"Ora piano, sali, alza un pochino di più la gamba, ok ci sei" disse Leandro caricandomi sulla sua auto come un pacco da spedire.
Non mi aveva detto dove saremmo andati, non sapevo cosa avremmo fatto, non ero a conoscenza di nulla eccetto del fatto che mi sarei dovuta vestire pesantemente.
E infatti, nonostante fosse marzo, ero imbottita come uno sciatore di montagna in alta stagione.Leandro si era persino preso la briga di bendarmi, stava organizzando tutto troppo meticolosamente...
Non mi piaceva festeggiare i compleanni, non volevo farlo neppure quell'anno, ma a un omone come lui difficilmente si riesce a negare qualcosa.
Infatti, di ritorno dagli allenamenti, mi aveva letteralmente costretta a prepararmi.Il tragitto non fu lunghissimo,anzi, durò letteralmente 5 minuti.
Poi, con delicatezza d'altri tempi, mi aiutò a scendere dall'auto.
Salimmo delle scale, tante scale e il rumore di una porticina arrugginita che si apriva mi fece intuire di essere arrivata." Adesso aspetta qui due secondi, non ti muovere che è pericoloso, mi raccomando"
Restai ferma aspettando lui tornasse, il venticello fresco mi suggerì si trattasse di un posto all'aperto.
Chissà cosa aveva escogitato...Per quanto fosse odioso trovarmi ad una mia ipotetica festa di compleanno, non potevo non pensare che sicuramente sarebbe stato l'unico ad organizzare qualcosa: alle mie coinquiline infatti non avevo detto nulla. I miei si sarebbero invece limitati agli auguri e ad un bonifico, nulla di diverso dal solito insomma...
" Ok, ora ti tolgo la benda" disse Lea comparendo alle mie spalle.
" Ma siamo sul terrazzo del palazzo di casa tua...LEANDRO" dissi confusa guardandomi intorno.
" Si, era per donarti l'effetto " wow", non sarebbe stato lo stesso sapendo fin da subito che saremmo stati qui.
" A cosa ti riferisci? Chiesi curiosa.
" A questo" disse spingendo un bottone che magicamente illuminò il cielo di fili luminosi dorati.
Restai a bocca aperta a guardare quello spettacolo per più tempo non riuscendo a realizzare che tutto ciò fosse stato fatto per me
" Leandro ma è meraviglioso " dissi osservando quello scenario da favola.
In più occasioni mi capitò di manifestare lui la mia passione per le stelle e per l'astrologia in generale.
Quella sera, esattamente come in un film d'amore, Leandro aveva allestito la terrazza del palazzo: fili di luce creavano strie luminose nel cielo, tantissimi cuscini erano disposti a terra di fronte ad una tovaglia imbandita con i miei cibi preferiti e una grossa bottiglia di vino.
Divanetti panoramici pronti per guardare l'orizzonte..." È tutto meraviglioso" gli dissi mentre la sua mano forte mi scortava verso la tovaglia.
"Ti piace così tanto guardare le stelle che ho pensato non ci fosse modo migliore per aspettare la mezzanotte del tuo compleanno. Anche perché mentre tu guardi il cielo, io posso guardare te" disse intrecciando le sue dita alle mie.
" Hai pensato benissimo, ti giuro che sto per piangere"
E per la prima volta, alla vigilia del mio compleanno, piansi per gioia e non per paura che l'indomani nessuno si sarebbe ricordato dell'occasione.
🌻Hasta luego 🌻
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"PERFETTA COSÌ" Leandro Paredes 🌻
FanficLeandro Paredes, 29 anni, calciatore argentino agli esordi della propria carriera, uomo dal carattere forte e dalla dirompente personalità. Rebecca, 19 anni, studentessa del primo anno di medicina. Animo fragile e salute precaria. Un inaspettato inc...