Prompt 7: Geranio - Follia

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Prompt 7: Geranio - Follia


Ad un anno dal lancio della sua creazione, il tablet, Nissa era diventata una delle donne più ricche del pianeta Hünya. Era giunto il momento di separarsi dal nido familiare, trovare una casa che potesse chiamare sua. Ne visitò a centinaia, tra il centro e la periferia della capitale, tra le più economiche e le più costose. Nulla sembrava fare al caso suo, finché un giorno passò davanti ad un vecchio castello di mattoni bianchi, privo di torri, con un bellissimo giardino fiorito. Subito le balzò all'occhio il cartello di vendita, che riportava varie info sulla sua storia. Era appartenuto alla famosa famiglia di streghe che avevano scoperto come trarre energia dai cristalli hünyani, di cui si persero le tracce molti secoli addietro. Dato che nessun erede lo aveva reclamato, chiunque poteva comprarlo ad un prezzo leggermente inferiore al suo valore.

«Sono sicura sia troppo caro, poi cosa devi farci con tutto questo spazio?» le domandò sua madre, che l'accompagnava nelle ricerche.

«Visitarlo non costa nulla, fa parte della nostra storia.»

Nissa chiamò il numero sul cartello di vendite per fissare un appuntamento. E decise che lo avrebbe visitato da sola, per non farsi condizionare da altri pensieri. La scelta doveva essere sua, dopotutto sarebbe stata lei ad abitare la sua futura casa.

Il giorno successivo si presentò in anticipo per osservare la zona circostante. Il castello si ergeva su una radura erbosa, nei pressi di un fiume dorato. Lo spazio e le sue stelle erano ben visibili in cielo, creavano dei bellissimi effetti luminosi sul prato verde e gli alberi dalle chiome colorate. Molti funghi, fiori e piante crescevano nei dintorni e gli animali passeggiavano tranquillamente in sua presenza.

Nissa rimase incantata da quella bellezza naturale e si fermò davanti al portone del castello, soddisfatta. La proprietà si trovava nella periferia della capitale, era isolato ma facilmente raggiungibile a piedi.

L'agente immobiliare arrivò in perfetto orario, si presentò alla ragazza e iniziò a spiegarle la planimetria del castello utilizzando il sistema metrico del pianeta Terra, perché i vecchi proprietari l'avevano registrato in quel modo. Era costruito su cinque piani, più tre di seminterrato. Nell'immenso giardino c'era spazio a sufficienza per vari mezzi di trasporto e sul retro c'erano altre strutture indipendenti, tra cui una stalla ed una serra. Il tutto era già ammobiliato, non si dovevano fare lavori di ristrutturazione. Poteva trasferirsi subito dopo l'eventuale acquisto.

«Quanto terreno occupa? Oltre al giardino è compresa la terra circostante?» domandò subito Nissa.

«Tutta la radura è compresa nella proprietà, in totale si estende per dieci chilometri quadrati.»

Nissa convertì quella misura con il sistema xen a cui era abituata, ed il risultato la stupì più di quanto si aspettasse. Le parve subito evidente il motivo della mancanza del prezzo sul cartello di vendita, il castello doveva costare una fortuna. Non sapeva se poteva permetterselo, quindi chiese immediatamente il prezzo prima di visitare l'intero.

«Trenta miliardi, compreso tutte le procedure comunali.»

Nissa guardò l'agente immobiliare stupita, quella cifra era leggermente inferiore ai guadagni totali del tablet che aveva sviluppato. In un solo anno aveva realizzato esattamente trentasette miliardi, rimuovendo tutte le spese di produzione e diffusione del dispositivo.

Allora decide di fare una follia, firmò i documenti per l'acquisto senza neanche aver visitato tutta la proprietà. Un'opportunità del genere veniva una sola volta nella vita e, visto il successo che stava riscontrando, l'anno successivo avrebbe recuperato tutto il capitale speso.

Quella scelta impulsiva sorprese in primis la sua famiglia, che fin dalla sua nascita avevano apprezzato la sua natura paziente e ragionevole. Ma anche molti dei suoi colleghi, che la reputavano una persona dallo stile essenziale e minimalista come la sua creazione. Ma Nissa non volle sentire ragioni, aveva già deciso.

Una follia doveva pur farla nella sua vita, non poteva vivere sempre e solo nella certezza.




Prompt 7: Geranio - Follia

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