Capitolo 23: Nuova arrivata!

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Arrivata a destinazione, Abygale, Beverly, Luna ed Estelle mi corsero in contro per sapere le novità. Raccontai che egli era scappato proprio il giorno prima.

"Mi viene il sospetto che egli c'entra in qualche modo con l'incendio."

"Non saprei Sahra, potrebbe essere stato chiunque." disse Estelle in tono triste.

"Comunque sia cosa avete scoperto voi?"

"Non abbiamo avuto molto più fortuna di te. La custode non ha potuto risponderci, perché ella non ne sa nulla." Disse Abygale

"Era scioccata e sconvolta pure lei." Completó Beverly.

"Però esaminando con attenzione abbiamo notato che la parte superiore della biblioteca non è stata minimamente bruciata." Disse infine Estelle.

"Questo è molto strano, chissà come mai quella zone non è stata colpita dalle fiamme." Dissi con mille pensieri che mi frullavano nella mente.

"Dobbiamo investigare. Qua c'è qualcosa di misterioso." Proporse Luna.

Tutte e quante annuimmo e ci dirigemmo verso la biblioteca con passo svelto e ansiose di scoprire questo mistero.
La stanza sembrava più inquietante che mai. La cenere aveva coperto tutto il pavimento ed alcuni frammenti volavano ancora per aria come fossero coriandoli, coriandoli grigi e neri che trasmettevano tristezza e non allegria. Mi indirizzai verso la scala a chiocciola ferrata e salii di sopra. Quando arrivai in cima, una strana sensazione di calore e tranquillità mi pervase. Anche le altre sentirono questo calore. La sopra sembrava che nessun incendio era mai stato riscontrato. Più mi avvicinavo alla fine della terrazza più quel piacevole calore aumentava.

"Sentite anche voi questo, questo calore?" Chiese Beverly in modo pacato.

"Si" risposero Luna ed Estelle all'unisono. Mentre io e Abygale fecimo un piccolo accenno col capo.

"Che cosa potrà mai significare?" Domandò Abygale.

"Non saprei, ma sembra che più camminiamo verso il fondo più esso aumenta. Vediamo cosa succede eseguendo l'incantesimo di riapparizione."

"Incantesimo di riapparizione?" Chiesero Beverly e Abygale contemporaneamente.

"Sì, esatto incantesimo di riapparizione, è un incantesimo che permette di vedere quello che a occhio umano è invisibile."

Così pronunciai quasi sussurrando l'incantesimo. I miei occhi videro con chiarezza che in mezzo a una fila di libri si trovava una specie di porta. Chiusi gli occhi scossi la testa e l'incantesimo finì.

"Questa è in realtà una porta." Indicai con il dito la fila di libri. "E sono più che sicura che porti a qualche stanza segreta."

"Oh, che emozione una stanza segreta. Voglio entrarci a tutti i costi!" Esclamò all'improvviso una voce acuta e cristallina dietro alle mie spalle. Mi voltai e vidi una bambina sui sei anni, era abbastanza alta per essere una bambina, i capelli castani le arrivavano alle spalle e due enormi occhi marroni pieni di eccitazione ci fissavano intensamente. La guardai sorridendole in modo dolce e poi le dissi: "Piccola, è molto pericoloso stare qua in questo posto e poi entrare in quella stanza senza sapere cosa possa contenere, non se ne parla, sei troppo piccola corri troppi rischi e i tuoi genitori, sicuramente saranno già preoccupati non trovandoti più. È meglio se ritorni da loro, al sicuro."

"Io non ho genitori. E non ho paura di correre rischi e pericoli. A me piacciono le avventure!" Replicò la bimba in un misto tra l'eccitazione e la rabbia.

"Non hai nessuno che si prenda cura di te?" Chiese Beverly con dolcezza.

"No, nessuno. Mi hanno accolta nel castello e per ricambiare la loro gentilezza aiuto un po' tutti i domestici. Conosco tutti quanti, ma nessuno si prende veramente cura di me."
La fanciulla sembrava aver perso tutta l'eccitazione, ora trasformata ormai in tristezza. Pure io sentendo parlare così una povera bambina mi rattristii e pensai a come l'uomo possa essere così cinico di fronte a cose del genere. Un senso di rabbia verso l'umanità inizio a ribollirmi nelle vene, ma guardando di nuovo la piccola placai rapidamente quel sentimento.

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