Capitolo 2

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Arrivai a casa dopo una giornata di merda. I miei genitori e mio fratello erano in vacanza, erano andati in Europa e non sarebbro tornati prima di una settimana e non vedevo l'ora di dar loro la notizia. E non vedevo l'ora di vedere Seth. Per tutta la giornata il mio corpo aveva agognato il suo, il mio cuore voleva sentire il suo calore, la mia mente voleva informazioni. Mi lasciai cadere sul divano, e sospirai massaggiandomi le tempie. Ero un fascio di nervi tesi ed ero stanca morta. Volevo Seth, avevo bisogno di lui, ma ancora non si era fatto sentire. Salii in camera e mi misi un baby-doll rosa, poi misi il telefono con la suoneria alta posandolo sul comodino. Mi buttai sul letto e mi addormentai. Non so quanto dormii, ma era buio quando mi svegliai. Considerato che era autunno faceva notte verso le otto di sera. Mi aveva svegliata un rumore strano, come qualcosa che sbatte su un vetro. Il rumore si ripeté e guardai la finestra assonnata. Il desiderio non si era smorzato, era anche più forte adesso. Quando il rumore si ripeté, mi alzai e andai alla finestra. La aprii e vidi Seth in guardino. Non stava fermo un attimo. Continuava a dondolarsi sui talloni, si grattava le braccia, il collo, le cosce e l'addome. Il petto si sollevava a un ritmo frenetico e aveva gli occhi spalancati. Era bellissimo e assolutamente adorabile. Sorrisi 《ti lancio le chiavi》dissi cercando di controllare il cuore impazzito e strinsi le cosce. Dall'ombelico in giù ero tutta un fremito. Presi le chiavi e gliele lanciai. Le afferrò al volo e corse alla porta. Ridacchiai e chiusi la finestra. Sentii il portone chiudersi e la chiave girare nella toppa, gli ingranaggi di ferro girare sotto al legno pesante e inchiavare. Poi sentii i suoi passi frenetici, proseguiva a falcate ampie e in pochi secondi fu in camera. I suoi occhi d'oro si fissarono nei miei, poi proseguirono lentamente sul mio corpo fino ai piedi nudi e poi tornò su. Si avvicinò, l'erezione evidente e io ansimai. Quando mi fu davanti, rabbrividii. Ero alta, ma accanto a lui ero una nanerottola. Le sue dita lunghe e affusolate presero delicatamente una ciocca di capelli e li accarezzò, poi vi affondò la mano e io chiusi gli occhi. Volevo solo le sue mani addosso. 《Brigit, ti voglio》sussurrò al mio orecchio e spalancai gli occhi. Era a un soffio da me, il suo corpo così grosso che copriva il mio. 《Seth...ti prego...》ansimai e lui deglutì 《sei mia Brigit》gemetti inspirando il suo profumo di vento, terra umida e pioggia. 《Rispondi Brigit, io sono tuo, e tu sei mia, solo mia》inclinai la testa e le mie labbra sfiorarono le sue 《si, sei mio》dissi possessiva e sorrise 《si, hai ragione piccola Brigit》sorrisi anche io e lo guardai negli occhi 《sono tua Seth, solo e unicamente tua》un brontolio risalì dal petto fino alla gola. Poi, grazie al cielo, le sue labbra incontrarono le mie, le sue mani si infilarono sotto al baby-doll. Mi sciolsi tra le sue mani, la mia pelle ipersensibile non sopportava il contatto con la stoffa e Seth parve percepirlo. Mi levò il baby-doll e la biancheria, poi mi prese in braccio e mi posò sul letto. Mi guardò, i suoi occhi scesero dal mio viso al seno, al ventre, alle gambe e poi si posarono sulla mia intimità bollente. 《Non vorrai tenerti i vestiti spero》gemetti e lui, come a comando, si levò la camicia nera, si levò le scarpe e i jeans bianchi. Non indossava biancheria. Ed era bellissimo. Aveva addominali scolpiti nel marmo, e aveva un tatuaggio, un drago che partiva dalla spalla e si attorcigliava al braccio. Guardai più giù e arrossii quando la vulva si contrasse. Era di dimensioni quasi spaventose ed eccitanti.
E.
Aveva.
Il.
Piercing.
