il patto di sangue

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Capitolo 18: *Il Segreto Nascosto*

La stanza si riempì di un silenzio carico di tensione. L'energia che aleggiava nell'aria era palpabile, e Eleanor sentiva la pressione crescere in ogni angolo del suo corpo. Il leader del Consorzio, con il volto contorto in un sorriso calcolato, osservava la scena, sicuro del suo controllo. Adrian, vicino a lei, serrava la mascella, pronto a reagire.

“Abbiamo solo iniziato, Eleanor,” disse il leader, con tono quasi condiscendente. “Non hai ancora idea di cosa stai affrontando.”

Eleanor lo fissò senza battere ciglio. Sapeva che il Consorzio nascondeva qualcosa di molto più grande dietro la loro caccia al potere, ma non aveva ancora afferrato l'intera portata del loro piano. Eppure, c’era qualcosa che stava emergendo da quel labirinto di segreti. Ogni incontro con il leader le rivelava un frammento in più.

“Non ti seguirò,” rispose Eleanor con calma. “Non hai idea di cosa tu stia rischiando.”

“Rischi?” replicò il leader, inclinando leggermente la testa. “Noi abbiamo calcolato ogni mossa. Il vero rischio lo corri tu, se non ti allinei con noi.”

Hale, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, si fece avanti. Il suo sguardo era più cupo del solito, come se avesse capito qualcosa di profondo e pericoloso. “Sai perché il Consorzio ha bisogno di te, Eleanor?” chiese, con la voce bassa e grave.

Eleanor scosse la testa, incapace di rispondere. Sentiva il cuore battere più forte, come se il destino le stesse sfuggendo dalle mani.

“Non è solo il tuo potere,” continuò Hale. “C'è qualcosa di molto più antico che si cela in te. Un segreto che il Consorzio conosce bene, e che io stesso ho cercato di nascondere per anni.”

Il leader del Consorzio sorrise di nuovo, ma questa volta c’era una sfumatura di malizia in più. “Finalmente, Hale, decidi di parlare. Sapevo che avresti ceduto prima o poi.”

Adrian si voltò verso Hale, sorpreso dalla piega che la conversazione stava prendendo. “Quale segreto? Di cosa sta parlando?”

Hale inspirò profondamente, come se le sue prossime parole avessero un peso immenso. “Eleanor… tu sei parte di una linea di sangue molto antica, una stirpe che ha sempre avuto un legame con l’energia che il Consorzio cerca di controllare. Il potere che senti dentro di te non è solo una capacità; è una connessione diretta con una forza più grande. E loro vogliono sfruttarla.”

Eleanor sentì un brivido percorrerle la schiena. “Una stirpe? E io... faccio parte di tutto questo?”

“Esattamente,” confermò il leader del Consorzio, con uno sguardo soddisfatto. “Abbiamo seguito il tuo lignaggio per anni, aspettando il momento giusto per rivelare tutto. E ora quel momento è arrivato.”

“Eleanor,” continuò Hale, con uno sguardo doloroso, “il Consorzio ha bisogno di te per completare il loro piano. Senza di te, non possono attivare la vera fonte del potere che giace nascosta da secoli. Ma se cedessi a loro, ti consumeresti.”

Il silenzio che seguì fu interrotto solo dal respiro affannoso di Eleanor. Sentiva il peso della sua eredità cadere su di lei come un macigno, mentre cercava di assimilare quelle rivelazioni. Il Consorzio non voleva solo il suo potere: voleva lei, come parte di un disegno più grande.

Adrian fece un passo avanti, stringendo il pugno. “Non ti avranno mai, Eleanor. Combatteremo contro di loro, anche se non sappiamo ancora tutto.”

Il leader del Consorzio sospirò, scuotendo la testa. “Non c'è più nulla da combattere, ragazzo. Il tempo delle scelte è finito. Eleanor, la tua eredità ti aspetta.”

Eleanor chiuse gli occhi per un istante, cercando di trovare chiarezza nel caos che si agitava dentro di lei. Quando li riaprì, guardò dritto verso il leader. “Non sarò mai la tua pedina.”

“Sei già parte di questo gioco,” disse il leader, con una risata amara. “Che tu lo voglia o no, sei già stata mossa sulla scacchiera.”

Ma prima che potesse aggiungere altro, un rumore improvviso risuonò nella stanza. Una delle pareti di pietra cominciò a tremare, e le crepe che si erano formate si allargarono, come se qualcosa stesse cercando di uscire da sotto terra. La tensione aumentò, e tutti si girarono verso la fonte del suono.

La terra sotto di loro sembrava vibrare, e una sensazione di imminente pericolo riempì l'aria. Hale fissava la parete con preoccupazione, mentre Adrian si preparava per qualsiasi cosa stesse per emergere.

“È troppo presto,” mormorò Hale, come se stesse parlando a se stesso. “Non dovrebbero essere qui ora.”

Eleanor fece un passo indietro, sentendo un’energia familiare ma selvaggia scorrere sotto di lei. Non era solo il potere che aveva sentito in precedenza, era qualcosa di più antico, qualcosa che risuonava profondamente dentro di lei.

“Cosa sta succedendo?” chiese, con la voce carica di preoccupazione.

Hale scosse la testa. “Stanno cercando di risvegliare la fonte prima del previsto. Non dovrebbe accadere così.”

Il leader del Consorzio sorrise freddamente. “Non esiste un ‘prima del previsto’. È tutto parte del nostro piano. Ora tutto si muoverà nella direzione giusta.”

Mentre parlava, la parete si sgretolò del tutto, rivelando un passaggio nascosto che scendeva nelle profondità della terra. L’aria che ne usciva era gelida e antica, e Eleanor capì che quello era il punto di non ritorno.

Adrian si voltò verso di lei, con uno sguardo deciso. “Non lasceremo che vadano avanti. Questa è la nostra occasione per fermarli.”

Eleanor annuì, cercando di calmare il battito frenetico del suo cuore. Sapeva che da quel momento in poi, nulla sarebbe più stato lo stesso.

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