bullismo fin dalle elementari ed ora è stato costretto a chiedere il trasferimento in un altro istituto, sperando con tutto se stesso che le cose migliorino. Era uno studente modello, prendeva ottimi voti a scuola, studiava costantemente il pomeriggio e manteneva sempre il sorriso. Solo che dietro quel sorriso, c'è un ragazzo debole, fragile che soffoca le sue lacrime di dolore nel cuscino di camera sua per non far preoccupare nessuno. Anche se... Chi doveva far preoccupare? Di amici non ne aveva, solo persone false che si approfittavano di lui per copiare i compiti o ingannarlo.

La situazione a casa era uguale, fin da piccolo Mingrui soffre di violenze da parte della madre che abita con lui a casa ma è sempre fuori a fare chissà cosa (vi lascio immaginare che cosa fa), il padre invece non sa niente di questa situazione e lavora all'estero, all'oscuro di tutto.
Tutte le volte che viene picchiato e offeso psicologicamente non può fare altro che stare lì a subire e aspettare che quella tortura finisca il prima possibile. Ha pensato molte volte di scappare da quella situazione, di rivolgersi a qualcuno ma.. A chi si doveva rivolgere? Non aveva nessuno.. escludendo i genitori e una nonna abbastanza anziana che adorava, anche lei all'oscuro della situazione che doveva affrontare il nipote.

Prese il proprio telefono infilandolo nella tasca dei propri pantaloni e lo zaino che non pesava molto anche se per lui, essendo abbastanza minuto e non troppo forte, sembrava pesare quintali. Chiuse a chiave la propria abitazione ed uscì potendo subito ammirare il sole stupendo che illuminava quella giornata.
<<Speriamo che sia veramente una buona giornata.>>
Pensò il ragazzo camminando verso la sua nuova scuola, doveva frequentare il terzo anno del liceo delle scienze umane poiché, da grande, voleva diventare uno psicologo per aiutare le persone che soffrivano di problemi psicologici anche se lui, personalmente, era il primo a soffrirne.

Dopo non molti minuti arrivò davanti il suo nuovo istituto, poté vedere da fuori il cancello molti ragazzi e ragazze parlare a gruppi e scherzare tra di loro. Non li guardò molto poiché aveva paura di essere notato da loro, anche se era praticamente impossibile non guardare un ragazzo bello come lui, educato, piccolo e timido. Camminò lentamente verso l'entrata della scuola e si sentì immediatamente tutti gli occhi delle persone presenti nel cortile puntati addosso.

<<Stai calmo Mingrui, non possono farti niente, ora tu entri dentro e fai finta che loro non esistano.>>
Pensó avanzando più velocemente mentre alcuni ragazzi e ragazze parlavano tra loro, squadrando dalla testa ai piedi il nuovo studente. Finalmente dopo secondi che per lui sembravano infiniti, mise piede dentro l'istituto già colmo di studenti che correvano da tutte le parti, che parlavano vicino ai propri armadietti, che facevano commenti e supposizioni con i loro amici su come potesse procedere il nuovo anno scolastico.

Mingrui essendo abbastanza spaesato da quel nuovo ambiente, decise di procedere dritto verso la segreteria per chiedere informazioni visto che non sapeva dove fosse la sua classe e dove doveva andare.
<<Mi scusi il disturbo, sono Gou Mingrui, dovrei frequentare il terzo anno all'indirizzo delle scienze umane ma sono nuovo, quindi...lei mi potrebbe dire gentilmente dove si trovi la mia classe e dove devo andare? Mi farebbe davvero un piacere enorme.>>
Chiese col suo solito sorriso, che inteneriva chiunque lo guardasse alla segretaria.

La segretaria alzò lo sguardo e lo guardò attentamente sistemandosi i suoi occhiali, per poi parlare.
<<Gou Mingrui? Mh..vediamo.>>
Si mise a guardare sul proprio computer digitando sulla tastiera il nome e cognome del ragazzo.
<<Classe 3^D, al secondo piano.>>
Disse la signora sorridendo in modo materno al ragazzo.
<<La ringrazio molto, arrivederci.>>
Salutò la signora dirigendosi verso le scale per salire al piano della propria classe ma, prima di fare il primo scalino, andò casualmente a sbattere contro uno studente che si era messo davanti a posta, egli era leggermente più alto di lui facendo così perdere l'equilibrio al minore che cadde a terra.

<<Aish..Che dolore, non potevi stare un po' più attento??>>
Esclamò alzando leggermente la voce per poi tirare su anche la testa verso questo ragazzo che lo aveva fatto cadere di proposito.
<<Scusami non volevo.>>
Disse l'altro allungando una mano per farlo rialzare. Mingrui l'afferrò e si rimise nuovamente in piedi.
<<Tranquillo fa niente..>>
Lo guardò nuovamente rimanendo abbastanza colpito dai suoi capelli castano scuro, dai suoi occhi del medesimo colore, dai suoi vestiti che sembravano stargli alla perfezione e dalla sua voce che trovò incantevole.

<<Va bene, scusa ancora ma devo andare, a mai più ragazzo basso e sbadato.>>
Disse l'altro che sembrava essere di un anno o due più grande di lui.
<<Ciao..>>
Rispose Mingrui rimanendo a fissare per alcuni secondi la direzione dalla quale era sparito quel ragazzo sconosciuto.
<<Certo che poteva stare un pochino più attento, sempre così sbadate sono le persone? Ma poi tra tutti, proprio a me doveva far cadere? Chissà di che classe è... Quale sarà il suo nome? Aish devo sbrigarmi, farò tardi il mio primo giorno.>>
Pensò prima di riprendersi e poco dopo correre immediatamente verso la propria classe sperando di non essere troppo in ritardo e di non fare brutte figure proprio il primo giorno.....

ANGOLO AUTRICE

CIAO PERSONE STUPENDE ECCOMI QUI CON IL PRIMO CAPITOLO! SPERO CHE VI PIACCIA, SCUSATEMI EVENTUALI ERRORI GRAMMATICALI/ORTOGRAFICI! SPERO DI PUBBLICARE IL PRIMA POSSIBILE IL SECONDO CAPITOLO ANCHE SE...HO SEMPRE DESIDERATO LASCIARE LE PERSONE CON L'ANSIA...QUINDI VEDREMO UN PO' QUANDO AGGIORNERÒ!
PER ORA È TUTTO, TANTI BACI

Stellina~

Me+You=We (Zerui)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora