Capitolo 7

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Il tragitto verso casa sembrava non finire mai. Liz era seduta sui sedili posteriori con me e mi abbracciava. Dez guidava lanciandomi ogni tanto un'occhiata rassicurante con i suoi occhi grigi《andrà tutto bene vedrai》sussurrò Liz accarezzandomi i capelli. Non risposi. La voce non voleva uscire e il respiro faticava a scendere e a risalire. Il dolore al petto era una presenza costante che mi ricordava che Seth era stato in fin di vita, e che aveva bisogno di me.《Siamo quasi arrivati》la voce di Dez era calda e tranquillizzante, ma mai quanto quella si Seth. Seth...il mio Seth. Quando arrivammo scesi dall'auto ancora prima che si fermasse e corsi dentro《dov'è?!》urlai entrando in soggiorno. Seduti sul divano, con gli occhi rossi e pallidi, c'erano un uomo identico a Seth e una donna con una ragazza vagamente familiare. Non li considerai molto, la mia priorità non erano loro《ho detto: dov'è?》la ragazza mi trucidò con lo sguardo《ma chi ti credi si essere?! È solo colpa tua!》Jax apparve in cima alle scale e mi fece cenno di salire. La ragazza si era alzata, innervosita dal fatto che non l'avevo minimamente considerata. Mi avviai su per le scale facendola finire sul divano.《È a letto, ma è meglio se stai fuori ora, deve prendere forma umana Brigit》scossi la testa con forza 《no, voglio entrare e...》mi prese per le spalle e mi fissò negli occhi《ascolta, fallo per lui e aspetta fino fino a quando ti chiamiamo noi quando abbiamo fatto》non potei fare niente se non assentire. Entrai in bagno e mi misi seduta sul pavimento e aspettai ascoltando. Quando un urlo squarciò la tranquillità del bagno chiusi gli occhi. Non era un urlo come quelli dei film, acuti e striduli. Quello di Seth era alto, profondo e arrochito dalla sofferenza. Il dolore mi invase il petto come lava incandescente, ben diversa da quella scaturita dalla passione. Cercai di non piangere, per Seth, ma qualche lacrima di troppo scese. Le asciugai con le mani e mi guardai allo specchio. Ero pallida, i capelli in disordine per le volte che ci ero passata con le mani, gli occhi rossi per il pianto e le labbra un po' gonfie. Inspirai profondamente. Dovevo essere forte per Seth, e in quello stato non lo avrei aiutato di certo. Si sarebbe preoccupato per niente. Mi sciacquai il viso con dell'acqua fredda, lo pulii con del late detergente e lo risciacquai. Spazzolai i capelli e presi un bel respiro. Uscii dal bagno e vidi Josh nel corridoio. Appena mi vide fece un sorriso stanco《puoi entrare se vuoi, aspetta solo te》annuii incapace di proferire parola. Aprii la porta e i miei occhi si posarono sul letto, dove giaceva una figura dall'aria spossata. Chiusi la porta e mi avvicinai e riconobbi Seth, sudato, pallido e stanco. Aprì gli occhi d'oro, vigili ma stanchi. Sorrise e io gli accarezzai i capelli, umidi ma morbidi《quanto ti fa male?》chiesi con voce flebile e lui fece un sorriso stentato《avrei potuto stare peggio》mi chinai per baciarlo sulla fronte《mi cambio e vengo a letto》annuì mentre mi allontanai verso la cabina armadio per cambiarmi. Misi una delle sue magliette e un paio di pantaloncini rosa con le stampe delle fragole. Tolsi gli orecchini e mi infilai nel letto attenta a non fargli male. Chiusi le tende nere e ci coprii con il piumone《hai bisogno di qualcosa?》la mia voce era vergognosamente tremante mentre lui sollevava la coperta per abbracciarmi con il braccio sano. Notai che la clavicola sinistra era fasciata e staccata, aveva anche dei punti sulla guancia sinistra e sul fianco sinistro aveva una grossa fascia che copriva tutto il busto e la parte sinistra del torace.《Sei arrabbiata?》chiese mordendomi l'orecchio. Sorrisi, perché potevo godermi ancora quel gesto d'affetto.