Prompt 31: Nontiscordardime - Ricordo Indimenticabile

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Prompt 31: Nontiscordardime - Ricordo Indimenticabile


Non avrebbe mai creduto che quel giorno sarebbe arrivato, che alla fine quella sua prima ed unica predizione si sarebbe avverata. Dopo più di venti anni dal loro ultimo incontro, con una carriera ormai affermata, un patrimonio miliardario, lui era tornato a reclamare lo spazio vuoto che aveva lasciato nel suo cuore.

Nissa non aveva mai dimenticato quel momento in cui aveva riversato tutto il suo amore in una lettera digitale, destinata al suo caro amico di non studio. Jalisse le aveva annunciato le sue nozze con una bariana che non aveva mai menzionato nelle sue lunghe lettere, come se non fosse esistita prima. La donna allora si rese conto di quanto lui non fosse solo un amico, ma molto di più. E dopo avergli rivelato il suo amore, non aveva più ricevuto sue notizie. Nissa non aveva mai avuto il coraggio di leggere quella lettera, che aveva scritto tra lacrime e disperazione. Ma continuò a scrivergli, raccontando delle sue giornate, le novità ed i dispiaceri. Il bariano non rispose a nulla, neanche quando lei cercò il suo conforto alla morte dei suoi genitori.

Da quel momento decise di voltare definitivamente pagina, di smettere di provare a riallacciare i loro rapporti. Si tolse l'anello che le aveva regalato al quarto anniversario della loro amicizia, nascondendolo nello scomparto segreto doveva aveva gettato il libro di divinazione e la sfera di cristallo. Si era riaperta all'amore, che tanto temeva. Aveva predetto che suo padre non ci sarebbe stato al suo matrimonio, che non avrebbe mai conosciuto suo marito e suo figlio. Ma sarebbe stata felice, e felice lo era con tutto ciò di cui sentiva il bisogno. I suoi amici erano diventati la sua famiglia a tutti gli effetti, aveva intrapreso numerose relazioni romantiche, alcune finite bene altre male. Jalisse non faceva più parte della sua vita, e non pensava che sarebbe ritornato, soprattutto di trovarlo una mattina alla porta di casa sua senza preavviso.

Neanche lo aveva riconosciuto all'inizio, tanto era cambiato. Era più alto, aveva cambiato montatura degli occhiali e stile di abbigliamento. Aveva perfino tagliato i lunghi capelli ramati, e una lunga cicatrice obliqua percorreva la sua faccia da sinistra a destra. Nissa lo squadrò dalla testa ai piedi, poi gli tirò un pugno dritto sui denti della sua forma umana, facendolo sanguinare. Poi senza aggiungere altro, gli chiuse la porta in faccia. L'uomo non si lamentò, non disse nulla. Bussò nuovamente alla porta, aspettando.

Nissa lo fece entrare direttamente la sera, perché nonostante fosse arrabbiata, non poteva lasciarlo lì per tutta la notte. Lo fece accomodare all'interno, con sguardo truce. Lui si fermò all'ingresso, ad ammirare la vetrinetta in cui erano esposti tutti i premi e riconoscimenti della donna.

«Sapevo che avresti fatto meraviglie... Mi dispiace non esserci stato» le disse sospirando.

«Non ho bisogno di te.»

«Dalla lettera che mi hai scritto sembrava il contrario.»

Nissa gli diede un altro pugno, che lui prese in pieno. Non provò neanche a schivarlo, sapendo chiaramente di meritarlo. La seguì nel salotto, accomodandosi sulla poltrona accanto al divano dove aveva steso le gambe. Non lo voleva seduto vicino, così come non voleva averlo in casa. Ma una parte di lei voleva sentire le sue giustificazioni, capire cosa li aveva allontanati.

«Non so neanche che ti ho scritto, non l'ho mai riletta. E non mi interessa» gli disse, cercando di mostrarsi indifferente.

«L'ho letta stamattina... Ho provato a risponderti, ma il tablet...»

Jalisse cacciò dalla sua borsa il dispositivo, era ancora il prototipo che le aveva regalato Nissa al quarto anniversario della loro amicizia. Un rettangolo trasparente con il bordino e la penna blu. Lo schermo era tutto crepato, la penna non aveva più la punta ed il pon pon in cima, la cornice era tutta ammaccata. L'uomo le spiegò che, tornato su Barian al termine dell'accademia, aveva subito iniziato a lavorare come astronomo per la biblioteca bariana, in modo da avere l'autorizzazione a lasciare il pianeta tutte le volte che voleva. Non riusciva a viverci, con la guerra in corso con il mondo astrale. Continuava a peggiorare, non poteva a sopportare la paura, il dolore e la tristezza del suo popolo, la sensazione di impotenza che provava ogni giorno. Sperava che tutto finisse il prima possibile, le lettere di Nissa lo spingevano ad andare avanti ed avere la forza e la fiducia di fare quello che amava.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 31 ⏰

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