Ancora non mi sembrava vero.
Era tra le mie braccia, si lasciava stringere e io la stringevo a mia volta.Mentre singhiozzava sulla mia felpa, pensavo a quanto fosse bella anche così: con il trucco colato, gli occhi rossi e le gote dello stesso colore.
Avrei dato tutto me stesso per farla smettere, per farla ridere sempre, perché il suo sorriso è la ragione per cui in questo momento sono qui, cotto a puntino, a stringerla e non volerla più lasciarla andare.Il mio cuore batte all'impazzata, deve essersene accorta anche lei, perché ci poggia l'orecchio e sembra calmarsi.
<<Mi piace il suono che fa il tuo cuore>> sussurra così piano che mi sembra quasi di essermelo immaginato.
La stringo ancora di più, le bacio i capelli che come sempre sanno di buono, ma tutto ciò dura una frazione di secondo perché la magia si spezza nel momento esatto in cui mi spinge via con una tale violenza da farmi staccare da lei e perdere l'equilibrio.
I miei riflessi mi aiutano a tenermi in piedi ed evitare così una rovinosa caduta a terra.Evito la domanda e la conseguente imprecazione che ne seguirebbe adesso e la guardo in attesa di spiegazioni.
<<Perché stai facendo tutto questo?>> mi chiede invece ignorando di proposito il mio sguardo truce e smarrito su di lei <<perché non riesci ad essere cattivo? Perché perdoni ogni cosa che faccio?>>.
Ho mai detto di non riuscire a comprendere le donne?
Perché in questo momento è il solo pensiero che mi attraversa la mente.
Non la capisco, non riesco a comprenderla, ma mi piace anche per questo: perché è enigmatica, strana, dal carattere variabile, esattamente come il tempo. E poi riesce ad essere bella anche con lo sguardo serio, senza nessun sorriso a incorniciarle le labbra.
Credo di aver visto ogni sfumatura del suo carattere, ogni suo cambio, ogni suo gesto e mi sono innamorato ogni volta di tutto quanto.Non rispondo, mi limito ad avvicinarmi a lei, mentre al contrario, lei si allontana.
Mette un muro tra di noi, un muro duro, resistente, ma capace di farmi venire voglia di scavalcarlo ed è per questo che le afferro le mani e la avvicino ancora una volta.La sto pregando di non scappare più da me.
La mia bocca tace, ma gli occhi parlano e se sapesse leggerli, capirebbe da sola ciò che vorrei dirle.<<Dovresti odiarmi per come ti ho fatto stare, perché non mi odi? Ti ho fatto stare malissimo, dubitato di te, respinto, odiato... E neanche lo meritavi. Perché sei ancora qui? Perché non mi odi?>>.
Magari è vero, meriterebbe il mio odio, meriterebbe che la trattassi esattamente come lei ha trattato me, che mi dimenticassi di lei, come lei ha fatto quando credeva che l'avessi tradita, invece non riesco.
È una continua lotta tra testa e cuore.La testa dice di lasciar perdere, il cuore dice di provare.
La testa continua con l'idea che potrei farmi ancora del male, il cuore mi suggerisce che potrebbe succedere, ma ci rialzeremo più forte di prima.
La testa mi implora di trovarne un'altra, il cuore sa che è impossibile.
Continuo a non rispondere, bensì sorrido.
Un sorriso appena percettibile, capace di farle venire qualche dubbio, glielo leggo negli occhi.<<Perché sorridi?>> mi chiede questa volta un po' più calma.
<<Perché ci conosciamo da un po' e ancora non hai capito niente di me>>.
Sono sempre stato un tipo parecchio enigmatico, lo riconosco.
Ho sempre fatto fatica ad esprimere i miei sentimenti e molto spesso ho perso delle persone importanti.
Ho promesso a me stesso che non sarebbe più successo.Lei continua a non capire e la cosa mi fa sorridere ancora di più.
<<Sei stata l'unica capace di tenermi testa, quando nessuno altro è mai riuscito ad andare oltre a questo carattere di merda che mi ritrovo. Sei riuscita a scavare dentro e a farmi capire che forse, tanto stronzo non sono>> esclamo avvicinandomi a lei <<ti ho fatta entrare nel mio disordine e hai messo a posto tutto il casino che altri avevano fatto, mi hai insegnato cos'è l'amore, mi hai insegnato ad amare, ad essere felice semplicemente guardando te sorridere, guardando Margherita corrermi incontro come se fossi la cosa più bella della sua vita>>.
