Capitolo 17: *Il Risveglio*
Il boato che riempì la stanza era come il ruggito di una bestia addormentata troppo a lungo. La terra tremava sotto i loro piedi, mentre le crepe nel pavimento si allargavano, emanando una luce inquietante che pulsava come se fosse viva. Eleanor indietreggiò di un passo, sentendo un’ondata di energia attraversare l’aria, qualcosa di primordiale e oscuro.
Gli uomini del Consorzio sembrarono per un attimo esitare, come se non avessero previsto quella reazione immediata. Il leader con la cicatrice sulla guancia scrutava il pavimento con una tensione visibile. Non era ciò che si aspettavano, o forse lo era, ma le proporzioni del potere che avevano appena liberato sembravano fuori controllo.
“Cosa avete fatto?” gridò Adrian, ancora impegnato a respingere gli uomini del Consorzio, il sudore che gli imperlava la fronte.
Il leader si voltò verso di lui con un sorriso amaro. “Abbiamo solo acceso la scintilla. Ora non possiamo più fermarla.”
Il tremore si intensificò, costringendo tutti a mantenere l’equilibrio a fatica. Dal sottosuolo, un suono sordo e costante cominciò a emergere, come se qualcosa stesse raschiando le viscere della terra. Eleanor si portò le mani alle orecchie, cercando di bloccare quel suono penetrante che sembrava arrivare dritto alla sua mente.
Hale, che fino a quel momento era rimasto quasi catatonico, si alzò lentamente dal trono di pietra. Il suo viso, scavato dalla stanchezza e dalla rassegnazione, ora era segnato da una determinazione che non avevano mai visto prima. “Non doveva andare così. Non era questo il piano.”
Adrian, Eleanor e Robert si girarono verso di lui, sorpresi dalla sua improvvisa presa di posizione. “Allora fermalo!” gridò Eleanor, la disperazione nella sua voce evidente. “Se sai cosa sta succedendo, fermalo!”
Hale scosse la testa. “Non posso fermarlo. Nessuno può. Ma posso ancora guidarlo… posso cercare di contenerlo.” Si voltò verso Eleanor, e per la prima volta da quando l’avevano incontrato, i suoi occhi sembravano lucidi. “Tu sei la chiave, Eleanor. Sei sempre stata tu.”
“Basta con questi enigmi!” urlò Adrian, lottando per mantenere il controllo. “Spiegaci cosa sta succedendo, o moriremo tutti qui!”
Hale fece un passo avanti, il pavimento che tremava sotto i suoi piedi. “Il potere che giace qui sotto… è antico. È la fonte di tutto ciò che il Consorzio ha sempre cercato. Ma non può essere controllato da chiunque. Solo una persona con il dono, o la maledizione, può riuscire a interagire con esso senza essere consumato.”
“E quella persona… sei tu, Eleanor,” aggiunse Robert, completando il pensiero di Hale, quasi incredulo.
Eleanor, colta alla sprovvista, scosse la testa. “No, io… non posso fare una cosa del genere. Non so nemmeno di cosa stiate parlando!”
Il leader del Consorzio si fece avanti, approfittando del momento di esitazione. “Non c’è bisogno che tu capisca,” disse, con la voce che sembrava più fredda e calcolata che mai. “Basta che tu ci segua. Noi ti aiuteremo a utilizzare il tuo potere.”
“Il potere non è qualcosa che può essere utilizzato come un’arma!” ribatté Hale, con una furia che sorprese tutti. “Se viene liberato nel mondo, distruggerà tutto ciò che conosciamo. Il Consorzio non vuole proteggere l’umanità, vuole dominarla. E se riescono a controllare il potere di Eleanor, nessuno potrà fermarli.”
Il leader del Consorzio si mosse rapidamente, facendo un gesto ai suoi uomini. “Prendete Eleanor. Non abbiamo più tempo da perdere.”
Adrian si lanciò verso di loro, ma due uomini lo bloccarono, immobilizzandolo a terra con una mossa rapida e violenta. Robert cercò di aiutare, ma fu colpito da un pugno che lo fece cadere a terra, stordito.
Eleanor, incapace di muoversi, osservava la scena come se fosse un incubo. Ogni fibra del suo essere gridava per reagire, ma era come se il suo corpo fosse paralizzato dalla paura e dall’incertezza. Sentiva il cuore martellare nel petto, e la luce pulsante sotto di loro si faceva sempre più intensa, come se rispondesse alle sue emozioni.
Il leader del Consorzio le si avvicinò, allungando una mano verso di lei. “Non combattere, Eleanor. Questo è il tuo destino. Abbraccialo.”
Ma proprio mentre stava per afferrarla, un’esplosione di luce riempì la stanza. Una forza invisibile scagliò il leader e i suoi uomini all’indietro, facendoli volare contro le pareti di pietra come bambole di pezza. Eleanor si accasciò a terra, tremante, mentre un’ondata di energia emanava dal suo corpo, così potente che persino Adrian e Robert la sentirono.
L’aria nella stanza divenne elettrica, satura di un’energia antica e pericolosa. Hale osservava la scena con uno sguardo di cupa accettazione. “È iniziato.”
Eleanor si alzò lentamente, le mani ancora tremanti, ma gli occhi ora pieni di una consapevolezza nuova. “Non lascerò che distruggano tutto,” disse con voce ferma, fissando Hale e Adrian. “Non so come, ma lo fermerò.”
“Devi imparare a controllarlo,” disse Hale, avvicinandosi a lei. “Se non lo fai, sarà il potere a controllare te.”
Adrian, con lo sguardo ancora fisso sugli uomini del Consorzio che cercavano di rialzarsi, si avvicinò a Eleanor, afferrandole delicatamente il braccio. “Non sei sola in questo. Troveremo un modo.”
Il leader del Consorzio, ferito ma non sconfitto, si rialzò lentamente, un sorriso storto sulle labbra. “Non potete vincere, nemmeno con il suo potere. Noi siamo preparati. Questa è solo una battaglia. La guerra è appena iniziata.”
Adrian si mise tra Eleanor e il leader, con gli occhi pieni di sfida. “Allora faremo in modo che questa battaglia sia l’ultima.”
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il labirinto delle Verità Nascoste
Mystery / Thrillerun thriller psicologico da togliere il fiato...... "Se pensi sia solo un libro leggi pure, se avverti paura, ansia e stress. Scappa prima che sia troppo tardi" * 6/9/2024*