Prompt 12: Tulipano - Vero Amore

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Prompt 12: Tulipano - Vero Amore


Nissa ricordava esattamente come avevano risposto i suoi genitori quando chiese cosa significasse la locuzione "vero amore". Era solo una bambina, un amico di scuola le dichiarò i suoi sentimenti alla fine delle lezioni. Confusa e spaesata, non gli rispose e corse a casa senza voltarsi indietro. Si aspettava che sua madre la riprendesse, perché non era rispettoso comportarsi in quel modo. Invece la donna la prese in braccio, sorridendo per rassicurla. Certe volte scappare via era la soluzione giusta, certe volte poteva essere maleducata. Ma solo e solamente se si trovava in una situazione spiacevole.

La madre le spiegò che i bambini imparavano osservando ciò che li circondava, soprattutto la famiglia. E di conseguenza imitavano i loro attegiamenti, i loro discorsi. Il suo amico doveva aver sentito qualcuno usare le parole "vero amore" nei confronti di una persona speciale. Forse non sapeva neanche cosa significassero realmente.

«Piccola mia, non ho mai creduto alle parole dette al vento. Sono le nostre azioni a fare la differenza, soprattutto nei confronti delle persone a cui teniamo.»

«Come fanno la differenza?»

La donna la portò nel salotto, e la adagiò accanto la vetrata. Le indicò i fiori del loro giardino, chiedendole se li vedeva ben curati. Nissa appoggiò le mani contro il vetro, schiacciando la faccia più che poteva. Concentrandosi sui petali, notò le le goccioline d'acqua dorata che riflettevano la luce del cielo stellato. Allora si voltò verso la madre, rispondendole entusiasta che se ne occupavano insieme tutti i giorni, alla stessa ora prima di andare a scuola.

«Cosa succede se smettiamo di curarli?»

«Appassiscono.»

«Questa è la differenza tra parole e azioni. Se ti dico che il giardino è ben curato, sai che è vero, perché le nostre azioni lo confermano.»

Nissa allargò la bocca in un grande sorriso, alzando le braccia verso la madre per farsi prendere nuovamente in braccio. La donna acconsentì a quella richiesta silenziosa, issandosela sulle spalle e correndo verso la porta di ingresso.

«Vi divertite senza di me, che affronto!» esclamò scherzosamente un uomo, mentre posava la sua giacca sull'attaccapanni.

La bambina allungò le braccia verso il padre, per dargli un caloro abbraccio. Gli spiegò quel che era successo con un suo amico, e di come sua madre gli stava spiegando cosa significasse il "vero amore".

«Cos'è il vero amore, se non quello che prova un genitore nei confronti dei suoi figli?»

Nissa inclinò leggermente il capo, guardandolo confusa. Stavano parlando del giardino, non della famiglia. Evidentemente la madre non aveva ancora finito di spiegare il suo significato.

«Come ti ha detto tua madre, il vero amore è prendersi cura di ciò a cui tieni. Innaffiare il giardino tutti i giorni è un gesto amorevole nei confronti dei fiori, e rispondere alle domande tutti i giorni è un gesto amorevole che faccio nei tuoi confronti.»

«Il vero amore si può applicare a tutto?»

«Certo. Io ho sposato tua madre perché è un gesto di vero amore, ma devi sapere che il vero amore non è sempre eterno. Ci sono volte in cui ci rendiamo conto che dobbiamo indirizzare il nostro amore verso altro.»

«Oh, quindi è un sentimento che muta nel tempo? Si può rafforzare o indebolire, e sparire e apparire da un momento all'altro? Si può provare anche nelle cose inanimate, tipo il peluche del pegaso che ho sul letto. O anche i libri, mi piacciono i libri...»

L'uomo sorrise divertito, era arrivato quel momento del giorno in cui la figlia parlava senza fermarsi per ore. Si accomodò sul divano, battendo due volte la mano sulla superficie soffice. Nissa saltò dalle spalle della madre, atterrando stesa proprio in quel punto. Si mise a sedere, continuando a porgere tutte le domande al padre. Lui rispose a tutte, senza mai lamentarsi o interromperla.

Quel giorno apprese tutto ciò che doveva sapere sul vero amore, ma l'aveva visto sempre e solo come un sentimento positivo. Ad anni di distanza da quel ricordo infantile, aveva imparato che poteva anche far soffrire.

Come il giorno in cui morirono i suoi genitori. Nissa pianse durante tutta la celebrazione funebre. Decise di commemorarli proprio con quel ricordo, uno dei più belli della sua infanzia.

Il vero amore poteva donare tanta felicità, ma anche un grande dolore.




Prompt 12: Tulipano - Vero Amore

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