le ombre del passato

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Capitolo 26: *Le Ombre del Passato*

Il silenzio che seguì la chiusura del portale era irreale. La valle sembrava sospesa nel tempo, come se il mondo intero avesse trattenuto il respiro. Eleanor si appoggiò ad Adrian, il corpo ancora scosso dalla tensione e dal potere che aveva appena manipolato.

Katia si avvicinò lentamente all’altare spento, gli occhi fissi sulle linee incise nella pietra. “È fatto,” disse piano, quasi incredula. “Abbiamo chiuso questo accesso. Il Consorzio non potrà più usarlo.”

Ma Eleanor sentiva che qualcosa non andava. La chiusura del portale avrebbe dovuto portarle sollievo, ma una sensazione oscura e pesante aleggiava ancora nell'aria. Era come se il Consorzio, pur essendo stato respinto, non fosse davvero sconfitto.

“Non è finita,” disse, guardando Katia. “Lo sento. C'è qualcos'altro che non vediamo.”

Adrian la fissò con preoccupazione. “Hai chiuso il portale. Cosa potrebbe esserci ancora?”

Eleanor si alzò in piedi, raccogliendo le poche energie rimaste. “Non lo so, ma mentre ero connessa alla fonte... ho visto qualcosa. Una figura, un'entità. Sembrava... aspettarmi.”

Katia si irrigidì. “Una figura? Cos’hai visto esattamente?”

Eleanor descrisse la visione del paesaggio vuoto e della luce lontana, e la figura che la osservava. “Non era ostile, ma era come se aspettasse che io facessi la mia scelta.”

Katia rimase in silenzio per un momento, il volto pallido. “Se ciò che hai visto è reale, allora non abbiamo semplicemente chiuso un accesso. Abbiamo attirato l’attenzione di qualcosa di molto più grande. La fonte stessa potrebbe essere consapevole della tua presenza, Eleanor.”

Adrian intervenne, la voce preoccupata. “Questo significa che è in pericolo?”

Katia scosse la testa. “Non lo so. La fonte è un’entità antica, quasi divina. Nessuno sa davvero cosa sia o come funzioni. Ma se Eleanor ha stabilito un contatto diretto, allora c'è una connessione che potrebbe essere sia un'opportunità che una minaccia.”

Eleanor sentì un brivido lungo la schiena. “Vuoi dire che ora sono legata alla fonte?”

Katia annuì lentamente. “È possibile. Hai usato il suo potere per chiudere il portale, ma in cambio potresti aver stabilito un legame. La domanda è: cosa significa questo per te? E cosa significa per il Consorzio?”

Hale, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, parlò con il tono grave di chi ha visto troppi orrori. “Il Consorzio non si arrenderà. Se sanno che Eleanor è legata alla fonte, la cacceranno senza sosta. E questa volta, non cercheranno solo di usarla. Potrebbero volerla distruggere.”

Il gruppo cadde in un silenzio cupo. Nonostante avessero chiuso il portale, la minaccia non era stata eliminata. Eleanor non era solo il loro vantaggio contro il Consorzio; ora era anche il loro punto più vulnerabile.

"Che facciamo adesso?" chiese Adrian, guardando gli altri. "Non possiamo continuare a scappare. Dobbiamo trovare un modo per fermarli definitivamente."

Katia si voltò verso di lui, con lo sguardo determinato. "C'è solo un modo per fermare il Consorzio. Dobbiamo distruggere la loro struttura centrale, il cuore del loro potere."

Hale si avvicinò. "Sai dove si trova?"

Katia annuì. "Sì. È stato un segreto ben custodito, ma attraverso la Rete ho scoperto l’ubicazione della loro sede principale. È un luogo inaccessibile, ben protetto, ma ora abbiamo una possibilità."

Eleanor sentì il peso delle parole di Katia. “E cosa accadrà quando saremo lì?”

Katia la guardò con serietà. “Una volta dentro, dovremo distruggere la fonte dell’energia che alimenta il Consorzio. Se riusciamo a farlo, li priveremo del loro potere, e potremo porre fine alla loro minaccia una volta per tutte.”

Adrian strinse la mano di Eleanor. “Non devi farlo da sola, lo sai. Qualunque cosa accada, affronteremo tutto insieme.”

Eleanor annuì, ma sapeva che una parte di questa battaglia era solo sua. Il legame con la fonte, qualunque fosse la sua natura, era qualcosa che avrebbe dovuto affrontare da sola, in un modo o nell’altro.

“Dovremo prepararci,” disse Hale. “Se stiamo per attaccare il cuore del Consorzio, dovremo essere pronti a tutto. Non avremo una seconda possibilità.”

Katia si allontanò dall’altare e fece un cenno al gruppo. “Abbiamo poco tempo. Il Consorzio si riprenderà presto da questa sconfitta e potrebbe reagire in modo imprevedibile. Dobbiamo muoverci.”

Con il portale chiuso e il piano per un attacco decisivo che si delineava davanti a loro, il gruppo lasciò la valle, consapevole che la fase finale della loro lotta stava per iniziare.

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