"No questo no.
Questo mi fa schifo...
Questo l'ho visto.
Orrendo...
Mmm forse potrebbe andare.
Ah no, l'ho visto.
Questo noioso.
Questo...boh non mi convince"Dopo aver ordinato la cena d'asporto, Leandro, in preda ad una eclatante crisi isterica, era intento a cercare un film carino da poter guardare.
Impresa ardua dal momento che non solo sembrava aver già visto tutto il catalogo di Netflix, ma vantava anche gusti alquanto complessi.
Io, tutta concentrata a seguire il fattorino di glovo dall'applicazione, prestai pochissima attenzione ai titoli proposti.
Anche perché non mi sembrava di avere poi così tanta voce in capitolo..."Ti piace questo?" Chiese attirando la mia attenzione.
" Si dai" risposi non leggendo neppure il titolo.
Mi bastava passare una serata diversa e in sua compagnia,non avevo grandi pretese per il resto.Quando finalmente la cena arrivò, Leandro fece partire il film. Alla fine optò per un crime, uno di quei cortometraggi che grida al mondo " non sapevo cosa guardare, spero solo di non addormentarmi".
Adoravo l'attenzione che impiegava nel mettermi quanto più possibile a mio agio, soprattutto riguardo al tema " alimentazione".
Era a conoscenza dei miei problemi, ma neppure per un secondo mi aveva fatto pesare la cosa.
Lui non lo sapeva, ma stavo affrontando contemporaneamente due delle mie più grandi paure : mangiare davanti ad un'altra persona in totale privacy e ordinare cibo non propriamente salutare.
Per tanto tempo avevo evitato ciò, mi ero nascosta dietro le scuse più variegate pur di non trovarmi in contesti nei quali qualcuno avrebbe potuto quantificare ciò che mangiavo.
Leandro invece, con fare del tutto indifferente, mi aveva lasciato scegliere cosa ordinare e da dove.
Una volta arrivato il fattorino mi aveva passato il pacchetto e assieme ci eravamo accomodati sul divano.A luce spenta, con il film in proiezione e la sua mano rassicurante sulla coscia, ero riuscita a finire più della metà del pasto.
La serata si rivelò particolarmente piacevole, compreso il crime.
Finimmo per baciarci innumerevoli volte e nei modi più variegati.Potevo sentire la passione attraversare il suo corpo, le braccia, le mani per poi riversarsi sulla pelle nuda dei miei fianchi.
Le sue dita tradivano il desiderio di approfondire il tocco...
Leandro era un uomo dotato di parecchia autorità e,con grande stupore ed un velo di eccitazione, me ne resi conto quando, senza nessun tipo di preavviso, finii a cavalcioni su di lui.
"Reby" disse con voce roca intento ad accarezzare la pelle calda.
Le sensazioni evocate all'interno del mio corpo, non mi permisero di rispondere subito, ma quando finalmente riuscii ad attivare il cervello lo feci:
" Si?" Chiesi cercando di non lasciarmi distrarre dalla scia di baci che stava disegnando con la bocca lungo la porzione laterale del collo.
" Sei bellissima" disse guardandomi negli occhi.
Quella sera, per la prima volta, mi disse che ero bella. Senza preavviso, senza chiederlo.
Venivo da una giornata dura, con un make up messo su dal mattino e vestiti sicuramente stropicciati.
No, probabilmente non ero affatto bella, ma per la prima volta in assoluto, mi sentii bellissima.Non risposi al complimento, tuttavia le guance rosse e accaldate tradirono le emozioni che cercavo di celare a parole e gesti.
Lo vidi sorridere e il mio cuore sorrise assieme a lui.
Ma fu proprio quando, per l'ennesima volta, stavo tornando ad assaporare le sue labbra che a voce flebile disse:
" Ti devo dire una cosa importante Reby"
🌻 buonasera. Come state? Hasta luego🌻
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"PERFETTA COSÌ" Leandro Paredes 🌻
FanfictionLeandro Paredes, 29 anni, calciatore argentino agli esordi della propria carriera, uomo dal carattere forte e dalla dirompente personalità. Rebecca, 19 anni, studentessa del primo anno di medicina. Animo fragile e salute precaria. Un inaspettato inc...