《Oh mamma, vuoi restare li o fare qualcosa?》ansimai leccandomi le labbra e lui si allungò su di me. Mi baciò con ferocia e la sua lingua affondò nella mia bocca mentre le mia braccia gli stringevano le spalle e le gambe lo agganciavano alla vita. La sua possente erezione premeva contro il mio fianco ed era duro come il granito. La sua lingua accarezzò la mia, e ansimai sentendo il piercing. La sua bocca scese sulla gola e ansimai stringendolo forte e tracciò un percorso di baci roventi fino al seno. Li leccò e prese un capezzolo tra le labbra, succhiando forte. Mugolai inarcando la schiena, le mie mani affondarono nei suoi capelli neri. Una mano era aggrappata al mio fianco e l'altra stava scendendo dal seno fino al ventre, da li scivolò verso la mia intimità. Accarezzò le labbra bagnate con le nocche e mi si mozzò il respiro, poi le sue dita le aprirono e vi affondarono. Urlai quando cominciò a massaggiare il clitoride gonfio e si staccò dal seno per sussurrare al mio orecchio 《sei calda Brigit, sei così bagnata e pronta, voglio assaggiarti, voglio leccarti fino a farti dimenticare il tuo nome》ebbi un mini svenimento e le sue dita affondarono lentamente, per bloccarsi quando sentì la bariera della mia verginità. Alzò la testa e mi guardò con occhi sgranati e scioccati 《sei vergine...》mormorò, prima di deglutire e scivolare giù, piazzandosi tra le mie gambe. Le mie cosce finirono sulle sue spalle, e la sua testa affondò. Le sue labbra catturarono la mia carne calda e morbida e succhiarono. Strinsi i suoi capelli tra le dita e mi morsi il labbro. Urlai quando la sua lingua prese il sopravvento, leccò ogni angolo della mia intimità, le sue dita affondate nei fianchi e mi tenevano ferma mentre mi contorcevo sotto quei dardi di piacere. All'improvviso, mentre con la lingua giocava con il clitoride ancora più gonfio attorcigliandosi attorno ad esso e stringendolo, le sue dita penetrarono nella vulva senza arrivare a rompere la bariera. Non sentivo più niente, non ricordavo il mio nome e non ricordavo dove fossi. Sapevo solo che c'era lui, che Seth mi stava portando verso la distruzione più dolce mai esistita. Il mio ventre, quel vulcano attivo, esplose e l'orgasmo mi travolse come un'onda anomala, un'onda anomala di magma e lava e urlai il suo nome. Seth non si staccò finché non ebbe gustato ogni goccia dei miei umori, e io crollai sul materasso, braccia e gambe molli ma la testa persa in un tepore caldo e piacevole. Strisciò verso l'alto e le mie gambe si allacciarono alla sua vita. Mi baciò e sentii il mio sapore sulla sua bocca, leggermente salato e muschiato. Le mie mani si strinsero alle sue braccia, il mio seno premuto contro il suo petto, il suo corpo che copriva il mio. Ero pronta per l'invasione del suo corpo, lo volevo dentro di me, ero fradicia e aperta per lui. 《Tu, sei bellissima》lo baciai e i suoi fianchi si mossero in avanti. Il glande schiuse la vulva, e affondò ancora di più, facendo pressione sulla resistenza creata dalla bariera. Le sue mani mi accarezzarono il viso e i suoi occhi d'oro erano così pieni di amore e calore che mi si sciolse il cuore. 《Farà male, un po' all'inizio》sorrisi sfiorando il suo naso con il mio 《non importa, ti voglio adesso》chinò il capo e mise la fronte contro la mia. I suoi fianchi spinsero fino a infrangere la bariera che avevo conservato per tutta la vita. Gemetti a quello strappo, e lui si fermò 《continua...non fermarti》gemetti e lui sorrise 《non ho intenzione di farlo》la sua voce era roca, colma di eccitazione e con un unico colpo affondò dentro di me. Mi si mozzò il respiro e chiusi gli occhi. Mi aveva aperta, allargata e riempita. Restammo immobili, mentre cercavo di abituarmi alla sua presenza, alle sue dimensioni 《come ti senti?》ansimò con il viso contro il mio collo 《muoviti, adesso》i suoi fianchi si ritrassero e poi affondarono di nuovo. Gemetti sentendolo muoversi e poi lo rifece. Mugolai e gemette muovendo i fianchi sempre più veloce e sempre più forte. Ad ogni colpo affondava sempre più. Le mie unghie lo ferirono alle spalle e alla schiena mentre i suoi fianchi pompavano come pistoni sbattendo contro i miei. Non ebbi il fiato per urlare quando l'orgasmo mi travolse e lui mi seguì a ruota. Il seme caldo inondò il mio ventre scaldandomi ancora di più. Era mio. Solo mio.

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