Me+You=We (Zerui)

fourteenth chapter

La mattina seguente il ragazzo si alzò bello tranquillo verso le 11:00, si stiracchiò leggermente e si stropicciò gli occhi sbadigliando.
Successivamente si mise in piedi aprendo la porta della sua stanza per controllare se la propria madre fosse tornata, ma per fortuna non ce n'era neanche l'ombra così, si ributtò tranquillo sul letto.
Dopo alcuni minuti nella quale si riprese dal sonno guardando il soffitto, sentì improvvisamente il telefono squillare così rispose con tranquillità, non controllando nemmeno il numero.
<<Si, pronto?>>

<<Gougou, madonna mia sei vivo, PERCHÉ NON GUARDI I MIEI MESSAGGI? SEI SPARITO IERI!!>>
<<YAHHHHH JISUNG NON URLARE, mi sono appena alzato genio>>
<<Si si okay però pensavo che quel tizio con cui dovevi uscire ti avesse fatto del male o addirittura rapito! Non ti ho più sentito>>
<<Dai suvvia non c'è bisogno di preoccuparsi tanto>>
<<Uffa va bene, se lo dici tu... comunque oggi che fai?>>
<<Beh io oggi dovr->>
<<Andiamo a farci un giro insieme?>>
<<Sarei occupato oggi... facciamo domani mh?>>
<<Uffa e va bene, come desideri>>
<<Grazie mille caro, tu invece che farai allora oggi?>>
<<Farò un giro solo soletto visto che qualcuno mi ha praticamente dimenticato>>
<<Ma nuh dai>> Rise <<Domani usciamo promesso oggi fatti una bella passeggiata dai>>
<<Okay nano>>
<<Stupido gigante!>> Fece un'altra risata schiarendosi però la voce pensando a quello che gli doveva dire lunedì

<<Senti Jisung...>>
<<Dimmi tutto, ti ascolto>>
<<Ehm.. lunedì dovrei parlarti di una cosa abbastanza importante e non voglio che ti arrabbi inutilmente...>>
<<Oh okay, è una cosa tanto incazzevole?>>
<<Beh...conoscendoti si>>
<<Va bene dai, ascolterò questa cosa con calma>> Rise.
<<Grazieeeee, ti voglio bene ci sentiamo>>
<<Ciau bellino bassino>>
<<Ciao ciao>> disse agganciando alcuni secondi dopo.
Una volta lette varie notifiche di tutti i social che possedeva, il moro vista l'ora che si era fatta, andò giù a prepararsi un pranzo abbondante, stranamente oggi aveva fame.
Mise l'acqua per dei noodles istantanei ma subito dopo, sentì la propria suoneria invadere la stanza nuovamente.

<<MA CHE HANNO TUTTI OGGI?>>
Appena ritrovò il telefono seguendo la classica suoneria, notò fosse una videochiamata da parte di Zeyu ed andò in panico totale.
<<AIUTO..... PERCHÉ UNA VIDEOCHIAMATA??? MADONNA LE PERSONE NORMALI PRANZANO A QUEST'ORA! AISH SONO PETTINATO? PERCHÉ STO PARLANDO DA SOLO!?!? OKAY CALMATI RISPONDI SEMPLICEMENTE...>>
Detto ciò rispose scorrendo il dito sullo schermo e fissò l'altra figura intenta a pettinarsi.
<<Uh finalmente hai risposto, hi bellino>>
<<Allora scusa un attimo però ora ti devo fare io un rimprovero...>> Tossì posizionandosi meglio e fissandolo attraverso il telefono.

<<SONO LE 13:30, UNA PERSONA NORMALE COSA FA A QUEST'ORA??? BRAVO ECCO PRANZA! IO CHE DEVO FARE ORA? DEVO PRANZARE BRAVO, E CHI È CHI MI CHIAMA PROPRIO IN QUESTO MOMENTO? UN PAZZO PSICOPATICO DI NOME ZEYU! CERTO PERCHÉ LUI NON È NORMALE E MANGIA ALLE 16:00!>>
L'altro iniziò a ridere <<Posso parlare mogliettina incazzata?>>
<<SI, PARLA DISGRAZIATO>>
<<Allora prima di tutto io ho già pranzato da mezzogiorno>> Gli rise nuovamente <<Poi ti ho chiamato per vedere appunto se avessi mangiato e con la videochiamata non mi puoi mentire>>
<<SI MA- UFFA OKAY, FAMMI CUCINARE E STAI BUONO QUI TU>>
<<E dove dovrei andare? Non mi muovo dal telefono principino>>
<<STUPIDO!>> Lo fissò per alcuni secondi andando poi a controllare i fornelli ed una volta pronto il cibo, prepararsi un piatto abbastanza pieno, sedendosi nuovamente dove stava il telefono.

<<Ma guarda te che mi mangia questo, cibo preconfezionato>>
<<SHHHHHHHHH DEVO MANGIARE IN SANTA PACE>>
<<Certo certo, capisco>> Lo fissò stando seduto sulla sedia della propria scrivania, in camera.
Mingrui nel mentre aveva iniziato a mangiare però poi notò lo sguardo dell'altro e si lamentò come suo solito.
<<NO MA DICO IO, UN CRISTIANO STA MANGIANDO TRANQUILLAMENTE E DEVE AVERE TIPO UN CORVO CHE LO FISSA DA UNO SCHERMO!? È INQUIETANTE AHO>>
Zeyu non smettè di ridere alle parole dell'altro, considerandolo davvero troppo dolce e allo stesso tempo divertente, non vedeva l'ora di trascorrere tutte le giornate con lui nella stessa casa.