CAPITOLO 12

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"Tu pensa se intorno c'hai sempre avuto un punto de riferimento,
un faro che te ricordava dove dovevi annà.
Potevi stà al buio, nella tempesta,
potevi stà allo sbando totale... ma lo sapevi che comunque quel faro stava là.
E te fidavi così tanto di quel faro che c'hai costruito tutto intorno, tutto il villaggio, tutta la tua vita,
Dando per scontato che sarebbe stato là sempre.
E poi un giorno, all'improvviso...
te rimani al buio, in mezzo alle macerie."




L'aria autunnale mi pungola il viso, mentre bevo una tisana calda, nella mia tazza di Minnie.

Sono sulla veranda di casa mia, e la rivista che ho sotto il naso, cambia di pagina in pagina ad ogni folata.

Tra due giorni é Halloween e il senso di nausea incombe su di me, sempre più velocemente.

A RooseVille ogni anno viene allestito il parco, con attrazioni horror o giocose, dipende dalla festività del mese.

Purtroppo, il via vai di persone che si é concentrato in questi giorni a lavorare all'allestimento é totalmente horror.

Hanno messo fantasmi e zucche in ogni angolo del paese.
Ragnatele che cadono dai lampioni, con ragni finti e scheletri bianchi che sbucano in ogni portico.

Ma soprattutto, la cosa che più temo, é la casa degli orrori.
Ogni anno cambiano particolare, e come sempre, ogni anno, risulta più spaventosa del precedente.

So che é passato quasi un anno, e oramai non se ne parla più di ciò che é accaduto, ma rivivere questa giornata é come se mi portasse alla mente ciò che é accaduto, consapevole che oramai Halloween non sarà più solo una festa di paura, scherzi e dolcetti; ma di ben altro, di molto più grande.

Sospiro mentre richiudo la rivista, poggiando sopra la tazza, evitando che voli via.
Alzo la coperta in pile fino alle spalle, abbracciandomi e cullandomi sulla poltroncina color beige.

Ho fatto bene a scegliere delle poltrone formato small, al posto delle sedie in legno, come voleva Aria, per il portico.
Sono più belle esteticamente, oltre che altrettanto comode.

Sto ancora pensando a quale notizia portare al Signor Cooper.
Mi ha dato come data di scadenza il cinque di novembre, quindi fortunatamente ho ancora del tempo per potermi informare e navigare in Internet alla ricerca di qualcosa di concreto ed estremamente valido.

Vorrei portare il caso di Burdly. Quando ancora non ero nata, in questa cittadina il giorno dopo Halloween, un signore girovagava tra il paese, seminando il panico fra le coppie. Si dice che fosse tormentato dallo spirito della moglie, oramai defunta, in un assassinio, e cercasse la pace,  riservando lo stesso trattamento alle coppie novelle, che si appartavano per scambi di effusioni.

Dopo averlo catturato, riuscì a scappare e da quel momento non si ebbe più notizie di lui.

A distanza di anni, ancora si cercano le sue tracce, anche se si pensa che sia fuggito all'estero, lasciandosi alle spalle, per sempre, lo scheletro di RooseVille.

Sciacquo la tazza e l'appoggio sopra al tappetino in gomma per farla asciugare, mentre mi pulisco le mani con un panno.

Sono le tre e mezza del pomeriggio e Aria ha iniziato il turno da circa un'ora, questo significa che fino alle nove di sera, non rincaserà.

Scrivo un messaggio a Clare, dicendole che ho casa libera e se avesse voluto farmi compagnia, sarebbe stata la benvenuta.

Fortunatamente la risposta non é tardata a venire. Sarebbe arrivata in meno di quindici minuti, che ovviamente sarebbero diventati quaranta.

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