Prompt 8: Iris - Speranza

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Prompt 8: Iris - Speranza


Hünya, data la sua natura neutrale nei confronti degli stranieri, accoglieva sul pianeta numerose persone provenienti anche dai posti più remoti delle varie galassie. Tutti convivevano senza dar peso alle proprie differenze, senza guardare al loro passato. Quel che importava era il "qui ed ora", chiunque dimostrava di poter vivere secondo questo valore, aveva la possibilità di trasferirsi definitivamente sul pianeta.

Hünya era conosciuto con vari nomi positivi e negativi. Tra i più comuni figuravano "il neutrale", "la sede delle menti più brillanti dell'universo", "il circo dei disagiati". Ma quello che piaceva di più a Nissa era "il mondo della speranza".

La speranza, sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera. Una definizione più corretta di questa non esisteva per descrivere il suo amato pianeta. Non lo avrebbe sostituito mai con nessun altro. Come poteva, d'altronde non aveva mai visitato nessun altro pianeta da quando era nata. Ma le bastavano i racconti di tutta quella gente che popolava le strade, le piazze ed i vari edifici. Ognuno di loro aveva una storia da raccontare, una storia di come Hünya fosse stata la meta di arrivo nei loro viaggi della speranza. Chi per un futuro migliore, chi per scappare dalla guerra o dalla discriminazione, quel pianeta fatto di cristalli magici rappresentava la speranza per tutte quelle persone che sapevano di meritare di meglio nella loro esistenza.

Non solo Hünya forniva un avvenire sicuro, ma insegnava anche i valori dell'amicizia e dell'amore al di sopra delle apparenze. Non esistevano regole o limitazioni, quartieri o gruppi tematici che rifiutassero chiunque non fosse loro simile. Quel pianeta era una grande famiglia allargata che conviveva senza pregiudizi ed odio per il diverso. Lì tutti erano diversi a modo loro, e quelle differenze non facevano altro che arricchire le conoscenze e la cultura del pianeta.

Anche la conformazione di Hünya aiutava. Più aumentava la popolazione, più la superficie si estendeva in grandezza e più risorse produceva senza alcun intervento esterno. Un pianeta senziente, così lo definirono gli scienziati che studiavano il territorio. Il nucleo centrale osservava ed imparava da chi lo abitava, e di conseguenza agiva in automatico per rendersi un posto migliore.

I cristalli che nascevano dalle profondità più remote giocavano un ruolo fondamentale in questo regno della speranza. Il loro potere permetteva a più esseri di convivere, nonostante le diverse condizioni favorevoli e sfavorevoli alla loro esistenza. Ad esempio i bariani e gli astrali avevano poteri ed esigenze totalmente diversi, a tratti opposti. Era noto a tutti non solo la loro inimicizia, ma anche il curioso effetto magico della loro convivenza. Per motivi non ancora noti, il potere bariano ed astrale si annullavano a vicenda. Un bariano sul pianeta astrale, o un astrale sul pianeta bariano, non poteva utilizzare la propria magia, e questo si ripercuoteva anche alle persone e all'ambiente circostante che ne veniva a contatto.

Ma su Hünya tutto ciò non accadeva. Su quel pianeta in cui i cristalli nascevano tra le acque dorate che scorrevano contro la gravità, i poteri bariani ed astrali convivevano senza influenzarsi. Anche le leggi della magia a volte trovavano dei cavilli per rendere l'impensabile reale.

Nissa lo vedeva tutti i giorni, soprattutto da quando aveva iniziato a frequentare l'accademia di magia più prestigiosa dell'universo. Non era un caso che fosse sorta proprio sul suo pianeta, che offriva l'insegnamento migliore che uno studente potesse desiderare. Non importava la sua origine, su Hünya tutti potevano sperare di diventare la versione migliore di loro stessi, senza perdere la propria natura.




Prompt 8: Iris - Speranza

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