Epilogo

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Canzone consigliata:
Time of our lives - Tyrone Well

Tre mesi dopo.

«David, puoi passarmi il pane?» domanda Charlotte, indicando la cesta lontana da lei.

Il castano, con indosso il suo solito berretto al contrario, annuisce e gliela porge, mentre Jason, al fianco della biondina, continua a conversare con Matt circa - come sempre - l'ultima partita dell'anno che hanno giocato.

«Era una vittoria assicurata, comunque.» pronuncia Miller, bevendo un sorso d'acqua.

Matt sorride. «Lo dici tutte le volte.»

«Certo, perché giochiamo noi tutte le volte.»

Roteo gli occhi al cielo rassegnata e sposto lo sguardo su Charlotte, altrettanto arresa all'ego smisurato del castano al suo fianco e del biondino al mio.

È il primo giorno di estate e Charlotte ha voluto passarlo con tutti noi. Non è una vera e propria festività, ma ha comunque scelto di invitare tutti per pranzare insieme: me, Matt, Sally, David, Sam e i ragazzi.

Non pensavo sarebbe mai potuto accadere, dato il modo in cui erano partiti i rapporti tra ognuno di noi. Quell'astio e quell'antipatia iniziale, che poi - in un modo o nell'altro - hanno finito per trasformarsi in una sorta di... amicizia.

Non so quando sia accaduto esattamente che io abbia smesso di odiare Sally, che lei sia diventata amica di Samantha, che Matt e Jason abbiano chiarito, che David abbia fatto amicizia con Travis, Finn e West, ma è... è successo.

I rapporti tra di noi sono cambiati, senza neanche che me ne accorgessi, e ci hanno portato a pranzare tutti insieme, oggi, nel salotto dell'appartamento di Jason, a Miami.

Probabilmente è qui che è iniziato tutto. Quando Charlotte si è trasferita in questa casa, esattamente un anno fa.

Allora andavo ancora a letto con Jason, stavo attraversando un periodo abbastanza buio della mia vita, e non avrei mai immaginato che un giorno non molto lontano quella ragazzina insopportabile che tanto provocavo sarebbe diventata una delle persone più importanti della mia vita.

Non mi sarei mai aspettata che quello seguente sarebbe stato un anno formidabile, che avrei conosciuto Matt, che mi sarei follemente innamorata di lui, che avrei superato i miei traumi, mio padre, il mio passato. Che avrei legato con Charlotte, tifando persino per la sua relazione con Jason.

Se mi avessero detto, l'estate scorsa, che mi sarei ritrovata a condividere chiacchiere e risate con loro, sarei scoppiata a ridere.

Non ci avrei mai creduto, eppure - evidentemente - mi sbagliavo.

La vita a volte ci sorprende. Afferra il piano delle nostre certezze e lo ribalta, lentamente e inaspettatamente. Lo fa con una tale accortezza, da renderti inconsapevole e non fartene accorgere fino a quando non è troppo tardi. Fino a quando le carte sono ormai in tavola e tutta la tua realtà è già stata cambiata.

In un solo anno sono successe tante cose. Ho cambiato opinione su tante persone, su aspetti della mia vita, sull'amicizia, ma soprattutto... sull'amore.

Prima lo ripudiavo con tutta me stessa.

Eccetto quello per Emily, disprezzavo ogni forma di amore, poiché convinta delle conseguenze distruttive che avrebbe portato se lo avessi lasciato entrare nella mia vita.

E forse è vero.

Forse le conseguenze che ha avuto su di me sono state distruttive, ma se tutto ciò che ho passato quest'anno significa morire, allora vi prego... Fatemi emettere l'ultimo sospiro ogni giorno, fatemi crollare nell'oblio dell'inesistenza, uccidetemi.

(Un)expectedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora