' Se davvero la sofferenza impartisse lezioni, il mondo sarebbe popolato da soli saggi. E invece il dolore non ha nulla da insegnare a chi non trova il coraggio e la forza di starlo ad ascoltare.'
- Sigmund Freud.« Hai i suoi stessi occhi » continua a ripetere.
« Chi? » urlo, ma l'unica cosa che riesco a sentire é l'eco delle mie parole che pian piano sfumano nell'aria.
« Rispondimi. » la figura nera si volta regalandomi l'immagine delle sue spalle larghe.
Ride quasi diabolicamente.
Lentamente se ne va, portando con sé il rumore dei suoi passi.
-
Mi sveglio di soprassalto.
La testa mi pulsa e un dolore lancinante sulla fronte non mi permette di alzarmi.Con la mano pulisco gli occhi increspati.
Devo aver dormito fin troppo, fuori c'è il sole, o almeno quello che sembra essere un raggio luminoso.Volto lo sguardo verso il comodino sbarrando gli occhi.
Le undici del mattino? Cazzo.« Ti sei svegliata. » una voce pungente ma decisa riecheggia nella mia stanza.
Proviene dall'unica parte buia della camera.
Non posso crederci.
É stato tutto il tempo qui?« Da quanto sei qui? »
Si alza, avanzando verso di me.
Intravedo il marrone dei suoi capelli. « Da ieri sera. Dopo quello che é successo, sono stato qui tutta la notte. »« N-Non dovevi. » cerco di alzarmi, prendendo la testa con le mani.
Che fastidio.
Si precipita verso di me. « Sto bene, Ryan. Davvero. »
« Ti ricordi qualcosa ? » scuoto la testa in senso positivo.
Annuisce.
« Ricordo tutto, ma... »
Drizza il capo. « Cosa, Ma? Parla. »
« Prima di andarsene mi ha detto 'Hai i suoi stessi occhi.' Ma non capisco. » mi fisso le mani.
Sono bendate, ma riesco ad intravedere il rosso del sangue.
Un senso di nausea mi pervade.
Mi chiedo perché.Perché hanno dovuto farmi questo.
Cosa ho fatto?Non avrò mai una vita tranquilla.
Sospira. É nervoso.
Ma non dice una parola.« Fischi nel sonno. » si siede sopra al letto fissandomi, senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi.
« Non é vero. » incrocio le braccia al petto.
Alza il lato della bocca giocherellando con i fili della coperta in pile.« Ryan... »
« Mmh? »
Sospiro. « Ho paura. » ammetto a bassa voce. « Ho paura che possa succedere di nuovo. Non mi sento al sicuro, ma io... io non capisco. Perché ? Mi sono sempre comportata bene. Lavoro, studio, ho sempre cercato di tenermi lontana dai guai. Ho paura che... che non lo so. » farnetico tirandomi una ciocca di capelli.
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DECEPTIONS
RomanceNella cittadina di RoosVille non succede mai niente d'interessante, questo fino al 31 ottobre del 2016, quando inspiegabilmente, una ragazza scompare dopo essere entrata nella casa degli orrori. Insieme a lei c'era Kimberly Scott, la quale traumatiz...