Me+You=We (Zerui)

sixth chapter

Mingrui tornò in classe, si mise immediatamente seduto al suo posto e fece dei scarabocchi sul quaderno per la brutta copia in attesa che la lezione terminasse.
<<Gougou che stai facendo? Sprechi solo inchiostro così.>> Chiese Jisung che aveva notando il cambiamento d'umore del ragazzo.
<<Non te ne importa.>> Rispose freddamente continuando a fare delle righe sul quaderno fino a che la campanella suonò.

Il ragazzo si alzò immediatamente ed uscì dalla propria classe per andare in cortile dove sarebbe stato da solo durante il breve intervallo. Si mise seduto su un gradino a fissare un punto fisso davanti a sé, sentendosi giù di morale, perché diciamolo chiaramente, Mingrui si stava iniziando a innamorare di Zeyu, era stato un colpo di fulmine e pensava con tutto se stesso che con quel "incontro" incominciassero almeno ad essere amici ma purtroppo così non fu a quanto pare...
Mentre stava pensando alle cose successe in precedenza qualcuno si sedette vicino a lui e gli toccò la spalla causando al più piccolo uno spavento ed un aumento improvviso del battito cardiaco appena vide chi era.

<<C-cosa ci fai qui tu..?>>
<<Possiamo parlare piccoletto?>>
<<Non devo proprio dirti niente Zeyu.>>
<<Sei sempre lo stesso, non sei cambiato a quanto pare.>>
Dopo quella affermazione, il moro non capì che cosa volesse dire... In che senso non era cambiato? Si conoscevano già in precedenza?
<<Come non s-sono cambiato?>>
Zeyu dopo quella domanda si alzò e lo guardò in un modo abbastanza serio
<<Presto avrai le tue risposte.>> disse per poi girarsi e andarsene subito con le mani in tasca.
Mingrui dopo quella piccola conversazione era ancora più scosso, che cosa stava cercando di dirgli? Non lo sapeva nemmeno lui..

<<MINGRUI DIO SANTO ECCOTI>> Esclamò Jisung correndo verso di lui.
<<Te ne sei andato e non riuscivo più a trovarti, stai bene?>> Si abbassò alla sua altezza visto che era seduto.
Mingrui senza rispondere alla domanda lo abbracciò poiché.. in quel periodo era molto stressato, poi questa situazione di Zeyu gli mandava in confusione il cervello e in più si ricordò che proprio quel giorno sarebbe ritornata nuovamente la madre.
Per fortuna Jisung non chiese nulla e si accontentò di tenerlo stretto giusto quei pochi secondi che per lui erano davvero molto importanti.
<<Andiamo in classe dai..>> Disse Mingrui staccandosi con gli occhi leggermente lucidi dall'abbraccio.
Jisung annuì ed entrambi tornarono nuovamente nella loro aula prima che la campanella suonasse.

Le ultime tre ore passarono velocemente e finita la scuola, Jisung come sempre accompagnò il ragazzo a casa salutandolo sorridendo.
Mingrui una volta lasciato l'amico entrò velocemente in casa, appoggiò lo zaino in camera sua e senza neanche mangiare si mise a pulire tutta la casa prima dell'arrivo della madre. Dopo alcune ore pulì tutto alla perfezione ma non ebbe nemmeno il tempo di sedersi che sentì la porta aprirsi.
<<Ciao mamma..>>
La madre entrò in casa e lo guardò mentre diede un'occhiata alla casa
<<Mh, hai pulito tutto o ti devo fare ricordare chi comanda qui e che sei un errore?>>
<<Ho fatto tutto..>>
<<Bene, vai a studiare deficiente.>>

Mingrui la guardò un attimo in modo triste e andò dritto in camera sua, non era cambiata affatto. In quel momento, si ricordò tutta l'infanzia passata felicemente con i genitori, lo riempivano di attenzioni, gli facevano tutti i regali che voleva ed era la loro soddisfazione, tutto questo prima della loro separazione. Da quel giorno lo allontanarono da un suo caro amico con la quale confidava tutto anche se non si ricordava molto poiché aveva solo cinque anni e il suo amico sei. Anche se alcuni episodi di violenza da parte della madre il suo vecchio amico li aveva visti ed era sempre il primo a consolarlo ed abbracciarlo per tirarlo su di morale..
Il padre andò all'estero e la madre restò lì insieme a lui cambiando completamente il suo carattere.
Mingrui si mise seduto sul proprio letto, ormai si erano già fatte le 19:00 e visto che aveva già svolto tutti i compiti, prese il telefono per chattare con qualcuno e sfogarsi un pochino.