E alla fine, come ogni momento, bello o brutto che sia, anche quello di conoscere l'esito della prova d'esame giunse.
Con mio grande stupore, seppur con un voto alquanto mediocre, avevo superato il test.
Più passava il tempo e più mi rendevo conto di quanto la mia mentalità, come aveva anche detto Leandro, provasse a mettermi i bastoni fra le ruote.
Un 23 non era una prova eccellente, però sicuramente si trattava di una dimostrazione a me stessa del fatto che potessi farcela.
Nonostante mi fossi buttata giù in ogni modo possibile, nonostante avessi addirittura rischiato di togliermi la vita, tutto si era aggiustato nel modo migliore possibile.
Mi ero sempre considerata una persona realista, ma con il susseguirsi di eventi e situazioni, avevo iniziato a pensare di non esserlo, bensì di avere una spiccata tendenza verso il pessimismo autodistruttivo.
Da anni provavo ad annientarmi in ogni modo, perché escludere anche questa modalità?Eppure era andata, contrariamente ad ogni vocina di ingiuria nella mia testa, avevo superato l'ostacolo.
Forse le mie aspettative non erano così irrealizzabili...Quando si sogna in grande, bisogna essere disposti ad attendere per ottenete ciò che si vuole.
Uno scalatore intento a scalare una vetta, deve darne di picconate sbagliate prima di arrivare in cima, ma la vista varrà l'impresa.
Se iniziasse a pensare di non potercela mai fare, se prima ancora di iniziare la guerra deponesse le armi,come ero abituata a fare io alla prima difficoltà, se si sentisse sempre e solo inadeguato, non potrebbe mai salire sulla vetta.Erano passati 3 giorni dall'ultimo incontro con Leandro, mi aveva riaccompagnata a casa e poi era andato via.
Nessun bacio, nessun contatto.Tuttavia da quel momento non aveva più smesso di farsi sentire, messaggiavamo praticamente ogni giorno.
Più volte avevo fatto intendere lui di essere soltanto amici e che non fossi affatto alla ricerca di un fidanzato per via delle problematiche che conosceva bene. Il ragazzo però sembrava non prestare attenzione ai miei paletti e alla fine il nostro parlare divenne così assiduo da cessare solo di notte e durante gli allenamenti.
Speravo che il giorno in cui non avremmo più parlato, fosse ancora molto lontano.
Ma avevo la consapevolezza che persino in quei momenti sarei stata felice perché di più bello della felicità, c'è il ricordo della stessa e io custodivo con gelosia ogni nostra singola conversazione pronta a tirarla fuori nei momenti di nostalgia.Quella sera il Bari avrebbe giocato fuori casa, per Leandro sarebbe stata una partita da titolare.
La prima volta che utilizzò il termine "titolare" pensai significasse che avrebbe avuto il cognome sulla maglia, poi, dopo averlo detto al ragazzo, mi fece notare che tutti lo possedevano.
Inutile dire quanto mi sentii stupida...Per la prima volta accesi "dazn" per vedere una partita, e con mio grande stupore restai incollata allo schermo, ma non perché mi interessasse qualcosa di 10 spedalati tutti sudati che calciavano una palla, ma perché l'11esimo aveva ormai annullato le mie facoltà mentali nonostante non fossi disposta ad ammetterlo.
Durante il corso della partita, Leandro sembrava avercela a morte con tutti i calciatori avversari. Si era beccato un giallo ed era andato vicino all'espulsione quando, in preda ad uno scatto di rabbia, aveva iniziato ad insultare l'arbitro.
Il clima di gioco era molto teso, non si poteva affatto dire che il ragazzo nel suo lavoro fosse un santo...
Provocava continuamente gli altri calciatori e, complice la sua massa muscolare imponente, finiva per buttarli spesso a terra.
Fu per questo che quando lo vidi cadere sull'erbetta senza rialzarsi, con un misto di paura e ansia, restai incredula." Ti prego alzati" dissi istintivamente allo schermo del tablet.
🌻 Buongiorno e buon sabato? Come va ? Vi preannuncio che domani niente aggiornamento, starò via tutto il giorno. Ci rivediamo lunedì. Un grosso abbraccio e grazie per il sostegno. Hasta luego 💕🌻
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"PERFETTA COSÌ" Leandro Paredes 🌻
FanfictionLeandro Paredes, 29 anni, calciatore argentino agli esordi della propria carriera, uomo dal carattere forte e dalla dirompente personalità. Rebecca, 19 anni, studentessa del primo anno di medicina. Animo fragile e salute precaria. Un inaspettato inc...