la rivincita

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Capitolo 29: *La Rivincita*

Eleanor si sollevò dalla sedia, i cavi e gli aghi sparsi intorno a lei. La stanza era ora in un disordine totale, e Gabriel, con il volto pallido, sembrava incerto su come reagire. Eleanor poteva sentire il potere della fonte dentro di sé, pulsante e vivo. Non era più solo una minaccia da temere, ma un'arma che doveva essere usata con saggezza.

Gabriel, vedendo la determinazione negli occhi di Eleanor, fece un rapido gesto verso i suoi uomini. "Preparatevi a contenere l'energia. Non possiamo permettere che questa situazione sfugga al controllo."

Gli uomini si muovevano freneticamente per preparare dispositivi e schermature per contenere l'energia che Eleanor stava per emettere. Ma Eleanor non si lasciò intimidire. Sapeva che ogni secondo contava. Doveva agire rapidamente e trovare un modo per disattivare i sistemi di sicurezza e liberare i suoi compagni.

Concentrò il suo potere e si avvicinò ai controlli che Gabriel aveva ordinato ai suoi uomini di mantenere. Le sue mani, tremanti ma risolute, toccarono i pannelli di controllo. Sentì una connessione immediata e profonda con i sistemi, un riflesso del potere che stava cercando di manipolare.

"Non potrai controllare tutto," disse Gabriel, avanzando verso di lei con determinazione. "La fonte non è qualcosa che puoi semplicemente... usare a tuo piacimento."

Eleanor ignorò la provocazione e continuò a lavorare sui pannelli. Con un forte sforzo, riuscì a bypassare i codici di sicurezza e disattivare le barriere energetiche. Sentì un'ondata di soddisfazione mentre il sistema cominciava a spegnersi.

Le luci fluorescenti nella stanza iniziarono a lampeggiare e a spegnersi. Eleanor sapeva che il tempo stava per scadere e che doveva muoversi in fretta. Tirò un respiro profondo e usò il potere che aveva connesso con la fonte per destabilizzare il sistema centrale. I macchinari iniziarono a vibrare e a emettere suoni stridenti.

Gabriel si avvicinò, cercando di ristabilire il controllo. "Non pensare che sia finita, Eleanor. Abbiamo ancora delle risorse che puoi solo immaginare."

Eleanor non si lasciò distrarre. "Non puoi fermare ciò che hai scatenato. I tuoi piani stanno per crollare."

Con un ultimo sforzo, Eleanor liberò un'ondata di energia che attraversò il sistema, creando una serie di esplosioni controllate che iniziarono a distruggere le strutture di sicurezza e a creare caos all'interno della base. Le barriere e i dispositivi di contenimento si frantumarono, mentre i membri del Consorzio si affrettavano a cercare di ripristinare la situazione.

Nel caos che seguì, Eleanor corse verso l’uscita, cercando di trovare i suoi compagni. Le vie di fuga erano ora in disordine, e doveva fare attenzione ai nemici che si aggiravano nei corridoi. Riuscì a trovare un passaggio secondario che portava alla sala di comando, dove sapeva che avrebbe potuto trovare Hale, Katia e Adrian.

Li trovò nel bel mezzo di una battaglia con le forze del Consorzio. Hale stava combattendo con energia, mentre Katia cercava di disattivare un generatore di sicurezza che bloccava l'uscita. Adrian, ferito ma determinato, si stava occupando di proteggere Katia.

"Adrian!" gridò Eleanor, avvicinandosi.

Adrian si voltò e la vide. "Eleanor, sei riuscita a liberarti?"

"Sì, ma dobbiamo andarcene subito," rispose Eleanor, unendo le forze con Adrian per respingere gli avversari. "La base sta crollando. Se restiamo qui, moriremo tutti."

Katia, vedendo Eleanor, fece un segno di approvazione e terminò la disattivazione del generatore. "Siamo quasi pronti. Dobbiamo solo superare questi ultimi blocchi."

Mentre il gruppo si faceva strada verso l’uscita, Eleanor sentiva l'energia della fonte pulsare sempre più forte. Era una forza potente, ma anche una che doveva essere controllata con cautela. Riuscirono a superare gli ultimi ostacoli e a raggiungere una via di fuga sicura.

Appena fuori dalla base, Eleanor e i suoi compagni videro il complesso esplodere in una serie di esplosioni imponenti. Il Consorzio stava crollando, e con esso, il potere che aveva minacciato il loro mondo.

Katia, ansimante, guardò Eleanor con ammirazione. "Hai fatto bene. Ma ora dobbiamo capire cosa fare con la fonte. Non possiamo semplicemente lasciarla."

Eleanor annuì, il volto segnato dalla fatica ma illuminato dalla determinazione. "Lo so. Abbiamo bisogno di trovare un modo per gestirla, per assicurarsi che non cada mai più nelle mani sbagliate."

Adrian le mise una mano sulla spalla. "Siamo insieme in questo. Affronteremo qualunque cosa ci venga incontro."

Mentre il sole sorgeva all'orizzonte, Eleanor guardò il cielo, consapevole che una nuova fase della loro lotta stava per cominciare. Ma ora, con il Consorzio distrutto e una nuova comprensione della fonte, avevano finalmente la possibilità di costruire un futuro migliore, uno in cui il potere non avrebbe mai più minacciato la loro libertà.

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