Le radure ad ovest di Nocturna si estendevano come un dipinto bucolico, con colline dolci che si piegavano e si rialzavano, ricoperte da un tappeto di erba verde e fiori selvatici che danzavano al ritmo del vento. Il sole, alto nel cielo, diffondeva una luce intensa e calda, illuminando ogni angolo del paesaggio e facendo brillare i colori vivaci dei petali e delle foglie. L'aria era frizzante e carica del profumo della natura, mentre il canto degli uccelli risuonava in lontananza.
I quattro guerrieri camminavano, il suono dei loro passi attutito dalla vegetazione che li circondava, mentre Soren li seguiva curioso.
«Che bel posto per un picnic,» commentò Soren, interrompendo il silenzio con un tono beffardo. «Se solo avessimo un cestino e un paio di coperte...» I suoi occhi chiari si muovevano curiosi tra i prati cosparsi di fiori.
«Non è il momento di scherzare,» rispose Nassy, alzando gli occhi al cielo. «Ricorda perché siamo qui.»
Alla fine di un sentiero tortuoso, si ergeva la Grotta del Crepuscolo. La sua bocca oscura era incastonata nella roccia, quasi inghiottita dal verde della vegetazione circostante. I contorni erano frastagliati e scuri, e l'ingresso si affacciava su un'oscurità impenetrabile che sembrava minacciare d'inghiottirli. Piccole stalattiti pendevano dal soffitto, come denti aguzzi pronti a serrare la bocca della grotta. Un senso di inquietudine aleggiava nell'aria, e Kael percepì la vibrazione che sempre accompagna la presenza di una forte energia.
«Non mi piace questo posto,» mormorò Alaric.
Si scambiarono sguardi incerti, consapevoli di quanto fosse rischioso entrare. Si sentivano vulnerabili senza le divise dell'Eclisse, ma era un prezzo che erano disposti a pagare per non farsi notare.
Kieran, senza esitazione, fu il primo ad entrare seguito poi da tutti gli altri.
Non appena fu dentro, Kael si sentì immediatamente avvolto da un'atmosfera diversa. L'aria era fresca e umida, e un leggero brivido gli percorse la schiena. La luce esterna svanì gradualmente, e si ritrovarono nel buio, con i loro passi che rimbombavano nel silenzio profondo. Man mano che si inoltravano, i dettagli del luogo iniziavano a prendere forma.
Le pareti scavate dalla forza dell'acqua e dal passare del tempo, ornate da stalattiti e stalagmiti che si ergevano come colonne di un antico tempio, si snodavano davanti a loro. Kael osservò le superfici lucenti, umide e scure, e sentì un brivido attraversargli il petto.
La familiarità del luogo lo colpì come un pugno allo stomaco.
«Ehi, guardate un po'! Un meraviglioso hotel a cinque stelle!» interruppe Soren, con un sorriso sarcastico. «Se solo avessero un servizio in camera...»
Kael ignorò quel commento. Un'atmosfera di potere irrequieto permeava l'aria, vibrando come un canto lontano. Ogni passo lo avvicinava a una consapevolezza crescente, una sensazione che lo inquietava: i dettagli, le forme delle rocce e il modo in cui la luce si rifletteva sull'umidità,... era tutto incredibilmente simile al sogno terribile che aveva fatto quella notte.
Quando raggiunsero la zona centrale della grotta, Kael si arrestò, il cuore che batteva forte. Qui, la caverna si ampliava, rivelando un altare al centro dei soliti tre cerchi rossi, circondato da simboli incisi nel terreno. Esattamente come aveva sognato, anche lì le piume nere erano disposte sull'altare e sul pavimento di pietra in omaggio a Umbralis.
«Incredibile...» mormorò, la voce che tremava leggermente.
L'intero spazio era impregnato di magia, una forza pulsante che vibrava nell'aria, evidenziando il punto in cui i rituali erano stati praticati. L'atmosfera era carica di tensione, e Kael aveva quasi la sensazione di essere osservato da qualcuno che li scrutava nell'ombra.
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AB UMBRA LUMEN - Dall'ombra viene la luce
FantasyNel mondo oscuro di Duskara, le ombre si intrecciano con il destino di coloro che osano sfidare le forze che governano la vita e la morte. Kael è un membro degli Eclissi, un'élite di guerrieri addestrati a custodire segreti e poteri antichi. Cresci...