Prompt 30: Giglio - Purezza

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Prompt 30: Giglio - Purezza


Le lezioni di cristallogia all'accademia di magia affascinarono Nissa più di ogni altra materia. Dopo le prime cinque programmate di proposito per vedere chi era volenteroso di terminare il corso, la classe si era ridotta a tredici studenti. Ed allora la professoressa aveva iniziato ad insegnare per davvero l'arte dei cristalli.

Alla sesta lezione, che lei considerava la prima, spiegò la composizione e morfologia dei cristalli. La caratteristica più importante che bisognava individuare era la purezza, più il cristallo conteneva energia allo stato puro, più era potente. La grandezza e la superficie liscia erano gli indicatori visibili ad occhio nudo. Questo rimase impresso nella mente di Nissa per tutta la durata della lezione, tanto che chiese ulteriori spiegazioni al suo termine. La trovava davvero insolita, considerando che l'energia pura era una prerogativa dell'Alch, che non a caso si chiamava la galassia della magia pura.

«Mia cara, questo tuo quesito merita delle spiegazioni più approfondite, che purtroppo non posso darti. Nessuno sa il reale motivo di questo fenomeno insolito, noi studiosi ipotizziamo che dipenda dal fatto che Hünya si trovi al confine tra la Myra e l'Alch.»

Nissa accettò in parte quella risposta, le piaceva l'idea che gli esperti stavano ancora studiando il fenomeno in cerca di certezze. Non a caso l'accademia di magia più prestigiosa si trovava nella galassia della conoscenza fiorente, quale posto migliore per formare le menti più brillanti della galassia.

Durante le lezioni successive, la ragazza imparò tutto il potenziale inespresso dei cristalli, e di come anche quelli meno puri potessero fare meraviglie. Era proprio da quelli che l'intero pianeta traeva energia per alimentarsi. La loro conformazione spigolosa non permetteva di concentrare tutta l'energia magica al loro interno, la sprigionavano constantemente senza mai scaricarsi. E proprio per questo, la famosa famiglia di streghe che aveva scoperto il loro potenziale si era arricchita. Nessuno aveva mai puntato a sbloccare il potere dei cristalli dalla conformazione spigolosa, considerati meno utili all'inizio dei tempi.

«Miei cari studenti, questo evento ci insegna a non fermarci alle apparenze. La Hünya che conosciamo è nata proprio perché qualcuno non si è fermato di fronte alla conoscenza, ma è andato avanti. Mi aspetto questo da voi, sorprendetemi per l'esame finale.»

Nissa accettò volentieri la sfida lanciata dalla professoressa, ricordando le sue parole al termine della loro prima prova. "L'arte dei cristalli non può essere appresa da chi si arrende ai primi tentativi. Non tutti hanno la pazienza e la dedizione giusta da dedicargli." Così come la storia narrava, Nissa era carica e pronta a scoprire perché i cristalli contenevano e sprigionavano magia pura, avrebbe risposto finalmente a quel quesito irrisolto.

Passava il tempo tra le lezioni a dedicarsi alla cristallogia, recava nelle varie classi. Prese l'abitudine di portare sempre con sé dei cristalli di piccole dimensioni, per testare le sue conoscenze acquisite e per crearne di nuove. Imparò tutto il loro potenziale conosciuto, che però non le dava spunti per il suo obiettivo.

Con i cristalli poteva curare le ferite, dare vita ai fiori appassiti, e perfino riflettere la magia come uno specchio. Così tanto potenziale, Nissa trovava sprecato il loro unico utilizzo. Un'arte così bella, che nessuno aveva la pazienza da dedicargli. Tra tanti tentativi, fallimenti ed insegnamenti, la ragazza arrivò alla conclusione che dovesse dedicarsi ad altro per il suo esame finale. In un anno non poteva trovare la risposta che gli esperti cercavano da secoli. Ma la fissazione per la purezza non scomparve, rimase lì a sussurrarle dolcemente nelle orecchie.

Quel tema decise di affrontarlo sotto un altro punto di vista, avrebbe trovato un impiego nuovo per i cristalli puri. E alla fine ci riuscì, proprio un mese prima dell'esame finale. Le capitò un pomeriggio di far cadere la pila di libri sul vialetto che portava nel dormitorio. Li aveva presi in prestito dalla biblioteca, la responsabile le aveva proposto di utilizzare un carrellino, ma lei si era rifiutata. Credeva di farcela, ed invece aveva imitato involontariamente il suo amico Jalisse. Mentre si chinò per raccoglierli, la sua lingua si inceppò dalle risate tanto da farle pronunciare delle parole strane. La tasca del suo gilet si illuminò, un cristallo fuoriuscì schizzando contro tutti i libri, che scomparivano appena li toccava.

«Ma che... Dove sono finiti? Se li perdo sono nei guai.»

Nissa raccolse al volo il cristallo impazzito, prima che toccasse l'ultimo libro rimasto. Era proprio uno dei più puri che aveva a disposizione, liscio come la sua pelle pallida. Lampeggiava in modo costante, un atteggiamento che non aveva mai visto durante le lezioni. Con l'altra mano cacciò il mucchio che aveva ancora in tasca, solo un altro cristallo puro lampeggiava come il primo. Lo poggiò per terra, concentrandosi per ripetere le parole strane che aveva pronunciato per sbaglio.

Dopo numerosi tentativi, sul vialetto apparsero in pila tutti i libri che erano scomparsi. Nissa si appuntò subito quella formula magica che aveva appena inventato. Alla fine non aveva avuto bisogno di sfogliare tutta quella conoscenza per il suo progetto, la soluzione l'aveva trovata nel momento più improbabile.

La ragazza sviluppò quella magia, la sua magia. E capì di avere ragione, la sua genuina fissazione per la purezza la portò a scoprire una caratteristica speciale dei cristalli. La purezza e la grandezza dei cristalli era fondamentale per il loro potenziale, a seconda del livello erano in grado di fare magie diverse. Come teletrasportare oggetti dalla posizione di un cristallo all'altro.




Prompt 30: Giglio - Purezza

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