Dark Wolf

Capitolo 1

La scuola era gremita di gente. Il primo giorno di scuola era il più brutto. Era un caos di adolescenti schiamazzanti e agitati che correvano per il corridoio. Io e Liz, la mia migliore amica di infanzia, stavamo cercando di arrivare da Susan, Ryan e Jack, nostri compagni di clan. Dovevamo farci largo a spintoni e ogni tanto ci prendevamo una gomitata 《che cavolo, il primo giorno è sempre il più brutto》Liz sbuffò schivando un imbecille che giocava a fare il razzo 《non è tanto male, nota i lati positivi: è l'ultimo anno e ci sono nuovi arrivati, tre per la precisione》la guardai curiosa raggiungendo i ragazzi 《sono tre ragazzi del clan Destroyer, hanno tre anni in più ma hanno dovuto saltare l'ultimo anno scolastico per ragioni private del loro clan. So che uno di loro è l'Alpha》《magari è il mio compagno, sarà sicuramente un Alpha》Susan era una puttana che non sapeva difendersi. Era l'anello debole del branco e questo mi seccava. Seccava tutti in realtà 《dai, andiamo in classe prima che suoni》Ryan era la voce della ragione. Ci avviammo alle nostre classi, Ryan e Jack nella loro e io e le ragazze nella nostra. Prendemmo posto. Io ero in un banco da tre con Liz alla mia destra e Susan alla sua. La campanella suonò appena ci sedemmo, e capii che ci avevamo messo un'eternità per arrivare. 《Buon giorno ragazzi, com'erano le vacanze? Abbiano tre nuove arrivati》era così la prof Cleof, faceva una domanda e poi non ti dava il tempo per rispondere. Tipico. Mi girai verso Liz, ma mi bloccai quando lo fece anche il mio cuore per poi riprendere a battere a ritmo frenetico. Avevo il respiro sballato, il sangue scorreva talmente veloce che sarebbe evaporato presto, il seno era diventato pesante e si era leggermente gonfiato e il mio ventre era un vulcano messo sottosopra. Liz mi sorrise raggiante consapevole della situazione. Tre anni prima, Liz aveva trovato il suo mate, Dez, in un ristorante. Se non fosse stato per il mio intervento immediato, ci avrebbero dato dentro su un tavolo. Era così che funzionava: quando il tuo mate era vicino, il corpo si accendeva trasformandosi in una bomba a orologeria, e quando la coppia si incontrava la pressione sessuale era alle stelle. Se non avveniva un contatto entro poche ore si rischiava di soffrire davvero tanto. Ed era meglio non avere contatti in un luogo pubblico, perché il primo era sempre esplosivo. 《Susi, Brigit sta per incontrare il suo mate!》batté le mani felice, mentre io cercavo di respirare normalmente 《ragazzi, vi presento Seth, Jackson e Josh Rox, entrate pure ragazzi》e lo fecero. Con stile. Erano alti, quello in prima fila più degli altri, non notai molto degli altri due, avevo occhi solo per il primo. Capelli corvini, così neri da avere riflessi blu, occhi grandi color oro, mascella definita quanto quella di una statua greca, labbra morbide e piene, quello inferiore leggermente più pieno di quello superiore. Tre cicatrici sicuramente procurategli da degli artigli, partivano dalla fronte e la prima linea tagliava il sopracciglio sinistro, la seconda passava sull'occhio e la terza arrivava allo zigomo. Questo non faceva altro che accentuare la sua bellezza. Aveva un corpo perfetto, assolutamente non pompato, ma era snello e longilineo. Era un fascio di muscoli snelli e scattanti con occhi profondi e bellissimi, occhi che fissavano me, così sensuali e famelici che ansimai. Aveva in mano un libro e un quaderno. Se li teneva davanti e mi morsi un labbro. Appena vide il gesto si leccò le sue e Liz ridacchiò 《ci sarà da ridere》cosa?! Che stronza. 《Allora ragazzi, sedetevi dove volete e cominciamo》il mio presunto mate camminava rigido, aveva il respiro leggermente affannato e traspirava la forza e la sicurezza che solo un Alpha può avere. Gemetti quando la sua presenza fece agitare il vulcano che era il mio ventre e lo vidi deglutire strizzando gli occhi. Liz continuava a ridacchiare. La fulminai ringhiando 《che cazzo ridi? Ti ricordi quando è successo a te? Io non ridevo, ero troppo impegnata a non farvi accoppiare sul pavimento di un ristorante》lei ammiccò, e un sorrisino irritante mi fece venire voglia di strangolarla 《adesso sai quanto sia stato difficile non violentare Dez, ed eravamo molto più vicini di voi due》oddio, era a qualche metro di distanza, ma il mio corpo, il mio cuore e la mia mente lo avvertivano come se fosse proprio al mio fianco. Ad un certo punto, la prof dovette uscire e un bigliettino atterrò sul mio banco. Non feci in tempo a prenderlo che Liz lo stava leggendo 《Liz! Fatti i cavolacci tuoi》lei ridacchiò ancora e io afferrai il biglietto 《ricordati quando è successo a me...devo vendicarmi》fumante di rabbia, lessi il bigliettino:
Dovevi proprio vestirti in modo così provocante?! Hai idea di quanto stia soffrendo in questo momento? Dammi il tuo numero, non voglio saltarti addosso senza sapere niente di te.