Prompt 16: Edera - Fedeltà

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Prompt 16: Edera - Fedeltà


Fin da piccola, Nissa aveva una passione innata per la tecnologia. Passava ore nella sua camera a studiare sui libri, a smontare e rimontare i giocattoli meccanici. La sua famiglia incentivò questo hobby, la supportò in tutte le sue scelte senza mai opporsi. Le insegnò il valore di restar fedeli alle proprie scelte, anche se tutti le sarebbero andate contro.

Al termine del percorso di studi alla prestigiosa accademia di Hünya, e la seguente partecipazione al Congresso, le sue abilità divennero note su tutto il pianeta. Il tablet di sua invenzione fu un successo strabiliante, che avviò una carriera di successo. Nissa non aveva bisogno di altro, ma decise lo stesso di tentare la prova di primo livello per ottenere il potere divinatorio.

Raccontò a tutti i suoi parenti, amici e colleghi scienziati che, dopo il corso di preparazione, non aveva sostenuto l'esame e aveva dimenticato tutto quel che aveva appreso. Anche se, in verità, lo aveva superato. Si era promessa che non avrebbe mai utilizzato quel potere, e da allora restò fedele alla sua decisione.

A dieci anni dalla presentazione del tablet hünyano, Nissa presentò al Congresso l'aggiornamento su cui aveva lavorato con grande impegno e determinazione. Quell'innovazione aumentò a dismisura le vendite del dispositivo tecnologico, che inziò ad essere venduto e spedito su altri pianeti della Myra, la galassia della conoscenza fiorente.

Nonostante questo suo successo, gli abitanti di Hünya erano convinti che Nissa avrebbe dovuto tentare l'esame di primo livello, per ottenere il potere di predirre il futuro. Aveva tutte le capacità e le qualità per superarlo, di lasciare un segno indelebile anche nel campo della magia. Da secoli nessuno riusciva a passare quel fatidico esame, ormai diventato impossibile. Tutti speravano in lei, la fermavano per strada e cercavano di convincerla, i programmi televisivi discutevano questa sua scelta categorica, l'internet galattico era cosparso di teorie sull'argomento.

Nissa rispondeva sempre che affrontare quell'esame non era la strada giusta per lei. Amava il suo lavoro, il modo in cui la sua invenzione era cresciuta grazie alla sua passione e dedizione. Non voleva che un potere sovrastimato definisse il suo valore o il suo successo. Non voleva rivelare al mondo che in realtà lo aveva superato, e alla sua famiglia quel che aveva intravisto nel futuro del suo defunto padre. Aveva nascosto il libro di divinazione, ricevuto in dono dall'esaminatore, in uno scomparto segreto nel suo castello e non lo aveva più ripreso. Neanche lo aveva letto, neanche si era impegnata per affinare quella dote magica. Fingeva che non esistesse, che realmente non avesse tentato l'esame. E la sua famiglia, inconsapevole, la supportava in questa sua scelta.

Sapeva che suo padre sarebbe morto prima del suo matrimonio, che non avrebbe mai conosciuto il nipote che avrebbe avuto. L'era bastato quel suo sguardo carico di risentimento, per promettere a se stessa che non avrebbe mai più scatenato emozioni del genere in qualcun altro. Predirre il futuro portava solo sofferenza.

Aveva sperato a lungo che suo padre celebrasse il suo matrimonio con Jalisse. Che lui sarebbe tornato da lei su Hünya, dopo avergli spedito quella lettera carica d'amore. Ma ormai i suoi genitori era morti, Jalisse viveva il suo sogno d'amore con un'altra donna bariana. Nissa non si sarebbe sposata e non avrebbe avuto un figlio, come predetto all'esame di primo livello.

L'unica cosa che aveva predetto correttamente era la sua felicità. La felicità di dedicarsi al suo tablet, sperimentare nuove versioni e migliorare costantemente le sue funzioni. La felicità di vivere il suo sogno di bambina, ed era tutto ciò di cui aveva bisogno.




Prompt 16: Edera - Fedeltà

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