(Un)expected

Chapter forty-four

Canzone consigliata:
Love is Gone (Acoustic)- SLANDER, Dylan Matthew

«Quindi ora che hai vinto il concorso che succede?» domando scostandomi dalle sue labbra, e allacciandogli le braccia al collo.

Matt mi attira maggiormente a sé dai fianchi e inclina il capo di lato. «Esporrò i miei migliori lavori all'Eden Gallery di Miami. Sarà il mese prossimo.»

Sgrano gli occhi entusiasta. «Oh mio Dio, ma è fantastico!»

Lui increspa le labbra in un sorriso, senza staccarmi una sola volta gli occhi di dosso.

«Lo è. Ma lo sarebbe ancora di più se ci fossi tu ad accompagnarmi.»

Avverto i miei occhi di brillare di emozione pura e il cuore battermi all'impazzata.

«Volentieri, Taylor.»

Subito dopo, mi alzo sulle punte e faccio incontrare nuovamente le nostre labbra, in un bacio ancora più intenso e travolgente del precedente.

Il sogno svanisce troppo in fretta perché io possa goderne a pieno, e mi costringe a svegliarmi.

Apro infatti le palpebre, ancora assonnata, e tento di abituare gli occhi alla luce mattutina che filtra dalle finestre.

Io e Matt abbiamo avuto quella conversazione poco prima di partire per Orlando, ed è uno degli ultimi ricordi positivi che ho con lui.

Dopo la partenza è crollato tutto, così come la promessa che gli avevo fatto quel giorno.

La mostra si terrà questa stessa sera, e io avrei dovuto accompagnarlo. Prima che succedesse tutto questo, perlomeno...

Mi alzo con un nodo di angoscia all'altezza del petto e gli occhi spenti.

Non vedevo l'ora che arrivasse questo giorno per stargli accanto in uno dei momenti più felici della sua vita. So bene quanto tenesse a quel concorso e ricordo perfettamente l'entusiasmo che ha mostrato quando mi ha detto di averlo vinto.

Anche io ero molto eccitata all'idea che potesse esporre le proprie foto in una galleria d'arte talmente importante, ma ancora di più sapendo che avremmo passato quel momento insieme.

Sistemo comunque una ciocca di capelli dietro l'orecchio e fisso lo sguardo nel vuoto. Entro infatti in uno stato tale di trance che neppure sento la voce di Charlotte.

Vedo con la coda dell'occhio la sua sagoma avvicinarsi, ma la mia mente è talmente proiettata al momento appena riaffiorato che non riesco a concentrarmi su di lei.

«Pronto? Terra chiama Allison Jackson.» è quindi costretta a schioccarmi due dita davanti al viso, riuscendo a far saettare il mio sguardo su di lei.

Mi schiarisco la voce e cerco di scacciare la malinconia che mi attraversa il volto: «Dimmi.»

Le sue labbra si schiudono, forse per ripetere ciò che aveva detto, ma è nel momento in cui scruta a fondo i miei occhi che il suo sguardo si rattrista di conseguenza. Sembra consapevole di ciò a cui stavo pensando, ma increspa ugualmente le labbra in un sorriso consolatorio e domanda:

«Ancora lui?»

E giuro che vorrei dirle di no, che l'ho dimenticato e che sono andata avanti. Vorrei mostrarmi forte ed esserlo realmente, così come ho sempre fatto. Vorrei continuare ad essere la ragazza che non si sarebbe mai lasciata scalfire da un ragazzo o da delle bugie, ma... non ci riesco.

Perché la verità è che sono ancora perdutamente innamorata di Matt.

Sono passate due settimane dall'ultima volta in cui abbiamo parlato.