<<Cosa stai...>>.
Non la lascio finire di parlare, so che se interrompesse il mio monologo, avrei perso la mia occasione per dirle davvero come stanno le cose.
Le poggio un dito sopra le labbra e gliele accarezzo, facendole intendere che avrei continuato.
Per avere un dialogo ci sarebbe stato del tempo in seguito.<<Ho imparato a conoscerti, sei testarda, orgogliosa, con la voglia di spaccare il mondo da sola, anche se siamo in due.
Sei la classica ragazza che non sa gestire quello che prova, ma per la quale, uno come me alla fine, finisce per innamorarsene>>.Posso sentire il suo cuore esplodere all'impazzata fino a qui.
I suoi occhi azzurri si dilatano a tal punto da farmi vedere delle piccole venuzze rosse al suo interno.
È difficile esprimersi così, potrei svenire da un momento all'altro, ma se non glielo dico ora, potrei pentirmene per tutta la vita.
<<Non sto capendo cosa stai cercando di dirmi Jo. Sono confusa, impaurita, delusa da me stessa e tu sei qui a dirmi queste belle parole che... in realtà tu...>>.
<<È tanto difficile capire che ti amo?>>.
Sgancio la bomba, neanche io so come sia possibile.
Le gambe mi cedono, ma riesco a non cadere a terra.<<Io mi sono innamorato di te e non riesco a capire come abbia fatto. Mi sono innamorato dei tuoi sorrisi, dei tuoi occhi, dei tuoi gesti, della tua bontà... E potrei continuare all'infinito credimi.
È una cosa che mi fa paura, perché non ho mai provato niente di simile per nessuno, ma con te non so cosa sia successo, con te è diverso>> pronuncio col cuore in gola <<non so cosa sia successo, so solo che quando ti ho incontrato, è stata la mia svolta, come se avessi respirato per la prima volta>>.Nessuna reazione da parte sua e non so se sia un bene o un male.
Mi basterebbe una semplice parola per far crollare tutto il mio mondo e le mie certezze, un semplice soffio per farmi cadere a terra e non farmi rialzare più.Non ho il coraggio di guardarla, in questo momento non riesco neanche a decifrare il suo sguardo.
<<Ti prego dì qualcosa, qualsiasi cosa, ma non restare in silenzio. Il silenzio a volte uccide e...>>.
Non faccio in tempo a finire di parlare, che si butta tra le mie braccia e finalmente torno a respirare.
Non mi ero neanche accorto di aver trattenuto il fiato fino a questo momento.La sua stretta si fa forte e io mi lascio avvolgere da questo calore, stringendola a mia volta.
<<Ti amo anche io>> pronuncia sotto voce.
Una frase talmente impercettibile che mi sembra quasi di averla immaginata.<<Che hai detto?>> le chiedo scostandola leggermente da me per poterla guardare meglio.
Lei sorride.
Io mi innamoro ancora di più.<<Ti amo anche io>> sussurra mordendosi il labbro.
E tutte le mie convinzioni diventano realtà.
<<Ripetilo>>.
<<Ti amo>> esclama più forte.
Il mio cuore perde un battito.
<<Non smettere mai di dirlo>>.
La stringo a me, col sorriso sulle labbra e il cuore pieno di gioia e di lei.
<<Ti amo, ti amo, ti amo>> urla quasi e finalmente posso risentire il suo sapore.
Un bacio bisognoso di amore, che sa di felicità, di guarigione, di due cuori che hanno capito, forse troppo tardi, di appartenersi.
Se questo è un sogno, non svegliatemi.
Ma se questa invece è la realtà, vi prego, lasciatemi qui in eterno.
![](https://img.wattpad.com/cover/357169054-288-k359454.jpg)
STAI LEGGENDO
Salvami da me - Holden
FanfictionJoseph non era contento della sua vita. Ogni cosa che faceva e che viveva, era come un eterno loop infinito. Neanche la musica, sua compagna di vita da sempre, riusciva a dargli quelle emozioni che i suoi occhi stanchi celavano dietro a finti sorris...