Kael attraversò il corridoio con passo deciso, il dolore alla gamba sinistra ancora fastidioso, ma ormai solo una presenza molesta che cercava di non farsi notare. Quella notte non sarebbe stata per il sonno, e il pensiero che Lirael fosse ancora lì, nella soffitta, lo teneva sveglio. Non sapeva cosa stesse cercando di fare, ma sentiva che doveva affrontarla, parlare con lei. O forse solo guardarla, sentire di più di quello che non si diceva.
Quando arrivò davanti alla porta della soffitta, si fermò un momento, ascoltando il silenzio che regnava al di là della soglia. Poi bussò lentamente, come se si aspettasse che lei rispondesse con una delle sue solite reazioni di diffidenza. Nessuna risposta. Kael aprì la porta senza esitazioni, come se quella stanza fosse ormai parte del suo mondo.
La soffitta era un piccolo spazio disordinato, ingombro di casse e vecchi bauli impilati lungo le pareti, accatastati lì da Soren negli anni. Tra polvere e ragnatele, avevano trovato appena lo spazio per stendere un materasso improvvisato sul pavimento di legno grezzo, che scricchiolava a ogni passo. Una sedia dall'aspetto logoro era stata piazzata accanto al letto improvvisato, mentre una piccola lampada a olio diffondeva una luce calda, fioca, che non riusciva davvero a scacciare le ombre. Tutt'intorno, oggetti di ogni sorta – mappe, vecchi libri, strumenti arrugginiti – lasciavano intendere che quella soffitta fosse, fino a poco prima, un deposito dimenticato.
Ma ciò che più colpiva era la barriera magica che circondava Lirael, come un muro invisibile ma potente, che separava ogni movimento della ragazza dal mondo esterno.
Tuttavia, quella barriera non era invulnerabile. Se lei non si poteva nemmeno avvicinare senza esserne respinta, rimanendo bloccata in quella prigionia, Kael e i suoi compagni potevano invece oltrepassarla senza problemi.
La ragazza era seduta sul letto con i lunghi capelli corvini sparsi intorno a lei come un velo di tenebre che si rifletteva nella prima, tenue luce del mattino. L'alba si affacciava appena, una luce bluastra filtrava attraverso le minuscole finestre della soffitta, avvolgendo la stanza in un bagliore freddo, quasi irreale, che faceva risaltare il contrasto tra la pelle chiara di Lirael e le ciocche scure che le ricadevano lungo le spalle e sulle braccia.
Le mani erano legate saldamente davanti a lei, ma non pendevano sconfitte: con le dita intrecciate e posate sulle ginocchia, manteneva una postura ferma, quasi dignitosa, come se nulla potesse piegarla davvero. Nonostante la lotta di quella notte, il respiro irregolare e gli abiti sgualciti che le si attorcigliavano attorno al corpo, Lirael emanava una fierezza indomabile. La camicia si era stropicciata, lasciando intravedere qualche graffio sul braccio, segni leggeri che testimoniavano la ferocia della sua resistenza. Persino il volto, segnato dall'ombra della stanchezza, sembrava scolpito nell'orgoglio.
Kael la osservò, sentendo il cuore battere più forte, un ritmo che faceva fatica a ignorare. Era rimasto a fissarla più a lungo di quanto fosse prudente, colto da una morsa indefinibile, attratto dalla sua bellezza intrisa di ferocia e dal modo in cui sembrava restare integra, nonostante tutto. Cercava di restare distaccato, di considerarla semplicemente una prigioniera sotto sorveglianza, ma la sua attenzione era attratta dai dettagli: il riflesso bluastro che le illuminava i capelli, il modo in cui il collo, sottile e pallido, si allungava, rivelando la linea delle spalle. C'era una determinazione implacabile, una scintilla che gli suscitava un'inquietudine mista a un fascino che lo destabilizzava, rendendogli impossibile ignorare quanto fosse straordinariamente bella anche nella sua vulnerabilità.
Kael si avvicinò alla barriera magica, un muro sottile ma resistente, che emanava una vibrazione appena percepibile sotto le sue dita. La ragazza non lo guardò subito. Quando lo fece, c'era una scintilla di rabbia nei suoi occhi chiari, ma anche qualcosa di più profondo, come una rassegnazione che non si sarebbe mai concessa, ma che al contempo sembrava essere lì, nascosta dietro la sua maschera di freddezza.
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AB UMBRA LUMEN - Dall'ombra viene la luce
FantasyNel mondo oscuro di Duskara, le ombre si intrecciano con il destino di coloro che osano sfidare le forze che governano la vita e la morte. Kael è un membro degli Eclissi, un'élite di guerrieri addestrati a custodire segreti e poteri antichi. Cresci...