Prompt 25: Glicine - Amicizia

2 1 0
                                    

Prompt 25: Glicine - Amicizia


Il giorno in cui l'aveva conosciuto non avrebbe mai immaginato che sarebbe diventato un suo caro amico, il migliore di tutti. Ed invece erano ancora lì insieme, a festeggiare non solo l'inizio del quinto anno accademico, ma anche il quinto anniversario della loro amicizia.

Come al solito, Nissa aspettava fuori dal dormitorio il solito ritardatario. Aveva organizzato una sorpresa speciale per quella mattina, e per una volta sperava che Jalisse non ricordasse la ricorrenza. Gli anni passati l'aveva sempre sorpresa con regali appariscenti, come le sue ali da bariano ricoperte di nastrini e glitter. Si faceva sempre notare, non importava quanto ci provasse, la discrezione era una qualità che non gli apparteneva proprio. Così come l'arrivare in tempo.

Nissa lo vide saltare via dalla porta del dormitorio, inciampare sui suoi stessi piedi e rotolare sul prato verde. Ed ovviamente il contenuto del suo zaino lo imitò, avendo dimenticato di chiuderlo come si deve. La ragazza lo aiutò a rialzarsi ridendo, e subito si mosse a recuperare il materiale. Tra tutte le cianfrusaglie, gli appunti volanti ed i libri, notò un piccolo pacco regalo avvolto con della carta verde ed un nastrino rosso. Jalisse lo raccolse subito, nascondendolo dietro di sé.

«Non è ancora il momento, Nissa. Questa volta non te lo faccio aprire in anticipo.»

«Ma dai, lo sai che non resisto. Sono curiosa, soprattutto ora che è piccolo» si lamentò lei scherzosamente.

«Niente ma, andiamo a fare colazione!»

Jalisse si mise lo zaino in spalla e le porse la mano, sorridendo. Nissa la prese senza esitare, ed iniziò a trascinarlo dalla parte opposta della mensa. Lui non disse nulla, intuendo che una bella sorpresa stava per arrivare. La ragazza portò il suo amico nel giardino dell'accademia, nella sezione con la statua della dea Ptreska, dove erano soliti sedersi per stare insieme in tranquillità. Nissa aveva sistemato una tovaglia a quadretti sull'erba, su cui si trovava un cestino di rametti intrecciati. Aveva organizzato un picnic, una curiosa usanza del pianeta Terra. Jalisse nominava spesso quel pianeta, interessato dal fatto che riuscissero a sopravvivere senza la comodità della magia. Ed infatti, lui riconobbe subito l'ispirazione per quella colazione in mezzo ai fiori.

«Sei adorabile» le disse, arrossendo.

Non essendo andati verso la mensa, Jalisse era rimasto nella forma umana, non aveva il suo aspetto bariano a camuffare le emozioni. Nissa ricambiò il complimento, dicendogli che lui riusciva sempre a cacciare il suo lato più tenero. Suo padre glielo ripeteva sempre, da quando aveva conosciuto Jalisse alla fine del primo anno scolastico. Non si era ancora tolto l'idea che la loro amicizia fosse solo una copertura, ma non gli dispiaceva affatto. Il bariano aveva fatto colpo al primo impatto, così come aveva fatto con Nissa.

I ragazzi si accomodarono sulla tovaglia, seduti uno accanto all'altra. Mangiarono, scherzarono e ricordarono tutti i bei momenti trascorsi insieme dal giorno in cui si erano conosciuti. Jalisse si era promesso di darle il suo regalo in anticipo, ma dato che lei lo aveva fatto come tutti gli anni passati, cedette anche quella volta. Cacciò dalla borsa il pacchetto incartato e lo porse alla sua amica, con un sorriso imbarazzato.

«Sono uscito decisamente fuori dagli schemi con questo, ma cinque anni sono tanti, dovevo prenderti qualcosa di più speciale.»

Nissa gli diede un bacio sulla guancia, come ringraziamento e anche perché aveva un viso incantevole, soprattutto quando prendeva il colore del suo pianeta di origine. Scartò subito il regalo e rimase stupefatta del contenuto. Si sarebbe aspettata di tutto, tranne un anello. Era in pietra levigata, di colore verde con un incisione in una lingua a lei sconosciuta.

«È bariano, Brumi significa tesoro. Perché non c'è tesoro più bello di una amica su cui poter sempre contare.»

Jalisse lo prese e lo infilò al dito della sua amica, che non riuscì a trattenere le lacrime di felicità. Quel regalo era il più piccolo che avesse ricevuto, ma anche il più bello.

«Ti prometto che ci sarò sempre per te, anche quando tornerai su Barian.»

«Vale lo stesso per me, tanto ho il tuo bel tablet in sviluppo su cui puoi tormentarmi.»

Il ragazzo prese dalla sua borsa il dispositivo, che aveva una cornice blu scuro ed una penna con pon pon abbinata. Nissa gliel'aveva regalato lo scorso anno per l'anniversario. Gli voleva troppo bene per escluderlo dal suo più grande progetto, e anche perché Jalisse era decisamente la persona migliore su cui testarlo. Sbadato com'era lo dimenticava ovunque, gli scappava di mano e lo bloccava in continuazione.

«A proposito...»

«Come hai fatto a rompere lo schermo, è fatto apposta per non creparsi» disse lei sconvolta.

«Non lo so, ho premuto con la penna sulla casella per leggere le notifiche e si è rotto.»

«Usi troppa forza, mi sa che devo rivestirlo con altro liquido cristallizzato.»

Il ragazzo sorrise, abbracciando l'amica. Non importava quanti disastri combinava, Nissa non riusciva a tenergli il broncio. Gli voleva bene così com'era, anche se certe volte si meritava due schiaffi in faccia. Ma non poteva rovinare quel viso incantevole, la sua espressività era la cosa che adorava di più del suo caro amico di non studio.




Prompt 25: Glicine - Amicizia

La Spada e la RosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora