il sentiero segreto

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Capitolo 23: *Il Sentiero Segreto*

Il viaggio verso il sito remoto iniziò all’alba, quando la luce del sole appena sorto filtrava tra le montagne e gli alberi. Il paesaggio sembrava irreale, immerso in una nebbia silenziosa, come se la natura stessa sapesse del pericolo imminente. Eleanor, Adrian, Hale e Katia erano in un fuoristrada, guidando attraverso sentieri stretti e tortuosi che sembravano portare nel nulla.

Katia, al volante, parlava poco. Era concentrata sulla strada e su ciò che li attendeva. Eleanor, seduta sul sedile posteriore, osservava la mappa che Katia aveva mostrato loro. Il sito che stavano per raggiungere era lontano da qualsiasi insediamento umano, situato in una valle nascosta, protetto dalle montagne e accessibile solo a chi conosceva i percorsi giusti.

“Il Consorzio ha sicuramente piazzato dei guardiani,” disse Hale, rompendo il silenzio. “Non ci lasceranno avvicinare senza combattere.”

“Ne sono consapevole,” rispose Katia senza staccare lo sguardo dalla strada. “Ma se riusciamo ad arrivare prima che attivino completamente La Rete, avremo ancora una possibilità.”

Eleanor guardava fuori dal finestrino, mentre le ombre degli alberi scorrevano rapide. Il dispositivo che Katia le aveva dato era saldo nella sua mano. Sentiva la pressione montare, non solo per ciò che avrebbe dovuto fare, ma anche per le incertezze che la circondavano. Il potere della fonte continuava a crescere dentro di lei, quasi come se volesse esplodere, ma lei ancora non sapeva come controllarlo del tutto.

“Eleanor,” disse Adrian, girandosi verso di lei dal sedile anteriore. “Stai bene?”

Lei annuì, cercando di non mostrare la sua preoccupazione. “Sto bene. Solo... sto cercando di concentrarmi su cosa ci aspetta.”

Adrian la fissò per un istante, poi tornò a guardare la strada. “Non preoccuparti. Qualsiasi cosa accada, ce la faremo.”

Nonostante le sue parole rassicuranti, Eleanor sapeva che Adrian aveva gli stessi dubbi. Stava per entrare in un territorio sconosciuto, e la loro unica possibilità di successo dipendeva dalla sua capacità di connettersi con la fonte e di manipolare quella misteriosa energia per contrastare il Consorzio.

Dopo ore di viaggio, finalmente arrivarono alla base di una catena montuosa. Il fuoristrada si fermò, e il gruppo scese. La valle era avvolta in un silenzio innaturale, interrotto solo dal rumore distante di un fiume. Katia indicò una stretta gola che si snodava tra le rocce.

“Il sito è oltre quella gola,” disse. “Ma non possiamo arrivarci con il veicolo. Dovremo proseguire a piedi.”

Hale si caricò uno zaino sulle spalle e annuì. “Speriamo solo di non avere brutte sorprese lungo il cammino.”

Il gruppo iniziò a camminare, seguendo Katia che conosceva la via. Il terreno era accidentato, e l'aria fredda e umida rendeva ogni passo più difficile. Mentre avanzavano, Eleanor non poteva fare a meno di sentire una strana energia nell’aria, come se qualcosa li stesse osservando, qualcosa di antico e potente. Era la fonte, ne era sicura, e più si avvicinavano, più quel richiamo diventava forte.

Dopo circa un’ora di cammino, raggiunsero una radura nascosta tra le montagne. Al centro, coperto da muschio e detriti, c'era un enorme altare di pietra, simile a quello che avevano trovato nella caverna, ma molto più imponente e antico.

“È qui,” disse Katia, con un tono grave. “Questo è il punto di connessione.”

Eleanor si avvicinò all'altare, sentendo il potere che pulsava attraverso di esso. Il dispositivo che teneva in mano sembrava vibrare leggermente, come se fosse stato attivato dalla presenza della fonte.

“Dobbiamo fare in fretta,” disse Hale, guardandosi intorno con aria circospetta. “Non ci metteranno molto a capire che siamo qui.”

Katia si avvicinò a Eleanor, dandole delle istruzioni. “Quando sarai pronta, dovrai piazzare il dispositivo al centro dell’altare. Questo ti permetterà di entrare in contatto diretto con la fonte e, se tutto va bene, di accedere alla rete energetica del Consorzio.”

“E se qualcosa va storto?” chiese Adrian, chiaramente preoccupato.

Katia non rispose subito. “Dobbiamo sperare che Eleanor sia abbastanza forte per resistere. Una volta che inizierà, non potrà tirarsi indietro.”

Eleanor sentì il cuore accelerare. Sapeva che questo era il momento della verità. Avrebbe dovuto affrontare la fonte, comprendere il suo potere e usarlo per distruggere i piani del Consorzio, o tutto sarebbe stato perduto.

Senza dire una parola, si avvicinò al centro dell’altare e posizionò il dispositivo, che emise un lieve ronzio. Chiuse gli occhi, concentrandosi sulla sensazione di energia che fluiva intorno a lei. Sentì un calore familiare, un richiamo antico, come se qualcosa le stesse sussurrando da un'altra dimensione.

Improvvisamente, il mondo intorno a lei sembrò sparire. Il suono del vento, i passi di Hale e Adrian, il ronzio del dispositivo, tutto si dissolse in un vuoto di puro silenzio. Eleanor aprì gli occhi e si trovò sospesa in uno spazio sconosciuto, circondata da linee di luce che si intrecciavano in schemi complessi.

Era dentro la rete.

Percepiva ogni nodo, ogni connessione, come se fosse parte di un grande sistema vivente. La sensazione era travolgente, ma anche incredibilmente potente. Per un attimo, si sentì sopraffatta, come se il peso di quella rete fosse troppo grande da gestire. Ma poi ricordò ciò che doveva fare.

Doveva trovare il cuore della Rete e distruggerlo.

Concentrandosi, iniziò a navigare tra le linee di luce, seguendo i flussi di energia verso un punto centrale, un nodo che pulsava più forte degli altri. Sapeva che quello era il cuore del potere del Consorzio.

Ma mentre si avvicinava, sentì una presenza. Qualcosa, o qualcuno, stava cercando di bloccarla.

La battaglia per il controllo della fonte stava per iniziare.

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