《Un po', ma non con voi》inarcò le sopracciglia e io sorrisi《sono arrabbiata con l'idiota che ti ha fatto questo》il fuoco invase i suoi occhi scintillanti《e cosa faresti se dovessi scoprire chi è stato?》sorrisi accarezzandogli il petto nudo《lo caverei dal mondo dopo avergli strappato il cuore e averlo dato in pasto ad un alligatore》strabuzzò gli occhi e ridacchiai《eddai, tu sarai al sicuro, ti proteggo io》sorrise quando mi arrampicai sulla parte sana del corpo per baciarlo. Baciai le cicatrici sull'occhio e quella più fresca《come hai ricevuto le ferite più vecchie?》mi fissò per un attimo infinito, poi parlò:《ero piccolo, un branco di ribelli era entrato nel nostro clan e senza un motivo apparente mi hanno rapito. Avevo otto anni. Mi avevano portato in un magazzino con l'intenzione di farmi delle domande, e io volevo solo andare via. Il capo dei ribelli mi interrogava ogni giorno e se non rispondevo mi feriva. Mai niente di grave, non usava armi, denti o artigli, solo la forza. Sono rimasto prigioniero fino a quindici anni. Mi ricordo che avevo paura, e mi aveva sempre frenato dal reagire, ma un giorno lo sentii parlare riguardo al rapire anche mia sorella per darmi un incentivo a rispondere. Mi sono arrabbiato talmente tanto che quando è entrato gli ho sfregiato la faccia. Lui, per sanare il debito mi ha artigliato sull'occhio e dalla clavicola in giù. Mi disse che non sarei mai uscito di lì, ma ero arrabbiato, e la rabbia mi indusse ad osservare le guardie, che cambiavano di turno ogni ora. C'era un intervallo di dieci minuti tra ogni scambio e io avevo una specie di spilla. Era della mia balia che tenevo per ancorarmi per quanto possibile alla realtà, e la usai per aprire la cella. Dovevo fare in fretta, così mi sono trasformato ed ero già abbastanza grosso a quindici anni, avrei dovuto avere una statura come la tua, ma avevo la taglia di un adulto già formato, infatti quando una guardia mi vide credette che ero uno di loro. Sono uscito di lì e ho iniziato a correre solo quando raggiunsi il confine, per non destare sospetti. Ho corso fino al mio clan, ed ero sorpreso perché era parecchio lontano e perché non avevano smesso di cercarmi, nessuno di loro aveva mollato l'impresa per riportarmi a casa. Quando mi videro non mi riconobbero, non potevo essere un quindicenne con quelle dimensioni, ma mia madre mi ha riconosciuto subito. Gli altri non hanno fatto domande, hai presente l'istinto di una madre no? Mi hanno dato dei vestiti e quando ho ripreso forma umana non potevano crederci, né al fatto che ero davvero tornato né alle mie dimensioni extra. Alla fine sono riuscito a far capire loro che i ribelli sarebbero arrivati comunque, anche se non serviva a molto. Arrivarono, ma solo per dare un avvertimento, un avvertimento con le loro intenzioni, e oggi le hanno quasi attuate》lo baciai sul petto e gli strinsi la mano 《che avvertimento Seth?》chiesi in un mormorio che riempì la stanza. Chiuse gli occhi e sospirò《mi hanno detto che avrebbero preso la mia mate e che non l'avrei riavuta indietro come la conoscevo; stavano vendendo a prendere te Brigit, volevano catturarti e non potevo permetterlo》una lacrima scese giù sul mio viso e lui me la asciugò con le dita《hey, non piangere, lo rifarei》annuii tirando su con il naso《ma non è giusto, non avresti dovuto farlo, e se ti avesse ucciso? E non guardarmi come se avessi due teste, mi hai fatto preoccupare da morire!》urlai dandogli un pugno sulla spalla《aia! Stai calma, che avrei dovuto fare? Lasciare che ti portassero via? Piuttosto mangio un opossum!》ringhiai mettendomi seduta《adesso dovrò dargli la caccia, stanarlo e farlo a pezzi, chiunque sia》fece per dire qualcosa che sicuramente non mi sarebbe piaciuto《non provarci Seth Rox, nessuno tocca ciò che è mio capito? Nessuno può farlo》non rise, perché ero davvero molto seria, ma mi tese il braccio per abbracciarmi《va bene amore, ma adesso abbracciami e basta, okkey?》lo strinsi senza fargli male e si strinse a me, e io lo riempii di coccole.

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