Capitolo 3: Una notte d'insonnia

230 2 0
                                    

Jack e suo padre hanno dovuto andare via prima di cena, perchè il padre aveva ancora alcune faccende da sbrigare. Perciò a cena ci ritrovammo io e mia sorella. Mio padre era sparito tutto il pomeriggio, non sapevo dove fosse andato e tantomeno mi interessava saperlo, lo trovavo semplicemente molto strano, perchè fino ad allora non si era mai allontanato da noi, nemmeno per un' ora. Meryn ed io parlavamo solamente del pomeriggio passato in compagnia di Jack.

"Lo trovo molto simpatico" dissi.
"Già pure io lo trovo simpatico" rispose Meryn.
"È stato proprio un bel pomeriggio."

"Già speriamo solo che nostro padre lo faccia tornare di nuovo."

"Certo che lo fa tornare, a detto che mi verrà a trovare tutte le estati, iniziando da questa estate."

"Davvero?? Wow, non vedo l'ora di rivederlo e poterci giocare ancora assieme."

"Mh non so se nostro padre vi farà ancora giocare assieme. Hai avuto fortuna che oggi se n'era andato via."

"Perchè dici così? Perchè non potrei più giocarci assieme?"

"Quello non me lo ha voluto dire, non so nemmeno io, perchè ultimamente si comporta così. So solamente che oggi, voi due, in teoria non avreste dovuto nemmeno conoscervi, ma non lo trovavo giusto. Per questo ho fatto di tutto, per fartelo conoscere. So quanto ci tenevi."

"Sei la sorella migliore, ti voglio molto bene."

"Pure io"

Quella sera compresi un po' di cose, mia sorella non sapeva nulla neppure lei, riguardo mio padre, ma avrebbe fatto di tutto per vedermi felice.

Quando nostro padre tornò, erano ormai le 21.30. Io e mia sorella eravamo già pronte per andare a dormire. Mio padre entrò nella mia camera, non aveva per nulla uno sguardo felice. Io mi stavo già preparando per ricevere una bella sgridata. Ma mi disse solamente con tono molto serio che non avrei più potuto giocare assieme a Jack. Non poteva essere mio amico, lui apparteneva a Meryn.

Io non capivo, cosa voleva dire che lui apparteneva a lei? Lui poteva decidere a chi appartenere e a chi no? O forse mi sbagliavo? Quella notte non riuscii a dormire. Ero troppo agitata. Per tutto quello che era successo e per tutto quello che era stato detto.

Il giorno dopo feci una fatica ad alzarmi, ma non so come, ci riuscii. Decisi di scendere in cucina per mangiare un boccone. Entrando vidi mio padre e Meryn che ridevano e scherzavano, ma appena mio padre mi vide diventò serio e non disse più nulla, anzi dopo nemmeno dieci minuti se ne andò. Io e Meryn rimanemmo li a fissarci perplesse del accaduto.

Omnix, un mondo paralleloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora